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Recensione “Berthe Morisot” Le luci, gli abissi di Adriana Assini
L’autrice Adriana Assini nel suo libro “Berthe Morisot” Le luci, gli abissi ci fa conoscere una donna determinata, che ha lottato contro tutti per realizzare il suo sogno, quello di diventare una pittrice affermata.
Berthe, una donna che non si è fatta sottomettere da una società che vedeva la figura della donna accanto al focolare a prendersi cura solo della famiglia. Lei è una delle pittrici della storia che è riuscita a emergere nonostante una società che non accettava la libertà e l’affermazione della donna.
Con la sua pittura esaltò la femminilità, i bambini e i paesaggi.
Libri di Aprile 2022
TRAMA Una ragazza viene trovata, nascosta in una stanza segreta, all’indomani di un terribile delitto avvenuto a pochi metri da…
Segnalazione: “Vincere perdendo” di Marco V. Ambrosi
La squadretta del paese era nata per caso, così come erano nate le tante avventure di un gruppo di amici, tra giornate a scuola, bagni al mare, partite di calcio, nuovi incontri e primi amori. Davide, il più timido ma il più bravo con la palla, dopo quasi trent’anni torna, ancora e come ogni estate, nel suo paese perso tra il mare e le colline calabresi: Montalbano Calabro.
“I fiori di Monaco” La saga di Ilse di Carolina Pobla
Carolina Pobla torna in libreria con una nuova saga familiare in cui le protagoniste sono donne forti, pronte a tutto per proteggere ciò che hanno a cuore. La storia di una famiglia che deve rimanere unita contro ogni avversità, affrontando le tempeste a testa alta. Perché il vento può spezzare solo chi non si sa piegare come i fiori.
Recensione “Filosofia dell’ incontro” di Charles Pèpin
Un libro che mi ha attirata fin dal primo istante: l’ho trovato molto educativo e mi ha fatto riflettere sui molteplici aspetti “dell’incontro”.
Recensione “L’ album di famiglia” di Valentina Olivastri
Mi è piaciuto molto lo stile di scrittura della Olivastri, fluido, intrigante, semplice e leggero tanto che l’ho divorato in pochissimo tempo. Inoltre l’inserimento di frasi in dialetto toscano le ho apprezzate davvero molto 😍 è bello preservare i dialetti e riportarli nella scrittura.
Recensione “Raffaello” Un Dio mortale di Vittorio Sgarbi
Il saggio fa iniziare questo viaggio nell’arte partendo da Giovanni Santi, il padre di Raffaello, Piero della Francesca e il Perugino perché sono coloro che formeranno il futuro genio dell’Urbinate per poi proseguire prendendo in considerazione anche il genio del Rinascimento per eccellenza, Leonardo Da Vinci. È studiando l’artista toscano (anzi è probabile che i due si siano anche incontrati mentre entrambi alloggiavano a Firenze) che Raffaello inizia a realizzare i suoi famosi ritratti, come quelli dei Montefeltro, ed è qui che l’autore inizia a parlare del Divino Raffaello: partendo da un artista-base, il Sanzio ne migliora lo stile rendendolo più vicino al vero, come se fosse un Caravaggio del Rinascimento, dando inizio al manierismo.
“Il talento di Paul Nash” di Tom Drury
Questo libro è per chi sa abbinare a ogni festività il drink e l’abito più adatto, per chi è stato sedotto dal Talento di Mr. Ripley, per chi si è distratto dal dolore del travaglio raccontandosi una buffa barzelletta, e per chi vive la vita come un gioco da tavolo, dove ogni lancio dei dadi apre la possibilità spaventosa e ammaliante di tornare alla casella iniziale e ricominciare daccapo.
