Tag: seconda guerra Mondiale
Curiosità su Irene Némirovsky
Irene Némirovsky è stata una delle scrittrici più straordinarie e complesse del ventesimo secolo. Nata a Kiev il 11 febbraio 1903, da una famiglia ebrea benestante, è riuscita a catturare attraverso i suoi scritti le contraddizioni e i drammi dell’Europa del suo tempo. Con uno stile incisivo e raffinato, ha saputo narrare la bellezza e l’oscurità della condizione umana, attraversando con le sue opere i temi dell’amore, della guerra, della perdita e delle sfumature dell’animo umano.
Recensione “Il vento è un impostore”
“Il vento è un impostore”, edito da Garzanti e scritto da Sasha Vasilyuk, è un potente romanzo storico che intreccia una vicenda personale e familiare a una delle più grandi tragedie della Storia: la Seconda guerra mondiale. Ispirato alla vita del nonno dell’autrice e a documenti realmente ritrovati, il libro porta alla luce una vicenda di segreti, bugie e sopravvivenza, sollevando domande fondamentali sull’identità, il sacrificio e la memoria.
Recensione “La bambina di Auschwitz”
“La Bambina di Auschwitz” è la testimonianza vera e dolorosa di una bambina che ha visto e conosciuto la più cruda brutalità degli uomini.
Un racconto che parla di sofferenza, ferocia ma anche di amore, l’amore di una madre che fa di tutto per proteggere la sua bambina…
Anteprima: “la valigia di famiglia” di Malka Adler
Ispirato a una toccante storia vera
1939. Quando i nazisti invadono la Polonia, la famiglia della piccola Danusha è costretta ad abbandonare la sua casa. La madre, Anna, cambia nome e si assicura un posto come governante nella villa di un medico tedesco a Cracovia: vicinissima al pericolo, spera di tenere la famiglia al sicuro. Il salotto al piano terra della grande casa, infatti, ospita cene e ricevimenti a cui partecipano gli ufficiali nazisti…
L’identità segreta dovrebbe proteggere Danusha e il fratellino, ma li costringe a una solitudine senza scampo.
A “Due chiacchiere con lo scrittore” Camillo Bignotti
Cosa ci puoi raccontare del tuo libro? Esperienze, aneddoti….
La stesura di questo romanzo è stata per me una esperienza unica perché, diversamente dai precedenti, questa volta ho potuto ascoltare dal vivo, e non solo scartabellare libri e documenti custoditi in polverosi archivi, le parole e i pensieri di chi c’era. Con tutto il trasporto emotivo che ne consegue. E ho così avuto l’onore ed il privilegio di poter essere testimone della potenza delle parole raccontate con la semplicità negli occhi. Di quell’atteggiamento fatto di sorrisi accennati e di leggerezza nello sguardo mentre mi venivano svelati eventi di una sofferenza estrema ed ai limiti della sopportazione. Comportamento che, se di primo acchito poteva sembrare di rassegnazione, invece serviva a non ridare a quegli accadimenti la forza di ferire ancora una volta. Questo è quello che più mi ha colpito e che mi resterà per sempre nel cuore. E questo è quello che ho poi tentato di mettere su carta.