Tag: storie vere

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“In questa notte Afgana” di Pamela Ferlin

È così che, attraverso brevi messaggi, fotografie rubate, articoli di giornale, tentativi di fuga alla frontiera si dipana questa vicenda, tratta da una storia vera.

Ed è dall’incontro e a volte anche lo scontro di culture che ci accorgiamo di quanto la nostra promessa di occidentali a quel paese, e alle sue donne in particolare non sia stata rispettata. Abbiamo detto loro di studiare, perché lo studio è affermazione, è costruzione dell’identità, è libertà perché chi studia non potrà più essere schiavo. E poi ce ne siamo andati, abbandonandole in un mondo in cui una donna non sposata, una donna istruita è considerata una fuorilegge. Ma forse c’è una luce in fondo a questa buia notte afgana.

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“La notte rossa” di Rebecca Godfrey

Rebecca Godfrey ricostruisce la verità attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti. Entra nel loro cuore, ne mette a nudo il carattere, le fragilità, la disperazione. E con sguardo lucido e profondissima empatia racconta l’esperienza inevitabile e spaventosa del crescere, in una storia vera di emarginazione e bullismo, di accettazione e redenzione.

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Segnalazione “Il mio nome è Aoise”

Una storia vera, un romanzo sull’orrore della prostituzione e dello sfruttamento umano, ma anche sulla forza dell’amicizia e dell’amore, sul coraggio e su quella resistenza nutrita dalla speranza che possono portare anche le più disgraziate ragazze di Benin City a costruirsi una vita nuova, lontano dalla fame e dallo sfruttamento.

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“Se esiste un perdono” di Fabiano Massimi

In questo toccante romanzo, che racconta la vicenda vera e dimenticata di sir Nicholas Winton, tornata alla luce grazie a un commovente video della BBC dove l’uomo ottantenne incontra a sorpresa i “suoi” bambini ormai adulti, Fabiano Massimi ci accompagna in un viaggio fra storia e finzione, rischiarando una delle pagine più oscure del nostro passato con la luce della speranza.

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In libreria “La bambina di Auschwitz”

Tova Friedman è una delle più giovani sopravvissute ad Auschwitz. A soli quattro anni scampò alle esecuzioni di massa nel ghetto della città polacca in cui viveva insieme alla sua famiglia. A sei anni fu fatta salire su uno dei treni diretti verso l’inferno in terra e deportata nel campo di concentramento nazista di Auschwitz-Birkenau. Nonostante la giovane età, in quel luogo fu testimone di terribili atrocità e si trovò, come pochissimi altri hanno avuto la possibilità di testimoniare, dentro una camera a gas. In questo libro Tova Friedman racconta finalmente la sua storia.

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Recensione “La bambina sputafuoco” di Giulia Binando Melis

In queste pagine sei riuscita a raccontare con serenità e anche ironia un’esperienza dolorosa e triste che colpisce molte famiglie e mi hai fatto capire quanto di più si possa fare per sostenere strutture come il Regina Margherita (ci sono passata davanti per anni andando all’università dicendo ogni volta una preghiera per i bambini ricoverati).
Vi prego amici lettori, non perdetevi questo romanzo, non può che arricchirvi!

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Recensione: “La libraia del Cairo” di Nadia Wassef

Un bellissimo libro che racconta la nascita di diverse librerie in Egitto e in particolar modo una chiamata Diwan. Non si tratta di librerie che hanno il solo scopo di essere commerciali, ma con un’ideologia differente: Diwan è un luogo di incontro, dove poter approfondire dettagli sulla propria cultura e apprenderne nuovi di altre culture, un posto dove poter trascorrere il proprio tempo e svagarsi dalla routine quotidiana, dove poter confrontarsi e dialogare con altre persone.

