“Sarò breve”
Autore: Francesco Muzzopappa
Casa Editrice: Fazi
data di pubblicazione: 21 giugno 2022
pagine: 184
prezzo: 16,15 euro
Un ricco patrimonio e uno scritto.
Un morto che parla, libero finalmente di dire quello che pensa.
Ennio Rovere fa testamento. Ha impiegato l’intera esistenza per costruire un sogno e ci è riuscito mettendo su un mobilificio di successo che porta il suo nome in Brianza. Si è fatto da solo, ha avuto fortuna, anche se la sua vita non sempre è stata facile. Ha avuto amori più o meno fortunati, mogli più o meno fedeli, figli più o meno litigiosi, collaboratori più o meno capaci. Con il testamento, però, ha l’occasione di rimettere tutti a posto: dalla prima moglie all’esuberante donna di servizio, dal figlio minore allo zelantissimo autista, dal dentista al cane devoto. Mai come adesso, si sente libero di parlare e dire finalmente la sua.
Con la scusa di distribuire in maniera equa il suo patrimonio, il protagonista di questo libro ripercorrerà per iscritto la propria esistenza, intrecciando dinamiche familiari e lavorative, premiando quanti davvero hanno meritato il suo affetto e punendo senza pietà tutti gli altri, senza risparmiarsi neppure nel giudizio.
Ormai, questo è chiaro, non ha più nulla da perdere.
Un autore amatissimo dai suoi lettori torna in libreria con un romanzo originale e pieno di inventiva, un testamento in forma di commedia dallo spirito dissacrante e tutto da ridere.
“Saró breve” è stato il primo libro che ho letto dell’autore Francesco Muzzopappa e sono rimasta piacevolmente stupita dal suo modo originale di rendere comici argomenti che tendenzialmente sono tristi, difficili o che vanno presi con le pinze per esempio il tema della morte.
Non avrei mai pensato di ridere a quasi tutti i capitoli di un libro che raccoglie il testamento di un defunto, eppure questo libro ne è un esempio concreto. Ennio Rovere è il narratore, protagonista e il defunto in questione che fa conoscere al lettore gran parte della sua vita attraverso le singole persone importanti per lui a cui vuole lasciare la sua eredità o fare semplicemente un dono di riconoscenza.
Un libro molto scorrevole e che, inaspettatamente, mi ha fatto ridere a crepapelle.
Voi avete letto altri libri dell’autore? Vi piace il suo modo di scrivere?
E questo libro vi ispira?
Ringrazio la Casa Editrice per la copia del romanzo
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