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“Il silenzio del mondo” di Tommaso Avati
Il silenzio del mondo è un romanzo sulla diversità dell’essere sordi, sul linguaggio, sul dolore del comunicare. Un libro dove i gesti sostituiscono le parole, dove l’ascolto è qualcosa che va inventato nuovamente, ogni giorno. Ma è anche un romanzo che l’autore ha cucito per sé.
«È una storia che mi riguarda» ha scritto Tommaso Avati, «perché parla della sordità che io conosco per averla sperimentata sulla mia pelle fin dalla nascita. So cosa voglia dire non udire, vivere in un mondo ovattato e separato, distante e mai davvero raggiungibile dagli altri, persino dai tuoi cari». Ora questo mondo ovattato e separato, per certi versi irraggiungibile, è diventato un romanzo, tutto al femminile, pieno di poesia, sorprendente e di una spietata dolcezza.
Recensione “Il mistero del lago dei cigni” di Erin Kelly
I colpi di scena mi hanno lasciata a bocca aperta, senza riuscire a metabolizzarne uno prima che arrivasse l’altro, che mi lasciava ancora più senza fiato. Un libro che è una scoperta continua e di una tensione che va crescendo per inchinarsi sfinito ma con entusiasmo davanti al pubblico nel finale.
“Due chiacchiere con lo scrittore” con Daniela Musini
Ciascuna donna mi ha catturata, avvinta, affascinata, poiché ciascuna di loro, anche quelle a me più lontane per personalità e modus vivendi, mi ha insegnato qualcosa e mi ha stupito. Per quanto riguarda Le Indomabili coloro che mi hanno rapito il cuore un po’ più delle altre sono state Ipazia, Caterina la Grande, George Sand (anche per via della grande storia d’amore con Chopin, che amo suonare), Edith Piaf, Anna Magnani, ma, ripeto, ognuna di queste meravigliose creature ha un posto speciale nel mio cuore.
“La scultrice” vita di Camille Claudel di Pia Rosemberger
Genio, passione, solitudine e follia nella vita di Camille Claudel, allieva e amante di Auguste Rodin. «Dal sogno che è stata la mia vita, ora è rimasto solo l’incubo. Da cosa deriva tanta ferocia umana?». Camille Claudel
“Il castello di ghiaccio” di Tarjei Vesaas
Una, nuova arrivata, schiva e solitaria, che ha il fascino enigmatico di chi nasconde un segreto. È un lento avvicinamento, il loro, che mette a nudo quell’identità complessa e indefinita tra l’infanzia e l’età adulta, quando tutto è portato agli estremi e mira all’assoluto, in un fragile equilibrio che basta poco a spezzare in dramma. I bambini, gli adolescenti, i marginali che Vesaas sceglie come suoi protagonisti sono forse troppo sensibili per adattarsi al mondo, ma hanno il dono di vedere l’essenziale, di ascoltare le voci dell’acqua e del vento, di lasciarsi incantare dalla bellezza della natura fino a varcare il confine tra la vita e la morte per perdersi nel suo grande abbraccio.
Recensione: “Sonata d’ inverno” di Dorothy Edwars
Un romanzo non troppo lungo che fa amare il voler vivere in un luogo calmo lontano dal caos delle città; un luogo a stretto contatto con la natura e con la sua tranquillità che permettono di vivere in modo lento e far apprezzare meglio ogni attimo vissuto.
Recensione: “L’ opposto di me stessa” di Meg Mason
Il libro di Meg Mason tratta il tema: persone con malattie mentali e i disagi a loro correlati. Un tema delicato e molto attuale che mi ha attirato leggendo la trama. L’autrice ha avuto la capacità di accalappiare i lettori con la storia di Martha, oscillando tra parti tristi e altre più allegre. La nostra protagonista è una quarantanne e da quando ne aveva 17 soffre di una malattia mentale senza nome (una decisione voluta dall’autrice per evitare di indurre i lettori ad effettuare ricerche autonome su google e farsi diagnosi sbagliate per malattie che hanno bisogno di specialisti veri e propri). La sua vita è stata sempre piena di problemi, per lei e per gli altri che le stanno accanto.
A “Due chiacchiere con lo scrittore” Camillo Bignotti
Cosa ci puoi raccontare del tuo libro? Esperienze, aneddoti….
