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“La ritrattista” di Chiara Montani
Chiara Montani torna con i due amati protagonisti che sono stati al centro di un passaparola senza fine: Lavinia, giovane donna che non vuole sottostare alle convenzioni del suo tempo, e Piero della Francesca con il suo affascinante mondo fatto di arte e razionalità. Una nuova avventura impreziosita dalla meraviglia di una Roma che, ancora lontana dai fasti del barocco, sa già abbagliare.
“Donne d’ America” di Giulia Caminito e Paola Moretti
«Questa raccolta nasce da una domanda: e intanto le donne? Dove erano, cosa facevano, chi erano, cosa scrivevano, per chi scrivevano, di chi scrivevano, dove scrivevano?».
Dov’erano le donne, mentre tutto il mondo leggeva Melville, Twain e Fitzgerald? Dov’erano le scrittrici, mentre la schiavitù veniva finalmente abolita? Dov’erano mentre Roosevelt veniva eletto tre volte? E durante gli anni del proibizionismo e quelli del Rinascimento di Harlem? Dov’erano le donne, mentre si scriveva la Storia?
Le donne ci sono sempre state. C’erano e scrivevano.
“Donne d’America”, a cura di Giulia Caminito e Paola Moretti, raccoglie i racconti, quasi tutti inediti, delle più importanti scrittrici americane del secolo scorso: da Willa Cather a Kate Chopin, da Edith Wharton a Susan Glaspell, da Alice Brown a Charlotte Perkins Gilman.
“Oh William!” di Elizabeth Strout
Perché dunque William? Perché tornare a quell’uomo alto e soffuso d’autorità, con una faccia «sigillata in una simpatia impenetrabile» e un cognome tedesco ereditato dal padre prigioniero di guerra nel Maine? Corrente carsica che scorre silente per emergere in imprevedibili fiotti di senso e sentimento, questo matrimonio è ricostruito per ricordi apparentemente casuali – una vacanza di imbarazzi alle Cayman, una festa tra amici non riuscita, un viaggio di risate in macchina, un amaro caffè mattutino – ma capaci di illuminare i sentieri sicuri e i passi falsi di una vita coniugale, dove le piccole miserie e gli asti biliosi convivono con i segni di un’imperitura, ineludibile intimità.
«Ma quando penso Oh William!, non voglio dire anche Oh Lucy!? Non voglio dire Oh Tutti Quanti, Oh Ciascun Individuo di questo vasto mondo, visto che non ne conosciamo nessuno, a partire da noi stessi?»
“Nove giorni e mezzo” di Sandra Bonzi
Un caso da risolvere cambia la quotidianità di una donna che credeva che la sua vita fosse tutta lì, tra figli, marito e genitori. Invece non è mai troppo tardi per sentirsi vivi di nuovo. Per ridere di gusto, per dire un no in più e tornare ad amare sé stessi.
“Ritorno ad Atene” di Rita Pugliese
Il fascino della Grecia antica e i tormenti di quella moderna si inseguono e si rifrangono in un romanzo che parla di scelte: delle pos¬sibilità che ci concediamo e delle porte che decidiamo di chiudere. Una narrazione lumi¬nosa che è insieme storia d’amore, giallo dei sentimenti, affresco giocato tra le epoche.
“I fiori di Monaco” La saga di Ilse di Carolina Pobla
Carolina Pobla torna in libreria con una nuova saga familiare in cui le protagoniste sono donne forti, pronte a tutto per proteggere ciò che hanno a cuore. La storia di una famiglia che deve rimanere unita contro ogni avversità, affrontando le tempeste a testa alta. Perché il vento può spezzare solo chi non si sa piegare come i fiori.
“L’ album di famiglia” di Valentina Olivastri
Nulla come la fotografia mostra la realtà per quello che è, ed è proprio per questo che un album di vecchie fotografie di famiglia viene tenuto gelosamente nascosto per molti anni, fino a quando il caso lo fa riemergere e lo trasforma in un formidabile strumento di consapevolezza, capace di mettere in subbuglio un intero paese. È ciò che accade a Borgo, un luogo abbarbicato sui poggi toscani, dove Edi, affermata professionista londinese che a Borgo ha trascorso gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, decide di trasferirsi. Ed è a Borgo che Edi ritrova una dimensione atemporale e pragmatica, scandita da una vita sociale fatta di cose semplici e di schiettezza.
“l’ albero della nostra vita” di Joyce Maynard
“L’albero della nostra vita” è la storia di una donna e di una coppia, sullo sfondo di una Storia che si riflette implacabile nella vita di ciascuno: le lotte sociali, l’avvento della tecnologia, la tragedia del Challenger, un filo rosso che lega tutti in un’unica, grande esperienza umana. Con saggezza e compassione, Joyce Maynard ci mostra il potere liberatorio del perdono, l’unica forza al mondo che può rivelarci il significato più puro e creativo dell’amore.
