A Madrid vive una famiglia come tante: una madre vedova ormai anziana, tre figli adulti. La madre fra poco compirà ottant’anni e, per l’occasione, l’unico figlio maschio vuole organizzare un pranzo che riunisca tutti. Ma le sorelle non ci stanno: ha forse dimenticato che non si parlano più da mesi? In effetti, a ben guardare la situazione è tutt’altro che idilliaca. Nel tempo, malumori e risentimenti di ogni sorta hanno logorato i rapporti, in un groviglio di accuse reciproche che sembra inestricabile: la gelosia fra le due figlie, il loro comune rancore verso il fratello, ma anche verso la madre, colpevole di aver sempre preferito lui. All’annuncio di questo pranzo imminente, i problemi tornano a galla e ognuna delle donne di famiglia cerca un’alleata in Aurora, l’irreprensibile nuora e cognata che suo malgrado è diventata la confidente di tutti ed è costretta a trascorrere le giornate al telefono ascoltando le loro lamentele. Cosa che comincia a pesarle più di quanto potesse immaginare… Si può parlare di tutto con i propri cari? Nessun racconto è innocente, tantomeno lo è quello che ci raccontiamo sulla nostra famiglia.
Lo straordinario Pioggia sottile, il romanzo dell’anno per le testate spagnole più autorevoli, pluripremiato e accolto dal pubblico con un entusiasmo che l’ha mantenuto ai vertici delle classifiche di vendita per mesi, è il libro che tutte le famiglie spagnole hanno letto: un romanzo commovente e vivace che trascina il lettore in un vortice di incomprensioni in cui la necessità di affermare la propria verità è più forte del desiderio di riappacificazione.
Gabriel un bel giorno decide di voler organizzare una festa per gli ottant’anni di sua madre e, per celebrare questo evento, invita le sue sorelle Sonia e Andrea con le rispettive persone che fanno parte della famiglia: Horacio (l’ex marito di Sonia), Aurora (la moglie di Gabriel) e Roberto (il nuovo compagno di Sonia).
Come in tutte le famiglie però ci sono stati dei problemi e delle questioni che lì hanno divisi sempre di più nel corso del tempo e, quest’idea di Gabriel di invitarli tutti quanti, sembra assurda proprio perché è come se Gabriel si fosse in qualche modo dimenticato del motivo per cui non si vedono o non si frequentano ormai da anni. Sembra aver accantonato o rimosso i motivi che li hanno spinti ad odiarsi.
Personaggio che fa da perno centrale è la povera Aurora che, per tutta la sua vita, si è trovata a fare da ascoltatrice e offrire il suo supporto agli sfoghi di tutti i protagonisti della storia che le hanno raccontato la loro versione dei fatti, ognuno con le proprie sfaccettature e rispettivi punti di vista.
Aurora alla fine è l’unica a conoscere tutte le loro differenti versioni e ad unirle per comporre il puzzle finale che la illumina sulla realtà dei fatti e che purtroppo le fa prendere una decisione (a mio parere inaspettata) che lascia il lettore davvero a bocca aperta.
Un libro pieno di intrallazzi familiari che mette in luce diversi aspetti comportamentali dei singoli personaggi e dal finale spiazzante.
All’inizio ci si deve abituare al modo in cui lo scrittore intreccia i diversi dialoghi tra i personaggi; un modo originale ma non proprio semplice da intuire al primo colpo, dopo i primi capitoli comunque ci si abitua e si comprende chi parla in quel momento e quando si stanno citando frasi di un dialogo passato.