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“La libraia del Cairo” di Nadia Wassef

Nata su un’isola nel mezzo del fiume Nilo, alle porte del deserto del Sahara, secondo tanti – soprattutto uomini – era un’impresa destinata al fallimento: nell’intero paese non esisteva a di paragonabile, la cultura faticava a emergere sotto il peso del malgoverno, e i libri erano considerati un lusso e non una necessità. Ma negli anni Nadia e i suoi collaboratori, con la forza di chi non ha a da perdere, hanno trasformato Diwan in un enorme successo con numerose sedi, centocinquanta dipendenti e tantissimi appassionati clienti. Nel raccontare questo viaggio incredibile tra pregiudizi e atti di grande generosità, tenacia e riscatto, “La libraia del Cairo” ritrae tre donne che non si arrendono mai in un paese che corre verso la rivoluzione, e ricostruisce una storia che è una toccante lettera d’amore dedicata alle librerie, ai librai di tutto il mondo, e al potere infinito che hanno i libri.

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Recensione del libro “Con il sari rosa”

“Con il sari rosa” racconta la vita di una donna coraggiosa, una storia coinvolgente, l’inizio di un viaggio che ci porta in India a scoprire una cultura diversa dalla nostra , un libro che fa riflettere su alcune realtà ancora presenti in diverse parti del mondo.
Un libro che consiglio di leggere a chi come me è curioso di capire le culture di altre popoli e trovano interessanti le storie di personaggi davvero esistiti che lottano per il bene degli altri.

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“Taxi Milano 25” di Alessandra Cotoloni edito da San Paolo

Caterina Bellandi, ovvero zia Caterina, è la famosa tassista di Firenze conosciuta in Italia e nel mondo per la sua opera di assistenza ai bambini malati di tumore che lei accompagna con allegria e leggerezza nel proprio taxi colorato e pieno di peluche all’ospedale Meyer di Firenze. Salita sul magico taxi, l’autrice ha avuto modo di vedere zia Caterina all’opera in mezzo ai bambini, che lei chiama Supereroi, seguiti, coccolati e anche disegnati sulla carrozzeria. Zia Caterina racconta la sua storia partendo dall’inizio della sua avventura, quando Stefano, il suo grande amore scomparso troppo presto, le lasciò in eredità il proprio strumento di lavoro: il Taxi Milano25. Tra gli episodi salienti l’incontro con Padre Bernardo di San Miniato al Monte di Firenze, il Clown dottore Patch Adams che l’ha voluta con sé in Russia e il viaggio da poco concluso in Thailandia, dove ha conosciuto la vita e i problemi della realtà infantile del mondo asiatico.

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Recensione del romanzo “la libraia di Auschwitz” di Dita Kraus edito da Newton Compton

“La libraia di Auschwitz” è una storia realmente accaduta, una testimonianza dolorosa che aiuta a non far dimenticare gli avvenimenti più crudeli che sono successi nell’arco della storia.
La storia di una donna che oggi novantenne è sopravvissuta ai più atroci dei maltrattamenti, una vita di rinunce, di sofferenza, di dolore, di forza racchiusa in 413 pagine che Dita ha voluto regalarci.

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“La libraia di Auschwitz” di Dita Kraus, traduzione di Laura Miccoli edito da Newton Compton in tutte le librerie e on-line dal 7 Gennaio 2021. Estratto

A soli tredici anni Dita viene deportata ad Auschwitz insieme alla madre e rin­chiusa nel settore denominato Campo per famiglie (tenuto in piedi dalle SS per dimostrare al resto del mondo che quello non fosse un campo di stermi­nio): quello che conteneva il Blocco 31, supervisionato dal famigerato “Angelo della morte”, il dottor Mengele. Qui Dita accetta di prendersi cura di alcuni libri contrabbandati dai prigio­nieri. Si tratta di un incarico perico­loso, perché gli aguzzini delle SS non esiterebbero a punirla duramente, una volta scoperta. Dita descrive con parole di una stra­ordinaria forza e senza mezzi termini le condizioni dei campi di concentra­mento, i soprusi, la paura e le preva­ricazioni a cui erano sottoposti tutti i giorni gli internati. Racconta di come decise di diventare la custode di pochi preziosissimi libri: uno straordinario simbolo di speranza, nel momento più buio dell’umanità. Bellissime e commoventi, infine, le pagine sulla liberazione dei campi e del suo incontro casuale con Otto B Kraus, divenuto suo marito dopo la guerra. Parte della storia di Dita è stata rac­contata in forma romanzata nel best­seller internazionale La biblioteca più piccola del mondo, di Antonio Iturbe, ma finalmente possiamo conoscerla per intero, dalla sua vera voce.

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