Prefazione
Elena Cacciabue, creatrice di personaggi come Petit, Emma e Tavino, è conosciuta al suo pubblico per aver prodotto libri che sono un punto di riferimento per chi ama il Bello, i valori semplici e autentici, l’armonia nella vita e negli affetti.
Impegnata da sempre a difendere le donne da qualsiasi tipo di violenza, l’autrice ha scritto Tavino l’aspirante medico, dedicandolo a loro. Come un inno alla gioia di vivere.
Qui affronta, attraverso il rapporto di Emma e Tavino, il tipico modello dell’amore malato.
Un argomento difficile, reso magistralmente con un racconto – diario, strutturato in venti episodi. Una storia analoga al vissuto di molte donne che hanno subito abusi psicologici e fisici, dal controllo intrusivo e ripetuto alla progressiva perdita dell’indipendenza, le fratture indelebili delle intimidazioni, le minacce, le aggressioni fisiche, il falso pentimento, lo scarico delle responsabilità, fino alla voglia di riscatto e della rinascita.
Al di là della divisione tra i sessi, credo sia un libro denuncia, contro ogni sorta di sopruso.
Perché l’unico colpevole della violenza è e resta chi la commette.
Anche gli altri personaggi, tutti essenziali, sono rappresentativi, archetipi del sociale contemporaneo. Nelle cronache odierne vengono riportati quotidianamente fatti di brutalità estrema che appaiono come eventi imprevedibili. Non è così. E i dati ce lo confermano.
La sensibilità dell’autrice trova poi il suo habitat espressivo nell’uso naturale dell’ironia raffinata che punta al problema direttamente, affinché il messaggio resti incisivo e penetrabile da tutti.
La fruibilità immediata del fumetto ne rafforza maggiormente questo intento.
Ed è il colore, infine, che a sua volta, nel suo scelto e attento cromatismo, diviene io narrante, accompagnando in crescendo le fasi dell’abuso, rendendo palpabili e materiche le emozioni e i sentimenti.
Chiudo, consigliandone la lettura. Sì, perché leggere questo libro è insomma un po’ come assistere a un’intensa proiezione cinematografica.
Antonella Ferrara
Riflessioni
Quando ho iniziato a scrivere Tavino l’aspirante medico ero completamente in tilt.
Non sapevo se sarei riuscita in questa impresa… avevo ben chiaro in mente come avrei voluto fosse, ma la paura di non riuscire a trasmettere un messaggio così importante era molta. Ho sempre affrontato la vita con ironia, che ritengo debba essere alla base di tutto.
Ovviamente il tema della violenza sulle donne possiede intrinsecamente una mostruosità tale… che era davvero una bella sfida.
Matteo Anselmo, bravissimo disegnatore, è stato scelto per tre motivi: il primo è che ha studiato al Centro Artistico e conosco bene il suo iter svolto con grande impegno e serietà, il secondo è perché possiede uno stile unico, in cui avrei potuto trovare la personificazione dei miei personaggi e terzo motivo ma non certo ultimo, è che non avrei potuto affidare un lavoro di tale sensibilità ad una persona che non fosse stata anche un caro amico.
Ho voluto mettere nero su bianco il mio punto di vista. Mi sono sempre chiesta come possa un uomo ritenersi ancora tale, quando alza le mani sulla propria fidanzata,
moglie o compagna. Sulla persona che dice di amare. Ho voluto affrontare le varie sfaccettature dell’amore malato, dalla violenza psicologica fatta di ipercontrollo,
gelosia estrema, offese, svalutazioni, a quella fisica.
Ma l’amore non può essere questo, siete d’accordo?
Aristotele definiva l’amore come una gioia in cui le due persone vogliono il bene
l’una dell’altra. L’amore, diceva, è composto da un’unica anima che abita in due corpi;
ed è così che anche io la penso.
Non ci sono giustificazioni, non ci sono plausi per questi esseri nauseabondi.
Non c’è virtù ed è solo questa la verità.
Ne è uscito un volume che considero un vademecum essenziale per me come per gli altri, vorrei che trasmettesse il messaggio che avevo in mente mentre lo scrivevo: ogni persona ha il diritto di essere felice, ognuno di noi dovrebbe ricercare la bellezza nella propria vita. Questo non significa andare in un resort a cinque stelle o avere tante cose… anzi, se riuscissimo a vedere al di là di tutti gli stimoli visivi e sociali, se riuscissimo a percepire l’essenza di una vita piena, ci renderemmo conto che abbiamo tutto a portata di mano… la bellezza è negli istanti preziosi con le persone che amiamo, composta di piccole grandi cose, di momenti più o meno quotidiani.
‘’Il bene di una donna che ama solo te’’ cantava Domenico Modugno… pura poesia, pura estasi della vita. Peccato che questi omuncoli non potranno mai capirlo, peggio per loro. Lasciamoli marcire nel proprio immondezzaio.
Diciamo addio alla bruttezza di uno schiaffo o di un livido, sia esso fisico o dell’anima, e accogliamo la spensieratezza di una vita colorata.
Elena
1- Gli piace piacere.
Ovvero, ha mille amici per appagare il proprio Ego. Compiace tutti, in modo da acquisire la loro fiducia. Per essere ammirato e venerato è disposto a spendere e spandere per loro.
Tavino è un farmacista ed è solito dispensare medicinali di ogni sorta durante le partite di calcetto con gli amici. Offre aperitivi e cene a tutto lusso ed è solito prestare soldi come se fosse un bancomat. Chi lo osserva, apparentemente viene colpito e lusingato da tante attenzioni e comincia a pensare che sia una persona buona e speciale.
