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Intervista all’autrice Sasha Vasilyuk
“Il vento è un impostore” è il tuo romanzo d’esordio. Cosa ti ha ispirato a scrivere questa storia?
Mi ha ispirata la storia di miei nonni. Mio nonno era un veterano della Seconda Guerra Mondiale che non ci parlava mai della guerra, ma quando lui morì, mia nonna ha trovato la sua confessione indirizzata al KGB in cui rivelava come è sopravvissuto e come ha nascosto la verità. La sua lettera mi ha rivelato una parte di Storia che non sapevo, e volevo esplorare cosa succede a una persona che vive tra i due regimi in cui l’unico modo per sopravvivere è mentire.
Recensione “Il vento è un impostore”
“Il vento è un impostore”, edito da Garzanti e scritto da Sasha Vasilyuk, è un potente romanzo storico che intreccia una vicenda personale e familiare a una delle più grandi tragedie della Storia: la Seconda guerra mondiale. Ispirato alla vita del nonno dell’autrice e a documenti realmente ritrovati, il libro porta alla luce una vicenda di segreti, bugie e sopravvivenza, sollevando domande fondamentali sull’identità, il sacrificio e la memoria.
” La fabbrica delle ragazze” di Ilaria Rossetti
Con una lingua intensamente poetica e venata di dialetto senza mai indulgere nella maniera, Ilaria Rossetti racconta un episodio quasi dimenticato e più che mai attuale di lavoro femminile e morti bianche: prima di lei, fu Ernest Hemingway a parlarne in uno dei Quarantanove racconti. In queste pagine la storia vera dell’esplosione della fabbrica Sutter & Thévenot di Bollate, che uccise cinquantanove tra operai e operaie, da testimonianza si fa romanzo e attraverso le voci di tante piccole vite non smette di chiederci ascolto.
Recensione “Il sentiero delle formichelle”
“Il sentiero delle formichelle” è una lettura imperdibile per chi ama le storie vere popolate da donne forti e coraggiose, da tradizioni popolari e legami familiari.
L’ autrice riesce a trasportare il lettore in un viaggio attraverso la storia, la cultura e l’anima della Costiera Amalfitana, una testimonianza del potere della memoria e della narrazione, un invito a riscoprire le radici e a valorizzare le storie di chi ci ha preceduto.
Un libro che commuove e ispira, un omaggio alle donne della Costiera Amalfitana e alla loro straordinaria capacità di resistere e prosperare nonostante le avversità.
“L’ isola dove volano le femmine”
L’isola dove volano le femmine, romanzo d’esordio di Marta Lamalfa, accende una luce su un fatto storico realmente avvenuto sull’isola di Alicudi, inerente alle allucinazioni collettive causate dalla segale all’LSD
Intervista all’ autrice “Alessia Castellini
La storia delle Formichelle mi ha trovata per caso. Avevo già in mente due personaggi, Ninfa e Alelì, due
sorelle dei giorni nostri che per motivi diversi cercavano una strada per superare un brutto momento. Ninfa nasce dall’osservazione della nostra società: volevo dar voce alla sensazione di smarrimento di una giovane ventenne, schiacciata dal peso delle aspettative altrui. Alelì invece mi ha consentito di esplorare il magico modo con cui i bambini guardano il mondo e il passato. Avevano entrambe bisogno di risollevarsi. Così ho iniziato a fare delle ricerche, per me, per loro, mossa dall’entusiasmo del raccontare.
“La palude delle streghe”
Ispirato a una vicenda reale, La palude delle streghe è un romanzo lirico e crudo insieme, che mescola incanto e ricerca storica per raccontare l’ingiustizia che, travalicando epoche e confini, unisce oggi come ieri i destini delle donne.
“Il sentiero delle formichelle”
LA STORIA VERA DELLE FORMICHELLE DELLA COSTIERA AMALFITANA. DONNE E RAGAZZE CHE PER SECOLI PERCORSERO IL SENTIERO DEI LIMONI PORTANDO PESANTISSIME CESTE SULLA SCHIENA.
