Recensione “Testi Segreti”

“Testi Segreti”
Autrice: Marguerite Duras
Casa Editrice: Feltrinelli
pagine: 70 (la mia è una copia del 1987


“Testi segreti” sono tre racconti, intimi e assoluti al tempo stesso. Intimi, perché, pur non essendo le pagine di un diario autobiografico, lasciano intravvedere come in filigrana le tracce di un vissuto, le cicatrici di antiche e più recenti passioni. Assoluti invece, perché quelle cicatrici “private” sono una sorta di manifestazione, l’epifania di una “falla improvvisa nella logica dell’universo” dove si consuma, come scrive Rosella Postorino, l’inaudito “scisma tra amore e desiderio”, l’incontro “tra un uomo e una donna assoluti, che in assoluto mostrano lo scacco inevitabile di ogni rapporto”. Una coppia, la coppia: l’uomo e la donna, personaggi, ma forse sarebbe più giusto chiamarli attori, senza nome, quasi degli archetipi che portano sui loro corpi i sintomi di quella malattia della morte, una malattia segreta che Duras ha saputo trarre dall’intimo di una vita e farla assurgere all’assoluto della letteratura. Un viaggio, come scrive sempre Postorino, “al confine del linguaggio”. E dell’amore.


In “Testi segreti”, l’autrice ci offre tre racconti brevi—“L’uomo seduto nel corridoio”, “L’uomo atlantico” e “La malattia della morte“—che svelano i lati più oscuri e complessi del desiderio, lontani da ogni forma di relazione amorosa tradizionale o rassicurante.

Questi racconti toccano temi che sfidano le convenzioni sociali e le aspettative sull’amore e il desiderio. Duras non si accontenta di esplorare i sentimenti superficiali, ma scava nel profondo dell’inconscio.

Questi racconti sono molto intimi , perché, pur non essendo direttamente autobiografici, rivelano le cicatrici di un vissuto, le tracce di passioni passate e presenti che attraversano la scrittura di Duras come un filo invisibile ma indistruttibile.

Nei racconti di Duras, i protagonisti, spesso anonimi, si presentano come attori su un palcoscenico esistenziale, portando sui loro corpi i segni di una “malattia della morte”. Questa condizione simboleggia una vita che ha raggiunto una consapevolezza lucida e dolorosa, priva di consolanti illusioni. È una condizione che l’autrice riesce a trasformare in letteratura universale, capace di toccare profondamente ognuno di noi.

Marguerite Duras ci guida in un viaggio al limite del linguaggio, dove le parole non bastano più a contenere la vastità dell’esperienza umana, ma al tempo stesso restano l’unico strumento per esprimere la complessità del desiderio e dell’amore. “Testi segreti” è un’opera che sfida le convenzioni, offrendo una riflessione profonda e inquietante su cosa significhi davvero vivere e amare.

“Testi segreti” è un libro per chi è pronto a confrontarsi con i lati più oscuri e complessi dell’animo umano. Non offre risposte semplici, ma lascia il lettore con domande profonde e una nuova consapevolezza del potere distruttivo e salvifico del desiderio.
Una lettura consigliata a chi cerca nella letteratura un’esperienza intensa, capace di scuotere e illuminare.


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Author: Jenny Citino
Jenny Citino è la curatrice del blog letterario "Librichepassione.it" Amante della lettura sin da bambina, alterna questa sua passione con la musica classica, il giardinaggio e la pratica dello Yoga.