2- Adora crogiolarsi nel suo vittimismo.
Al solo scopo di impietosire e scaturire nel prossimo un senso di pietà. Ad Emma ad esempio aveva raccontato di aver avuto una vita molto amara prima di averla incontrata, con racconti tristissimi e del tutto inventati. Ma attenzione alla differenza sostanziale tra vittima e vittimista: La vittima è chi ha realmente subìto un torto, una violenza, un’offesa.
Non usa ciò che è successo per manipolare gli altri, anzi, tenta di risolverlo in silenzio. il vittimista è una persona, che sebbene non se ne renda conto, si lamenta di un qualcosa senza una reale ragione e non gli interessa risolvere tanto l’ingiustizia, quanto usarla per manipolare in modo immaturo e tirannico le relazioni.
3- Abuso di alcol.
Tavino beve di nascosto il più delle volte, nascondendo cordialini e bottiglie di vino nella spazzatura, avvolti da carta igienica. Quando però si arrabbia, lo vediamo entrare in diversi bar e ordinare due Negroni di botto per “calmarsi”. In realtà avviene proprio il contrario… questo è il classico campanello d’allarme che ti deve insospettire
Per saperne di più vi lascio il link del sito dell’autrice http://www.elenacacciabue.com/blog/un-bastardo-senza-gloria/
Informazioni sull’autrice
Elena Cacciabue, creatrice di personaggi come Petit, Emma e Tavino è conosciuta al suo pubblico per aver prodotto libri che sono un punto di riferimento per chi cerca il Bello, i valori semplici e autentici, l’armonia nella vita e negli affetti.
Impegnata da sempre a difendere le donne da qualsiasi tipo di violenza, l’autrice ha scritto il suo ultimo libro Tavino l’aspirante medico, dedicandolo a loro. Come un inno alla gioia di vivere.
Un capolavoro di Humour Noir, in cui Elena con l’ironia che la contraddistingue, affronta un tema di profonda attualità.
È un’artista che riesce a spaziare dall’illustrazione alla pittura e alla fotografia ed è una scrittrice e sceneggiatrice che volteggia tra la scrittura per l’infanzia a libri di spessore sociale.
Mentre Tavino l’aspirante medico induce alla riflessione e denuncia l’orribile problema della violenza, Petit e il suo regalo di Natale conquista per le illustrazioni tradizionali e l’invito alla ricerca della serenità e gioia nelle piccole magie quotidiane, attraverso gli affetti della nostra vita.
Con il suo approccio creativo e innovativo, Elena ha creato nel 1999, il Centro Artistico. Ormai punto di riferimento a Genova. La sua scuola è dedicata sia agli adulti che ai bambini.
Elena è specializzata in Comunicazione Visiva, Tecnica del Colore, Anatomia e Studio del Movimento e ha ideato e realizzato progetti artistici, teatrali, musicali e di pittura per bambini anche delle scuole d’infanzia, esperienza dalla quale nasce la mostra Viaggio immaginario, ottobre 2000.
Ha creato numerose e importanti campagne pubblicitarie, con edizioni su vari quotidiani: Telepass per le Autostrade S.p.A e Foto Le Navi per Rambaldi, l’ideatore commissionato da Spielberg nella creazione di E.T.
Ha collaborato nel progetto e nella redazione della rivista Tzaziki (2004-2006).
Ha organizzato eventi culturali presso la Biblioteca Internazionale E. De Amicis, Palazzo Ducale, Fnac e Teatro Ritz. Ha ideato nel 2007 il concorso di Arti Visive I mille live con il contributo del Museo del Risorgimento e di Berio Café.
Nel 2004 la casa editrice Erga pubblica il suo primo libro, Segni e Sogni del fumetto genovese. Nel 2014 scrive il suo secondo libro Petit e il suo regalo di Natale, con un gattino come protagonista che conquista tutti e fa il giro delle librerie d’Italia. Nel 2016 fonda l’ associazione artistico culturale Centro Artistico Art’intorno e nel 2019 la amplia come casa editrice. In contemporanea esce la sua terza opera, Tavino l’aspirante medico. Un libro che Elena stessa definisce il suo fiore all’occhiello.
Si dedica all’insegnamento e all’organizzazione dei suoi laboratori artistici tematici culturali.
Curiosità su Elena:
* Le piace molto il suo nome che è di origine greca e significa Splendore del sole, scintillante e splendente. Sente che la rappresenta appieno. Fu scelto dai suoi genitori perché dolce e armonioso e perché Elena fu concepita a Skiathos.
* Elena è per metà calabrese (da parte di madre) e per metà piemontese (da parte di padre), nata e cresciuta nella sua amata Genova, ha viaggiato moltissimo e si sente a suo agio ovunque, un po’ come quando era bambina.
* Ha iniziato a disegnare a due anni e non ha più smesso, si è specializzata in diverse discipline perché ama l’arte in generale. Il suo pittore preferito è Edward Hopper.
* Passione senza freni è per lei il cinema che considera cultura. Scrive recensioni cinematografiche sul suo blog. I suoi film preferiti sono Colazione da Tiffany, Match Point e Sliding Doors. È stato proprio grazie a quest’ultimo che ha deciso di aprire il Centro Artistico.
* Il suo colore preferito è il rosa corallo, predilige anche il bianco e il verde acqua.
* Ama la natura, trascorre molto tempo nella sua casa di campagna.
* Adora leggere. I suoi scrittori preferiti sono: Eugenio Montale, George Orwel, Agata Christie, Pier Paolo Pasolini, Banana Yoshimoto, Richard Matheson e Gianni Rodari