Recensione
“La stagione bella”
di
Francesco Carofiglio
“La stagione bella”
Autore: Francesco Carofiglio
Casa Editrice: Garzanti
data di pubblicazione: 7 maggio 2024
pagine: 288
TRAMA
Viola ha quarant’anni. Nuota, ogni giorno. Sin da quando era bambina. Decine di vasche avanti e indietro, mentre fuori, il mondo, sparisce. Le sue giornate sembrano muoversi nell’ipnosi leggera di un tempo fermo, e invecchiare non c’entra, c’entra la sua vita, quella che esiste, quella che non è mai esistita. Forse tutto è cominciato quando sua madre è andata via, troppo presto. O forse molto prima, Viola non può saperlo. Figlie uniche entrambe, orfane entrambe di un padre mai esistito. Strette da un legame felice e indistruttibile, per tutta la vita. Nella sua bottega, a Milano, Viola crea fragranze per una Maison francese. Dentro quella bottega riceve persone che grazie agli odori cercano, e a volte ritrovano, una strada perduta, curano la memoria ferita con l’olfatto. E mentre Viola compie l’operazione minuziosa del riordino nella casa della sua infanzia, succede qualcosa, tra gli odori di canfora e di lavanda. In un cassetto c’è una scatola, mai vista prima, ci sono lettere, fotografie e un nastro registrato di quando Barbara viveva a Parigi, prima che lei nascesse. Forse dentro quella scatola si nasconde un segreto. Il segreto di tutta la vita. Con il suo stile inconfondibile, Francesco Carofiglio torna con un nuovo romanzo, magico, misterioso, che fa riflettere sulla vita, sulle scelte, sul dolore e sulla speranza. Una storia intima, intensa, dentro cui tuffarsi e perdersi. E alla fine, ritrovarsi.
RECENSIONE
“Tutta la bellezza immaginata, l’ amore che travalica i corpi, che stupisce, che ci rende diverse. Questo legame, così insano e perfetto, che ci ha rese invincibili e poi perdute per sempre.”
Francesco Carofiglio ci regala un romanzo intenso e profondo con “La stagione bella”, edito da Garzanti, che ci porta nelle pieghe più intime dell’anima della protagonista, Viola. La storia è un viaggio tra passato e presente, un’esplorazione delle fragranze della memoria, dei segreti familiari e delle verità nascoste.
Un romanzo profondo che percorre l’anima tormentata di Viola, una quarantenne la cui vita è stata messa in pausa dalla recente perdita della madre, l’unica famiglia che abbia mai conosciuto. La loro esistenza a due era perfetta e autosufficiente, fondata sul motto “non abbiamo bisogno di nessuno, tu ed io”. Ma ora, con la madre scomparsa, la donna si trova a fare i conti con un vuoto incolmabile.
Gli odori hanno il potere straordinario di raccontare le emozioni, senza passare attraverso le regole dell’ intelletto, senza dover entrare nelle strettoie della mediazione linguistica.”
Entrambe figlie uniche, orfane di un padre mai conosciuto, Viola e Barbara hanno sempre condiviso un legame fortissimo, quasi indistruttibile. Questo rapporto simbiotico ha segnato profondamente la vita di Viola, la quale si ritrova ora a dover fare i conti con i ricordi del passato mentre riordina la casa della sua infanzia. È qui che avviene la svolta: tra gli odori familiari di canfora e lavanda, Viola scopre una scatola mai vista prima, contenente lettere, fotografie e un nastro registrato risalente al periodo in cui Barbara viveva a Parigi, prima della nascita di Viola.
Due grandi interrogativi la assillano: chi era sua madre prima di lasciare Parigi? E perché non le ha mai rivelato l’identità di suo padre?
“Sono stata madre di mia madre, troppo presto.
Prendermi cura di lei mi faceva sentire adulta. Tutte le volte che la mettevo a letto quando aveva esagerato col vino, mi guardava, con gli occhi limpidi, sorrideva, e poi crollava. (…)
Una bambina deve fare la bambina, il peso di quella responsabilità lo porti con te tutta la vita, e con quello, il dolore, la rabbia, e una dipendenza subdola. Non potrai più fare a meno di quel dolore.”
Nel suo laboratorio di fragranze a Milano, Viola ha sempre aiutato i suoi clienti a recuperare memorie perdute attraverso l’olfatto. Ora, però, è lei a dover riscoprire i propri ricordi, a ricomporre il puzzle della sua storia familiare. La sua ricerca la porterà a confrontarsi con le scelte e i dolori di sua madre, a comprendere le motivazioni dietro i silenzi e i non detti che hanno permeato la loro vita insieme.
La necessità di risposte diventa una forza propulsiva che la spinge a scrollarsi di dosso l’apatia e intraprendere un viaggio emozionale e profondo, intriso di fragranze, ricordi, solitudine, segreti e dolori taciuti.
“Siamo tutti alla disperata ricerca di un segnale, una traccia, qualcosa che riporti al passato, e dia un senso al presente.”
Attraverso il nuoto, Viola cerca rifugio e una via per placare la sua sete di verità, una verità che sua madre le ha nascosto per tutta la vita. Carofiglio ci offre un romanzo che scava nel rapporto madre-figlia, mostrando come un dolore e una delusione possano condizionare non solo la nostra esistenza, ma anche quella delle persone che amiamo di più. L’idea di protezione materna, che spesso si traduce in segreti e omissioni, può trasformarsi in una prigione per chi desidera solo conoscere la verità.
“La stagione bella” è una storia di solitudine profonda e amore immenso, che ci mostra come la verità, anche se dolorosa, sia necessaria per andare avanti.
“Di cosa non abbiamo parlato, mamma? Quel grumo che ti sei portata dentro, quel dolore. E io quella forma simmetrica di sofferenza, quell’assenza mai colmata che neanche adesso riuscirò a colmare.”
Con una scrittura scorrevole e potente, Carofiglio ci porta nel mondo di Viola, fatto di profumi e fragranze che diventano metafore di un viaggio interiore profondo e commovente. Un romanzo che esplora la solitudine, l’amore, i segreti e il coraggio di cercare la propria strada, lasciando il lettore con la sensazione che, nonostante tutto, c’è sempre un momento giusto per ricominciare.
L’ autore esplora con delicatezza e profondità le sfumature delle relazioni e delle esperienze femminili, rendendo le sue narrazioni ricche di introspezione e verità. Le sue donne sono spesso alle prese con sfide interiori e morali, e attraverso le loro storie, l’autore riesce a far emergere le loro forze e vulnerabilità.
Con uno stile narrativo elegante e penetrante, si distingue come una voce capace di dare vita a personaggi femminili indimenticabili, rivelando le molteplici dimensioni dell’essere donna con una chiarezza e un’empatia che colpiscono nel profondo.
Ho amato i suoi libri precedenti, e lo stesso è accaduto con questa sua ultima opera!
“Oggi penso a tutto quello che ho evitato da bambina, perchè mia madre voleva che io lo evitassi, tutto quello di cui io ho avuto paura, sentendolo dentro di me, come un’ombra, perchè lei stessa la vedeva, la sentiva. E proteggermi da quell’ombra, soffocandola dentro, è servito soltanto a farmene dono. Il dono odiato, di una madre amata.”