“Le città di carta”
Autrice: Dominique Fortier
Traduzione di: Camilla Diez
Titolo originale: Les villes de papier
Casa Editrice: Alter Ego
data di pubblicazione: 21 settembre 2020
pagine: 189
TRAMA
Chi era Emily Dickinson? Più di un secolo dopo la sua morte, di lei non sappiamo quasi nulla. Nacque nel 1830 in Massachusetts, morì nel 1886 nella stessa casa. Non si sposò e non ebbe figli, gli ultimi anni li trascorse in clausura nella sua stanza. Tra quelle mura ha scritto centinaia di poesie, che ha sempre rifiutato di pubblicare. Oggi viene considerata una delle figure più importanti della letteratura mondiale. Partendo dai luoghi in cui la poetessa ha vissuto – Amherst, Boston, il seminario femminile di Mount Holyoke, Homestead –, Dominique Fortier tratteggia la sua vita: un’esistenza essenzialmente interiore, vissuta tra giardini, fantasmi familiari e viaggi attraverso le pagine dei libri. “Le città di carta” ci restituisce un delicato riflesso della Dickinson e ci fa riflettere sulla libertà, sul potere della creazione, sui luoghi in cui abitiamo e che a loro volta ci abitano. Un cammino incantato di grazia e bellezza.
RECENSIONE
Dominique Fortier, con “Le città di carta”, ci conduce in un viaggio che ci porta alla scoperta di Emily Dickinson, un’enigmatica figura della letteratura mondiale.
Attraverso i luoghi significativi della vita della poetessa – Amherst, Boston, il seminario femminile di Mount Holyoke, Homestead – l’autrice offre un ritratto intimo di questa straordinaria donna vissuta nel XIX secolo.
Il libro ci svela una Dickinson misteriosa, la cui vita è rimasta celata dietro le mura della sua casa natale. Nonostante la sua esistenza sia stata apparentemente tranquilla e priva di eventi eclatanti, l’autrice ci mostra che la vera essenza di Emily risiedeva nell’interno, nei giardini che amava, nei fantasmi familiari che la perseguitavano e nei viaggi che compiva attraverso le pagine dei libri.
“Le città di carta” di Dominique Fortier è stato il mio compagno di lettura per un paio di giorni, e devo dire che l’ho trovato delizioso. È un libro leggero e scorrevole, sicuramente diverso da qualsiasi altra opera sulla vita di Emily Dickinson. Alcuni aspetti, come l’alternanza tra la vita dell’autrice e quella della poetessa, non l’ ho trovata di mio gradimento. Tuttavia, ho trovato affascinanti le parti dedicate ad Emily. Avendo già letto altre biografie sulla poetessa, conosco bene la sua storia e questo libro, più che una biografia tradizionale, è una libera raccolta di aneddoti sulla vita di Emily, alcuni inventati dall’autrice.
Per chi si avvicina per la prima volta alla vita della poetessa, potrebbe risultare un po’ dispersivo. Tuttavia, la lettura è piacevole, poiché l’autrice riesce a dipingere un ritratto affascinante di Emily Dickinson. Consiglierei questo libro a coloro che sono già familiari con la vita della poetessa e desiderano esplorare nuove prospettive e riflessioni sulla sua esistenza.