“La moglie del serial killer” di Alice Hunter
Beth e Tom Hardcastle sono la coppia perfetta. I vicini li invidiano: il loro matrimonio sembra una perpetua luna di miele, la casa che possiedono è splendida e hanno una figlia adorabile. Sembra che nulla possa incrinare la felicità della loro famiglia. Una sera però, mentre Beth attende il rientro del marito dal lavoro, la polizia bussa alla sua porta. Tom è stranamente in ritardo e lei viene colta dal panico temendo il peggio… Ben presto scoprirà che il peggio va oltre ogni immaginazione. Perché gli agenti sostengono che suo marito sia un assassino. Un mostro che prova un sadico quanto ripugnante piacere nell’uccidere. Troppo sconvolta da quella rivelazione, Beth non comprende subito ciò che i poliziotti vogliono da lei. Una sola, semplice risposta: è davvero possibile che la moglie di un serial killer non sospettasse nulla?
“L’ album di famiglia” di Valentina Olivastri
Nulla come la fotografia mostra la realtà per quello che è, ed è proprio per questo che un album di vecchie fotografie di famiglia viene tenuto gelosamente nascosto per molti anni, fino a quando il caso lo fa riemergere e lo trasforma in un formidabile strumento di consapevolezza, capace di mettere in subbuglio un intero paese. È ciò che accade a Borgo, un luogo abbarbicato sui poggi toscani, dove Edi, affermata professionista londinese che a Borgo ha trascorso gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, decide di trasferirsi. Ed è a Borgo che Edi ritrova una dimensione atemporale e pragmatica, scandita da una vita sociale fatta di cose semplici e di schiettezza.
“l’ albero della nostra vita” di Joyce Maynard
“L’albero della nostra vita” è la storia di una donna e di una coppia, sullo sfondo di una Storia che si riflette implacabile nella vita di ciascuno: le lotte sociali, l’avvento della tecnologia, la tragedia del Challenger, un filo rosso che lega tutti in un’unica, grande esperienza umana. Con saggezza e compassione, Joyce Maynard ci mostra il potere liberatorio del perdono, l’unica forza al mondo che può rivelarci il significato più puro e creativo dell’amore.
Recensione “Sangue e cenere” di Jennifer L. Armentrout
Una travolgente storia d’amore segreta, che si intreccia a mille pericoli ed ostacoli, tra cui il ruolo che ricopre la protagonista Poppy. Un ruolo pesante il suo, opprimente, pieno di regole e restrizioni, ma fortunatamente è una ragazza furba, intelligente e anche un po’ ribelle che non si farà schiacciare dalle regole imposte dal suo regno e dalle tradizioni.
Recensione “Quel che affidiamo al vento” di Laura Imai Messina
“Quel che affidiamo al vento” è un libro che parla di perdita, sofferenza, di rinascita e di coraggio.Una storia che rimesta nel nostro intimo ,che ci travolge di tristezza ma nel contempo ci dona molta speranza.Se c’è una cosa che mi spaventa e mi fa paura è proprio la morte, per questo motivo forse mi sono presa del tempo prima di inoltrarmi nelle pagine del libro di “Quel che affidiamo al vento” non che io ora lo sia, tuttavia questa lettura mi ha fatto riflettere molto non solo su cosa significhi perdere o lasciare le persone care per sempre ma mi ha fatto riflettere anche sulle cose importanti della vita che per noi molto spesso sono scontate.
“Il corpo in cui sono nata” di Guadalupe Nettel
Il corpo in cui sono nata è un commovente romanzo di iniziazione alla vita e alla letteratura, un viaggio a ritroso verso l’accettazione di sé, un Bildungsroman ambientato tra l’America Latina e l’Europa.
Recensione “Amatissimi” di Cara Wall
Ho trovato questo romanzo molto attuale.
Chi di noi mamme non ha temuto gli aborti spontanei? Io per prima sono stata coricata a lungo per poter portare a termine la mia seconda gravidanza, quindi ho vissuto in prima persona questa paura. Per fortuna ad oggi vengono forniti diversi aiuti medici alle coppie che vivono questa difficoltà, dando loro la possibilità di realizzare questo sogno meraviglioso
Vi consiglio la lettura di questo romanzo che tocca il cuore.