Tag: cultura

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Segnalazione: “L’istante largo” di Sara Fruner edito da Bollati Boringhieri. Avrebbe dovuto uscire nel mese di Aprile ,ma vista l’emergenza la data è stata procrastinata

La sua ricerca d’identità diventa allora un cammino sia verso se stesso, sia verso chi lo ha amato, un percorso che lo conduce fino all’istante largo, soggetto di un quadro della nonna, ma soprattutto epifania di un momento che apre le porte della consapevolezza: la famiglia non è necessariamente una struttura costruita a priori, ma può assumere le forme più diverse, spuntare in situazioni in cui i legami di sangue non ricoprono alcun ruolo, diventare uno spazio immenso per chi ama. Con una scrittura limpida e poetica, Sara fruner ci offre una riflessione insieme intensa e lieve sull’imprevedibilità dei legami che ci forgiano. E se gli amori sono rimasti incompiuti, se sono Terminati troppo presto, ogni legame spezzato del nostro passato può avere una seconda, inattesa chance, che ci sorprende.

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“Due chiacchiere con lo scrittore” con Luigi La Rosa autore del romanzo “L’uomo senza inverno” edito da Piemme

Gustave disubbidisce alle direttive paterne, animato dal desiderio di imparare a dipingere e far suoi quei tratti così inusuali, così nuovi, esperimenti di colore che sono autentici oltraggi alla tradizione e che indicano l’origine di una rivolta: il movimento che qualcuno definirà “Impressionismo”. Una simile passione, agli occhi del padre Martial, uomo severo ma non privo di curiosità, non può che essere un passatempo. Per la madre Céleste, creatura travagliata e complessa, qualcosa di inadatto a un uomo. Il conflitto tra la sensibilità intima del pittore e il ruolo che la società borghese dell’epoca impone attraverserà come un frastagliato filo rosso l’intera vita del giovane Caillebotte, nutrendo la sua arte e l’amore per i corpi maschili, oggetto di molte delle sue tele più belle. Questo dissidio tra i propri desideri segreti e le costrizioni esterne si insinua in ogni pennellata, rendendo i suoi lavori intensi e modernissimi. Ma la parabola di Gustave Caillebotte racchiude molto di più: oltre a progettare velieri fu uno dei più importanti collezionisti del suo tempo, il mecenate generoso di artisti immensi come Monet, Renoir, Degas, Morisot e parecchi altri, che devono a lui più di quanto la cultura ufficiale abbia tramandato. Ed è qui, nelle pagine di Luigi La Rosa, che vediamo scorrere la sua storia.

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