“Nel bene e nel male”
Autrice: Samantha Downing
Traduzione di: Giulio Lupieri
Casa Editrice: Newton Compton
Genere: Thriller
data di pubblicazione: 3 Marzo 2022
pagine: 394
prezzo: 9,40 euro
Dall’autrice del bestseller Il matrimonio dei segreti
«Colpi di scena strepitosi.»
«Oscuro e avvincente.»
Un grande thriller
Certe lezioni possono essere mortali
Alla Belmond Academy, una prestigiosa scuola privata dove ogni anno si diplomano studenti eccellenti, si nascondono dei segreti.
Durante un ricevimento per celebrare un anniversario accademico, una donna si accascia a terra in preda a terribili convulsioni. A nulla valgono le numerose chiamate ai soccorsi: la morte è fulminea e proietta un’ombra inquietante sul rinomato istituto. Possibile che sia stata avvelenata? E perché? Le indagini della polizia si dimostrano fin da subito inefficaci: la Belmond Academy non è solo una fucina che plasma le menti dei futuri leader di domani: le famiglie che scelgono di iscrivere qui i propri figli sono tra le più ricche e influenti del Paese. E le pressioni sul corpo docenti per tutelare il rendimento accademico degli studenti sono all’ordine del giorno…
Teddy Crutcher ha vinto il titolo di “professore dell’anno” e intende mantenerlo. Non importa se a volte i suoi metodi vengono ritenuti troppo rigidi. Per lui è essenziale tenere alta la reputazione della scuola, non c’è tempo per occuparsi di un omicidio, per di più ancora da dimostrare. Tutto quello che non riguarda il rendimento scolastico può aspettare. Perché per raggiungere l’eccellenza nessun prezzo è troppo alto.
Nel bene e nel male è un thriller di Samantha Downing (già autrice del Bestseller Il matrimonio dei segreti).
A mio parere è un thriller un po’ atipico perché quasi fin da subito è abbastanza chiaro chi è il colpevole dell’omicidio alla Belmond Academy, la sua peculiarità però sta nel fatto che alcuni depistamenti sono sensatissimi e coerenti con la trama ed alcuni avvenimenti vengono accennati a fine capitolo senza trovare però risposta subito dopo.
Altra peculiarità è il fatto che non ci siano realmente dei protagonisti principali, sì ci sono personaggi più o meno ricorrenti che hanno più o meno spazio nel libro ma nessuno di essi può venir definito personaggio secondario ed ogni azione o pensiero scritto non è casuale ma bensì con un specifico senso e obiettivo nella storia.
I capitoli sono davvero brevi ma si può dire tranquillamente che finiscono quasi tutti con un cliffhanger che porterà il lettore a non riuscirsi a staccare dalle pagine.
Non ci sono descrizioni superficiali e la narrazione, di conseguenza, non risulta lenta.
Ciò che mi è piaciuto di questo libro è il fondo di verità su cui si basa: le indagini che vanno a rilento, persone che vengono accusate ingiustamente, gente che pensa che il loro giudizio personale valga più delle leggi. Sono tutte cose che, ahimè, succedono anche al giorno d’oggi.
Al contrario, ho trovato un po’ difficile per me familiarizzare con lo stile di scrittura dell’autrice che nello stesso capitolo passa da personaggio a personaggio troppo velocemente, costringendomi a rileggere alcuni passaggi per capire chi stava parlando di chi.
In generale è un buon thriller non troppo impegnativo che consiglierei a chiunque voglia approcciarsi al genere ma non lo ha ancora fatto per paura di aspetti troppo psicologici o violenti.