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Curiosità su Irene Némirovsky
Irene Némirovsky è stata una delle scrittrici più straordinarie e complesse del ventesimo secolo. Nata a Kiev il 11 febbraio 1903, da una famiglia ebrea benestante, è riuscita a catturare attraverso i suoi scritti le contraddizioni e i drammi dell’Europa del suo tempo. Con uno stile incisivo e raffinato, ha saputo narrare la bellezza e l’oscurità della condizione umana, attraversando con le sue opere i temi dell’amore, della guerra, della perdita e delle sfumature dell’animo umano.
“La commedia borghese” di Iréne Némirovsky
Nel 1934, dopo il successo della trasposizione cinematografica di David Golder, Paul Morand chiese a Irène Némirovsky di affidargli i suoi scritti “per il cinema” con l’idea di riunirli in volume nella collana “Renaissance de la nouvelle”, nuovo progetto dell’editore Gallimard. Nacque così la raccolta dei films parlées, racconti sul crinale tra nouvelles e scenarios che avrebbero dovuto innescare un cambio di rotta nel tragitto creativo dell’autrice, da sempre sensibile alle possibilità espressive del grande schermo. I brani qui riuniti percorrono, talvolta anticipandoli, alcuni dei luoghi più autenticamente némirovskiani della narrazione: la classe media provinciale, previdente e fasulla nella Commedia borghese; lo scetticismo per i fanatismi nei Fumi del vino; il rancore filiale e la gelosia materna in Film parlato; le età della vita in Ida. È una scrittura, quella di questi racconti, puramente descrittiva, acuminata e profondamente letteraria, ispirata e proiettata a quella tecnica da “macchina da presa” cui la narrazione, secondo l’autrice, non doveva rinunciare.