Leonardo, presagi dal futuro: tra storia e fantasy, il romanzo d’esordio di Valerio Di Piramo e Cristian Messina.
“Leonardo, presagi dal futuro” (2022) unisce in sé la forza del romanzo storico e quella fantastica dei viaggi temporali.
Gli autori, Valerio Di Piramo e Cristian Messina, hanno studiato bene il periodo storico in cui visse Leonardo da Vinci. Ambientato nel XV secolo, il romanzo esamina la vita del giovane Leonardo, mettendolo di fronte a un mistero inspiegabile proprio nel periodo in cui il più grande genio dell’umanità si sta formando nella bottega di Andrea Verrocchio; qui avviene l’incontro con il famoso scienziato, cartografo e astronomo Paolo Dal Pozzo Toscanelli, incontro che cambierà la vita di entrambi.
La narrazione di Messina e Di Piramo, noti autori e registi teatrali che insieme provano a solcare la strada della letteratura, si sviluppa proprio negli anni tra il 1474 e il 1478, quelli in cui del giovane Leonardo si perdono le tracce nelle cronache fiorentine. L’insolito ritrovamento di un vecchio libro con delle misteriose parole incise sulla copertina, l’incontro di Leonardo e Cornelius e il disegno di una misteriosa macchina, sono l’incipit di un romanzo che si sviluppa dentro le leggiadre movenze del fantasy, inserito in un contesto storico che i due autori descrivono minuziosamente: la Firenze di Lorenzo e Giuliano dei Medici e i loro rapporti con il cardinale Rodrigo Borgia, futuro papa Alessandro VI.
Firenze di fine 1400, è dunque il contesto storico da cui si dipana una narrazione avvincente e intrigante, esattamente come fu per Manzoni la Milano del 1630. Dalle quartine di Nostradamus si diparte un fantastico racconto che, per mezzo di una misteriosa macchina, trasporta i protagonisti in vari momenti storici del futuro.
Il racconto narra storie chiare e decisive che avvengono in varie epoche. Dal viaggio di Cristoforo Colombo nelle Americhe alla Rivoluzione francese di Robespierre; dalla fumosa Londra di Isaac Newton alla ingloriosa fine del Terzo Reich di Adolf Hitler, per finire in un mondo ormai ridotto alla catastrofe, dove l’umanità è minacciata ed è quindi costretta a sopravvivere giorno dopo giorno. Tutte le vicende sono narrate con rigorosa attenzione ed un occhio sempre rivolto ai reali fatti storici; le pagine finali restituiscono al lettore una nuova visione dell’intero romanzo, dove tutti i misteri dei viaggi temporali hanno finalmente ragione di esistere.
Il libro, dunque, altro non è se non una meravigliosa avventura immersa nella magia del tempo; pur lasciando aperti alcuni interrogativi, restituisce alla dolcezza degli occhi di un bambino la salvezza dell’umanità, in una storia avvincente e fantasiosa.
E se per Manzoni la fede rappresenta la strada verso la giustizia e la redenzione morale, per gli autori è la forza dell’uomo e dei suoi valori ad essere portatrice di un messaggio di speranza per la salvezza dell’umanità.
Una finestra aperta sulla vita del Rinascimento fiorentino, con avvenimenti riportati fedelmente; il ritrovamento di un misterioso libro avvenuto in maniera a dir poco bizzarra, che condizionerà la vita di due scienziati del passato: Leonardo da Vinci ed il suo mentore Paolo dal Pozzo Toscanelli. La mente e l’abilità del genio di Vinci nella costruzione di qualcosa che sfida i limiti della ragione umana, e l’aiuto inaspettato di un prezioso quanto indecifrabile collaboratore, Cornelius, saranno il fulcro centrale di tutta la vicenda. Ma cosa c’entrano le quartine di Nostradamus? E cosa ci fanno insieme a Leonardo da Vinci personaggi come Cristoforo Colombo, Isaac Newton, Maximilien Robespierre e Adolf Hitler? Difficile da credere, ma sono parte integrante del romanzo; infatti pagina dopo pagina il meraviglioso Rinascimento si affresca con i colori della fantasia, trascinando il lettore dentro una missione che è sicuramente la più importante che abbia mai affrontato l’umanità: quella per la sopravvivenza della razza.
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Cristian Messina.: messina@mondoappalti.it
Valerio Di Piramo: valeriodipiramo@gmail.com