La stesura di questo romanzo è stata per me una esperienza unica perché, diversamente dai precedenti, questa volta ho potuto ascoltare dal vivo, e non solo scartabellare libri e documenti custoditi in polverosi archivi, le parole e i pensieri di chi c’era. Con tutto il trasporto emotivo che ne consegue. E ho così avuto l’onore ed il privilegio di poter essere testimone della potenza delle parole raccontate con la semplicità negli occhi. Di quell’atteggiamento fatto di sorrisi accennati e di leggerezza nello sguardo mentre mi venivano svelati eventi di una sofferenza estrema ed ai limiti della sopportazione. Comportamento che, se di primo acchito poteva sembrare di rassegnazione, invece serviva a non ridare a quegli accadimenti la forza di ferire ancora una volta. Questo è quello che più mi ha colpito e che mi resterà per sempre nel cuore. E questo è quello che ho poi tentato di mettere su carta.
Recensione: “I limoni e la Malvarosa” di Mariantonia Crupi
“I limoni e la malvarosa” è una saga familiare che narra la storia di una famiglia che vive in un lontano paese del Sud, composta da donne coraggiose che hanno dovuto lottare contro la solitudine, la tristezza, il dolore, le assenze e contro tutte le avversità che hanno incontrato sul loro cammino, una famiglia devastata dal risentimento e la paura.Una storia venata da un’ atmosfera malinconica, è un romanzo corale che racconta piccoli e grandi momenti di vita di tutti.
Recensione: “Agata nel Paese che non legge” di Alessandro Ghebreigziabiher
Condivido appieno con la giovane libraia l’importanza che la lettura potrebbe assumere nella nostra società, ormai governata da display, social network. Ovviamente questi ultimi, utilizzati con intelligenza, possono essere utilissimi, ma non potranno mai garantire l’emozione che si prova immergendosi completamente in una storia, volando con l’immaginazione ed imparando cose nuove.
“Sonata d’ inverno” di Dorothy Edwards
La solitudine della condizione umana è la grande protagonista di questa storia, tratteggiata con pochi tocchi delicati, simili a quelli che animano le corde del violoncello suonato nelle buie sere invernali. Dorothy Edwards firma un romanzo quieto, intimo, nel quale lo stato d’animo dei personaggi prende corpo accordandosi con la musica e con il paesaggio, mentre si comincia a intravedere, in fondo alle strade innevate, l’inevitabile arrivo della primavera.
Recensione: “Il primo caffè della giornata” di Toshikazu Kawaguchi
È come se i personaggi volessero togliersi un peso dalla coscienza, un dubbio che li tormenta o cercare di tollerare situazioni che non sono in grado di accettare. La soluzione è quella di “viaggiare nel tempo” per capire qualche dettaglio in più e acquietare i propri animi.
Un libro scorrevole ed emozionante anche se personalmente l’ho trovato troppo simile ai primi due, sebbene le storie e i temi trattati siano diversi.
Recensione del romanzo: “Innamorarsi a Natale” di Karen Swan
“Innamorarsi a Natale” è un viaggio di emozioni, una storia che ci porta nelle zone devastate dalla guerra e ci fa riflettere sulle ingiustizie che esistono nel mondo.
Un libro che parla di amore, di legami, di cose lasciate in sospeso, di forza, di coraggio di sopravvivere alle ingiustizie subite, di perdono. Finché si è disposti a perdonare? E a quale prezzo?
Un romanzo che testimonia la forza delle donne e di come la maternità ci cambi nel profondo.
Una storia che fa comprendere che il passato, volente o dolente, ci cambia nel profondo, e alcune ferite sono difficili da debellare, ci accompagneranno per sempre e sarà compito nostro trasformarle.
Una storia che mi ha regalato il vero senso del Natale, basta con l’ipocrisia che a Natale dobbiamo essere tutti più buoni, non funziona così; Il perdono va conquistato con i gesti e non con le parole, quello che conta non sono i regali ma l’affetto sincero delle persone, la cosa importante è esserci sempre e non solo in un periodo dell’anno.
Prossimamente in libreria: “Il primo caffè della giornata” di Toshikazu Kawaguchi
Ciascuno vorrebbe poter cambiare quello che è stato. Riavvolgere il nastro e ricominciare da capo. Ma cancellare il passato non è la scelta migliore. Ciò che conta è imparare dai propri errori per guardare al futuro con ottimismo. Torna Toshikazu Kawaguchi e con il suo nuovo libro invita i lettori a scoprire che la felicità si nasconde ovunque se solo impariamo a guardare con il cuore. L’importante è avere una tazza di caffè in mano.
Recensione: “La ragazza giusta” di Elizabeth Jane Howard
Un romanzo edito da Fazi Editore, dai capitoli lunghi e pieni di dettagli ma al contempo molto scorrevole. Un libro molto interessante che fa riflettere sul percorso e i cambiamenti radicali che può compiere una persona nel corso della sua vita.