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Recensione: “L’ incredibile viaggio della novantenne salvata dai pinguini” di Hazel Prior
Un libro che mi è piaciuto tantissimo e che mi ha sorpresa sempre più fino all’ultima pagina. Si tratta della storia di Veronica McCreedy, la protagonista ottantaseienne del libro, un’anziana signora che col passare del tempo è rimasta sola, con un grande patrimonio e poche notizie sulla sua famiglia. Un bel giorno riscopre una scatolina di legno chiusa con lucchetto. Cosa ci sarà mai al suo interno? Da quel momento riaffiorano nella sua mente episodi della sua giovinezza e del suo crudo passato. Vorrebbe saperne di più e decide quindi, con l’aiuto della domestica Eileen, di contattare un’agenzia per sapere se quelle poche persone e parenti a cui è stata legata in passato, siano ancora vivi e nel caso di recuperare i rapporti.
“La scultrice” vita di Camille Claudel di Pia Rosemberger
Genio, passione, solitudine e follia nella vita di Camille Claudel, allieva e amante di Auguste Rodin. «Dal sogno che è stata la mia vita, ora è rimasto solo l’incubo. Da cosa deriva tanta ferocia umana?». Camille Claudel
Recensione: “200 ore” di Fiammetta Rossi
È un libro semplice ma allo stesso tempo intenso, che ci fa riflettere su quanto è difficile e complicata la vita di un adolescente. A quell’età si vede il mondo con occhi diversi, né bambini ma neanche adulti.. un limbo che porta solo confusione nella testa dei ragazzi.
“Violeta” di Isabel Allende
. Violeta racconta in queste pagine la sua storia a Camilo in cui ricorda i devastanti tormenti amorosi, i tempi di povertà ma anche di ricchezza, i terribili lutti e le immense gioie. Sullo sfondo delle sue alterne fortune, un paese di cui solo col tempo Violeta impara a decifrare gli sconvolgimenti politici e sociali. Ed è anche grazie a questa consapevolezza che avviene la sua trasformazione con l’impegno nella lotta per i diritti delle donne. Una vita eccezionalmente ricca e lunga un secolo, che si apre e si chiude con una pandemia.
“Il castello di ghiaccio” di Tarjei Vesaas
Una, nuova arrivata, schiva e solitaria, che ha il fascino enigmatico di chi nasconde un segreto. È un lento avvicinamento, il loro, che mette a nudo quell’identità complessa e indefinita tra l’infanzia e l’età adulta, quando tutto è portato agli estremi e mira all’assoluto, in un fragile equilibrio che basta poco a spezzare in dramma. I bambini, gli adolescenti, i marginali che Vesaas sceglie come suoi protagonisti sono forse troppo sensibili per adattarsi al mondo, ma hanno il dono di vedere l’essenziale, di ascoltare le voci dell’acqua e del vento, di lasciarsi incantare dalla bellezza della natura fino a varcare il confine tra la vita e la morte per perdersi nel suo grande abbraccio.
“Auschwitz blocco 10” di Magda Hellinger e Maya Lee con David Brewster
Basato sulla testimonianza della stessa Magda e su estese ricerche, questo libro ricostruisce un incredibile racconto di resilienza, bontà e misericordia: la prova che la parte migliore dell’animo umano può resistere anche in mezzo alle condizioni più atroci. L’incredibile testimonianza della sopravvissuta che salvò centinaia di ebree dagli esperimenti medici nel famigerato Blocco 10 di Auschwitz.
Recensione: “Agata nel Paese che non legge” di Alessandro Ghebreigziabiher
Condivido appieno con la giovane libraia l’importanza che la lettura potrebbe assumere nella nostra società, ormai governata da display, social network. Ovviamente questi ultimi, utilizzati con intelligenza, possono essere utilissimi, ma non potranno mai garantire l’emozione che si prova immergendosi completamente in una storia, volando con l’immaginazione ed imparando cose nuove.
“Sonata d’ inverno” di Dorothy Edwards
La solitudine della condizione umana è la grande protagonista di questa storia, tratteggiata con pochi tocchi delicati, simili a quelli che animano le corde del violoncello suonato nelle buie sere invernali. Dorothy Edwards firma un romanzo quieto, intimo, nel quale lo stato d’animo dei personaggi prende corpo accordandosi con la musica e con il paesaggio, mentre si comincia a intravedere, in fondo alle strade innevate, l’inevitabile arrivo della primavera.