“La salita dei giganti” La saga dei Menabrea di Francesco Casolo
Fra amori, gelosie, gloria e cadute – e un destino che, come una valanga, colpisce sempre nello stesso punto –, solo più tardi Genia intuirà quello che suo padre non aveva osato dirle: quel sorso di birra era un rito iniziatico. È lei la prescelta, l’erede designata per portare avanti la tradizione di famiglia, anche se nessuno vuole fare affari con una donna. Per riuscirci Genia dovrà, con l’aiuto della madre, diventare un Gigante, come suo padre e suo nonno e come le montagne ai piedi delle quali sono cresciuti tutti loro. Grazie a un accurato lavoro di ricerca, Francesco Casolo ha costruito un’appassionante saga familiare, epica e intima al tempo stesso, in cui le donne si ritagliano il proprio spazio nella storia con determinazione e coraggio.
“Il corpo in cui sono nata” di Guadalupe Nettel
Il corpo in cui sono nata è un commovente romanzo di iniziazione alla vita e alla letteratura, un viaggio a ritroso verso l’accettazione di sé, un Bildungsroman ambientato tra l’America Latina e l’Europa.
Sylvia Plath Le api sono tutte donne di Antonella Grandicelli
Una favola perfetta? All’alba dell’11 febbraio 1963, a trent’anni, Sylvia Plath si toglie la vita. Dietro di sé lascia incredibili poesie e un triste interrogativo su questa drammatica scelta. Attraverso la sua voce, ascoltiamo la storia di una delle più grandi poetesse del Novecento, la dolorosa lotta tra le sue luci e le sue ombre, l’ascesa e la caduta. La divina fragilità di un’anima.
Berthe Morisot Le luci,gli abissi di Adriana Assini
La luce elettrica illumina le strade, spuntano cabaret e café-chantant, scorrono fiumi del verde assenzio e di nuove parole d’ordine in ogni campo, mentre un gruppo di borghesissimi pittori si appresta a rivoluzionare la visione accademica dell’arte con idee dirompenti e un uso spregiudicato dei pennelli. Si chiamano Manet, Degas, Pissarro, Monet, Renoir. Danno scandalo e passeranno poi alla Storia come impressionisti. Tra loro, una sola donna: Berthe Morisot. Figlia di un funzionario della Corte dei conti, la giovane dalla personalità enigmatica e la volontà di ferro è una nubile impenitente, capace di infrangere le regole di una società conformista e benpensante per fare di forme e colori la sua ragione di vita, in un periodo in cui la pittura non è un mestiere per donne. Passioni nascoste, amicizie indissolubili, oscuri tormenti segneranno l’esistenza di Berthe, un’anima avvolta dall’ombra ma destinata a diventare “la signora della luce”.
“Nel bene e nel male” di Samantha Downing
Alla Belmond Academy, una prestigiosa scuola privata dove ogni anno si diplomano studenti eccellenti, si nascondono dei segreti. Durante un ricevimento per celebrare un anniversario accademico, una donna si accascia a terra in preda a terribili convulsioni. A nulla valgono le numerose chiamate ai soccorsi: la morte è fulminea e proietta un’ombra inquietante sul rinomato istituto. Possibile che sia stata avvelenata? E perché? Le indagini della polizia si dimostrano fin da subito inefficaci: la Belmond Academy non è solo una fucina che plasma le menti dei futuri leader di domani: le famiglie che scelgono di iscrivere qui i propri figli sono tra le più ricche e influenti del Paese.
“Oliva Denaro” di Viola Ardone
Dopo “Il treno dei bambini”, Viola Ardone torna con un’intensa storia di formazione. Quella di una ragazza che vuole essere libera in un’epoca in cui nascere donna è una condanna. Un personaggio femminile incantevole, che è impossibile non amare. Un rapporto fra padre e figlia osservato con una delicatezza e una profondità che commuovono.
“La scuola degli specchi” di Eva Stachniak
nella città di Versailles, all’incrocio tra rue Saint-Médéric e rue des Tournelles, c’è una scuola in cui, sotto la sorveglianza di madame la marquise de Pompadour, vengono accolte le giovani e inconsapevoli ragazze in attesa di ricevere un’adeguata «istruzione». Si chiama Parc-aux-cerfs, ed è abbastanza vicina a palazzo da essere comoda ma abbastanza lontana da non attirare l’attenzione di cortigiani ficcanaso. Al momento giusto, ogni ragazza viene introdotta di nascosto a corte, attraverso la sua leggendaria Sala degli Specchi, e presentata al re… In bilico tra lo sfarzo abbagliante di Versailles e le ombre della Rivoluzione francese, La scuola degli specchi si addentra nell’avventura tragica della caduta della monarchia francese, restituendo appieno il volto vivido e oscuro di un’epoca.