“Ogni prigione è un’isola”
. Bignardi ci racconta il suo viaggio nell’isolamento e nelle prigioni, anche interiori, con la voce unica con cui da sempre riesce a trasportarci al centro delle esperienze, partendo da sé, mettendosi in gioco, così come ha fatto la mattina del 9 marzo 2020 in un video girato di fronte a San Vittore, mentre alcuni detenuti salivano sul tetto unendosi alle rivolte che stavano scoppiando in molte carceri italiane. In seguito a quegli eventi sarebbero morte tredici persone recluse. “So come vanno le cose col carcere” scrive, “il carcere lo odiano tutti. Alcuni amano il carcere degli altri, per così dire”: parlarne è un gesto inevitabilmente politico, perché rivolgendo lo sguardo al carcere lo si rivolge al cuore della società, ma questo è anche e prima di tutto un libro personale, in cui ogni cosa – ritratti, riflessioni, cronaca, ricordi – è cucita assieme dalla scrittura limpida e coinvolgente di Daria Bignardi.
La notte sopra Teheran
Pegah Moshir Pour sta facendo parlare di sé tutto il mondo. Con la sua voce, tanto dolce quanto potente, tiene vivo in Italia il dibattito sui diritti delle donne iraniane. Questo romanzo nasce dalla sua storia personale. La notte sopra Teheran ci trascina così vicino al cuore della sua autrice che chiunque lo leggerà potrà giurare di aver sentito l’odore caldo del tè chai.
Intervista a Donata Carelli
Attraverso la mia storia, volevo raccontare perché una ragazza che ha avuto un’infanzia tutto sommato serena, nessun trauma in famiglia, un bellissimo esempio di coppia tra i genitori, arrivi alla conclusione di non volersi sposare e non volere figli. Qual è l’origine di una simile convinzione? C’è una ragione sociale, generazionale? Ecco, provo nel racconto a spiegare tutto questo.
“Avevo un fuoco dentro” in libreria
Tea Ranno si mette in gioco in prima persona e affronta la propria, la più dolorosa e difficile da raccontare. Lo fa perché questa storia – fatta di rabbia e impotenza, di diagnosi e cure sbagliate, della faticosa ricerca di un figlio, ma anche di amicizie e incontri salvifici – non è solo sua. Riguarda tantissime donne, ed è per dar voce a tutte loro, per aggiungere anzi la sua voce a quella di chi già sta lottando perché questa malattia non rimanga invisibile, e per ricordarci che le nostre passioni più profonde possono sempre aiutarci a uscire dall’abisso, che questo libro esiste.
“L’ archivio dei destini” di Gaëlle Nohant
Francese emigrata in Germania, Irène viene incaricata di restituire ai sopravvissuti della Shoah gli oggetti ritrovati nei campi.
Le storie di due donne si intrecciano per restituire al lettore un libro emozionante, insieme poetico e brutale, impossibile da abbandonare.
Recensione “In questa notte afgana”: Storie di Coraggio e Speranza in Afghanistan”
Pamela Ferlin trasforma in un romanzo-verità il dolore e la forza di queste donne, gettando luce su una realtà oscura e dimenticata. È un richiamo alla nostra coscienza, un invito a riflettere sulle ingiustizie che persistono nel mondo e un tributo a coloro che lottano per un futuro migliore.
Una storia che non potete permettervi di non leggere, un viaggio emozionante attraverso il coraggio e la speranza di donne coraggiose.
“La piccinina” di Silvia Montemurro
È un periodo di rivolte e scioperi, quello a cavallo tra fine Ottocento e inizio Novecento.
Alle dieci giornate di sciopero del 1902 a Milano prendono parte bambine e giovanissime adolescenti, modiste, apprendiste sarte, corriere. Tra queste, Nora, una delle tante bambine che lavorano nelle botteghe sartoriali, sfruttate e sottopagate, che nel dialetto milanese dell’epoca venivano chiamate piscinine.