Recensione: “Pochi giorni a Natale” di Lizzie Byron
Mi è piaciuta tantissimo, perché non è il solito romanzo pieno di dolcezza e basta, ma è una storia che trasmette tantissima forza.
Non conoscevo l’autrice, ma devo dire che da ora non l’abbandono più!
Otto consigli di lettura per celebrare la Giornata Mondiale della Memoria
“La memoria è determinante. È determinante perché io sono ricco di memorie e l’uomo che non ha memoria è un pover’uomo, perché essa dovrebbe arricchire la vita, dar diritto, far fare dei confronti, dar la possibilità di pensare ad errori o cose giuste fatte. Non si tratta di un esame di coscienza, ma di qualche cosa che va al di là, perché con la memoria si possono fare dei bilanci, delle considerazioni, delle scelte, perché credo che uno scrittore, un poeta, uno scienziato, un lettore, un agricoltore, un uomo, uno che non ha memoria è un pover’uomo. Non si tratta di ricordare la scadenza di una data, ma qualche cosa di più, che dà molto valore alla vita.”
(Mario Rigoni Stern)
“Guerra d’ infanzia e di Spagna” di Fabrizia Ramondino
Con una prosa ipnotica che mescola finzione a verità, sullo sfondo di un’isola che è prima di tutto luogo dell’anima, Fabrizia Ramondino compie un viaggio meraviglioso nell’interiorità di Titita, ripercorrendo le tappe e le contraddizioni di un’infanzia speciale. Guerra di infanzia e di Spagna è un classico della narrativa contemporanea, dalle cui pagine trapelano tutta l’originalità e lo straordinario talento di un’autrice che è riuscita a conquistarsi un posto di primo piano nel panorama letterario dell’ultimo Novecento.
Recensione del romanzo: “Innamorarsi a Natale” di Karen Swan
“Innamorarsi a Natale” è un viaggio di emozioni, una storia che ci porta nelle zone devastate dalla guerra e ci fa riflettere sulle ingiustizie che esistono nel mondo.
Un libro che parla di amore, di legami, di cose lasciate in sospeso, di forza, di coraggio di sopravvivere alle ingiustizie subite, di perdono. Finché si è disposti a perdonare? E a quale prezzo?
Un romanzo che testimonia la forza delle donne e di come la maternità ci cambi nel profondo.
Una storia che fa comprendere che il passato, volente o dolente, ci cambia nel profondo, e alcune ferite sono difficili da debellare, ci accompagneranno per sempre e sarà compito nostro trasformarle.
Una storia che mi ha regalato il vero senso del Natale, basta con l’ipocrisia che a Natale dobbiamo essere tutti più buoni, non funziona così; Il perdono va conquistato con i gesti e non con le parole, quello che conta non sono i regali ma l’affetto sincero delle persone, la cosa importante è esserci sempre e non solo in un periodo dell’anno.
Segnalazione: “Le indomabili” di Daniela Musini
“Le Indomabili” sono state donne rivoluzionarie, ribelli e audaci, che hanno infranto tabù, scardinato regole, sovvertito consuetudini. Indomite, impavide, inarrendevoli, hanno vissuto controvento e agito controcorrente, hanno lottato, e all’occorrenza disubbidito, per realizzare sogni, perseguire ideali, affermare la propria identità. Hanno affrontato sfide inimmaginabili per i loro tempi (come Marie Curie o Amelia Earhart) e combattuto a favore di ideali per i quali si sono immolate (basti pensare a Ipazia, Eleonora Pimentel o Giovanna d’Arco), hanno impresso un’impronta innovativa e indelebile nel proprio campo (che sarebbero la narrativa, l’arte, la danza, la moda, senza George Sand, Frida Kahlo, Isadora Duncan e Coco Chanel?), ma soprattutto ognuna di loro ha tracciato percorsi imbattuti e disegnato una nuova mappa di valori e di diritti, creando così le basi per una coscienza femminile più consapevole, più indipendente, più libera.
Recensione: “La ragazza giusta” di Elizabeth Jane Howard
Un romanzo edito da Fazi Editore, dai capitoli lunghi e pieni di dettagli ma al contempo molto scorrevole. Un libro molto interessante che fa riflettere sul percorso e i cambiamenti radicali che può compiere una persona nel corso della sua vita.