Cornovaglia, 1914. Soffiano venti di guerra. Nel cercare rifugio ai piani inferiori della maestosa Pencallick House, splendida tenuta che la sua famiglia custodisce da secoli, Cordelia fa la conoscenza di Isaac, un giovane affascinante e dal cuore gentile assunto di recente per prendersi cura dei giardini della villa. Anche se Cordelia sa bene che le è proibito frequentare chi proviene da un mondo tanto diverso dal suo, il loro amore sboccia come le piante che lui le insegna a coltivare con cura e dedizione. Così, quando Isaac viene richiamato alle armi, è lei a prendere il suo posto nella cura del giardino. Quel giardino che, dopo il razionamento dei viveri, diventa fonte preziosa di cibo e di sollievo per il suo cuore tormentato dall’angoscia. Dai campi di battaglia, Isaac le invia lettere struggenti e piene di speranza. Ma all’improvviso il silenzio: Isaac sembra svanito nel nulla. Cordelia non può fare altro che prendere in mano il suo futuro, e trovare dentro di sé la forza per continuare a sperare di rivederlo ancora. Un’autrice bestseller in Inghilterra Un amore sbocciato in un giardino fiorito può sopravvivere alla guerra?
‘<<E comunque, non sei stupida>>, dice lui, riprendendo il suo precedente commento. <<É questo che pensi di te stessa?>>.
Lei fa spallucce. <<Non stupida, allora>>, concorda. <<Ma incolta sì, che è solo un altro nome per la stupidità. Sono disposta a istruirmi, ma dovrò farlo da sola. Sento di dover colmare lacune dopo una vita trascorsa a imparare ad andare a cavallo, suonare il pianoforte, disegnare e non molto altro. Non sono mai davvero stata incoraggiata a fare qualcosa di diverso da queste attività. Mai stata incoraggiata a intrattenere conversazioni autentiche a proposito di argomenti autentici, né a leggere. Ma sono felice di ammettere che ora mi piace fare entrambe le cose. Non credo di essere una vera lettrice di narrativa. Forse me la caveró meglio con grandi tomi di saggistica dedicati alla complessità delle guerre e delle battaglie>>, scherza.’
Un’appassionante storia d’amore tra la benestante Cordelia Carr-Lyon e il suo giardiniere Isaac Leigh.
La sera del loro primo incontro, si teneva una festa alla villa ed Isaac aveva come un presentimento: ha intravisto Cordelia correre verso il laghetto. Ma che cosa aveva intenzione di fare a quell’ora tarda e per di più da sola?
I dubbi e le preoccupazioni aumentano quando non la vede né la sente tornare alla villa e, senza pensarci due volte, va a controllare. La vede in acqua, alla disperata ricerca di qualcosa, e d’istinto ci si immerge anche lui in suo aiuto. Cordelia pensava che il fratellino Clive fosse annegato ma, dopo un po’, entrambi si accorgono dello scherzo stupido che le è stato fatto. Isaac la aiuta ad uscire dall’acqua e si prende cura di lei. Da qui inizia l’innamoramento tra i due che, se pur diversi perché appartenenti a due classi sociali differenti e nonostante i vari ostacoli (come la guerra) che gli si sono parati davanti, il loro amore cresce e sboccia come la nuova passione di lei per le piante ed i fiori. Le speranze sono rimaste vive fino all’ultimo e “così come tutto è nato, così si è rafforzato, ritrovato e si è salvato” (chi leggerà il libro capirà questa frase 😉).
‘Ma entrambi sono un’altra versione di loro stessi quando sono in compagnia l’uno dell’altra.’
Il racconto è emozionante, commovente e coinvolgente.
Il lettore è accalappiato da tutta una serie di eventi (inimmaginabili e che lasciano senza fiato) che accadono ai due principali protagonisti e che non lasciano staccare gli occhi dalle pagine, curiosi di conoscere come andrà a finire (anche se spesso non è come noi ce lo saremmo immaginati perché gli eventi e le situazioni cambiano repentinamente e inaspettatamente).
Sono presenti molti momenti tristi, in cui il lettore crede di aver perso ogni speranza per il futuro di Cordelia e Isaac e si immagina già un finale realisticamente triste, ma invece il finale verrà stravolto e vi sorprenderà (così come ha fatto con me). Per di più vengono omessi certi dettagli nel corso della storia che però vengono piacevolmente rivelati verso la fine del libro.
Da questo racconto ne emerge la volontà di una donna di andare controcorrente e di voler coltivare una sua nuova passione, di sapersi rimboccare le maniche nei momenti di difficoltà e di contare su persone veramente fidate che le permettono di diventare la donna che è diventata dopo 5 anni di guerra e altre avversità.
Faccio i miei più sinceri complimenti all’autrice che ha reso questa storia molto interessante: ha saputo alternare momenti di eccitazione a momenti tragici tenendo alta l’attenzione del lettore, non annoiandolo anzi emozionandolo in tutti i sensi. Insomma, dire che mi è piaciuto è dire poco; ho divorato questo libro abbastanza lungo in pochissimo tempo, così come si fa con i libri che ti appassionano e ti catturano letteralmente, perciò non mi resta che consigliarvelo vivamente.
Buona lettura!
‘E poi fa qualcosa di strano, perfino per lei. Non ha mai tenuto un diario, ma ci sono delle cose che da tempo vuole mettere per iscritto. Tuttavia, invece di scrivere le sue emozioni in un diario, le scrive a Isaac. L’Isaac di cinque anni prima, che amava, che ancora ama, i cui pensierosi occhi neri rispecchiano quelli del figlio, il quale dorme profondamente al piano di sopra, amato e accudito.
Caro Isaac, […] E poi quando finisce di scrivere, la bacia, con delicatezza la posa sul fuoco e la osserva tremolare e bruciare, crepitare ed ardere, le ceneri fluttuano e risalgono il camino verso il cielo, così che lui possa trovarle.’