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Recensione del romanzo “L’uomo senza inverno” di Luigi La Rosa edito da Piemme
“L’ uomo senza inverno “ di Luigi La Rosa è un opera coinvolgente, intensa ricca di bellezza, frutto di un grande lavoro, una ricerca durata sette anni che si è rilevata un grande capolavoro. Attraverso la sua scrittura ci rende partecipe della vita travagliata del pittore, ci fa provare le stesse emozioni e attraverso il suo pregevole stile di scrittura, ci immerge nei bellissimi paesaggi francesi.
“L’uomo senza inverno” di Luigi La Rosa edito da Piemme
Buona sera lettori, nel breve estratto che ascolterete dò voce al personaggio ” Anne-Marie-Hagen” diventata poi (Charlotte Berthier), persona che…
“Ve lo legge lo scrittore” con Luigi La Rosa autore del romanzo “L’uomo senza inverno” edito da Piemme
Lo scrittore Luigi La Rosa presenta il suo romanzo “L’uomo senza inverno” edito da Piemme
“Due chiacchiere con lo scrittore” con Luigi La Rosa autore del romanzo “L’uomo senza inverno” edito da Piemme
Gustave disubbidisce alle direttive paterne, animato dal desiderio di imparare a dipingere e far suoi quei tratti così inusuali, così nuovi, esperimenti di colore che sono autentici oltraggi alla tradizione e che indicano l’origine di una rivolta: il movimento che qualcuno definirà “Impressionismo”. Una simile passione, agli occhi del padre Martial, uomo severo ma non privo di curiosità, non può che essere un passatempo. Per la madre Céleste, creatura travagliata e complessa, qualcosa di inadatto a un uomo. Il conflitto tra la sensibilità intima del pittore e il ruolo che la società borghese dell’epoca impone attraverserà come un frastagliato filo rosso l’intera vita del giovane Caillebotte, nutrendo la sua arte e l’amore per i corpi maschili, oggetto di molte delle sue tele più belle. Questo dissidio tra i propri desideri segreti e le costrizioni esterne si insinua in ogni pennellata, rendendo i suoi lavori intensi e modernissimi. Ma la parabola di Gustave Caillebotte racchiude molto di più: oltre a progettare velieri fu uno dei più importanti collezionisti del suo tempo, il mecenate generoso di artisti immensi come Monet, Renoir, Degas, Morisot e parecchi altri, che devono a lui più di quanto la cultura ufficiale abbia tramandato. Ed è qui, nelle pagine di Luigi La Rosa, che vediamo scorrere la sua storia.
“L’ uomo senza inverno” di Luigi La Rosa edito da Piemme da oggi 25 Febbraio 2020 in tutte le librerie e on-line. Estratto.
Gustave disubbidisce alle direttive paterne, animato dal desiderio di imparare a dipingere e far suoi quei tratti così inusuali, così nuovi, esperimenti di colore che sono autentici oltraggi alla tradizione e che indicano l’origine di una rivolta: il movimento che qualcuno definirà “Impressionismo”. Una simile passione, agli occhi del padre Martial, uomo severo ma non privo di curiosità, non può che essere un passatempo. Per la madre Céleste, creatura travagliata e complessa, qualcosa di inadatto a un uomo. Il conflitto tra la sensibilità intima del pittore e il ruolo che la società borghese dell’epoca impone attraverserà come un frastagliato filo rosso l’intera vita del giovane Caillebotte, nutrendo la sua arte e l’amore per i corpi maschili, oggetto di molte delle sue tele più belle. Questo dissidio tra i propri desideri segreti e le costrizioni esterne si insinua in ogni pennellata, rendendo i suoi lavori intensi e modernissimi. Ma la parabola di Gustave Caillebotte racchiude molto di più: oltre a progettare velieri fu uno dei più importanti collezionisti del suo tempo, il mecenate generoso di artisti immensi come Monet, Renoir, Degas, Morisot e parecchi altri, che devono a lui più di quanto la cultura ufficiale abbia tramandato. Ed è qui, nelle pagine di Luigi La Rosa, che vediamo scorrere la sua storia.