La primogenita
Autrice: Sonia Milan
Casa Editrice: Garzanti
data di pubblicazione: 11 giugno 2024
Genere: saga familiare
pagine: 445
TRAMA
Roma, 1849. Floreat in adversis: fiorisca nelle avversità. Queste parole sono incise all’interno dell’antico medaglione che Ortensia stringe al petto per trovare coraggio. Tutt’intorno, Roma fa sentire la propria voglia di indipendenza, e lei vuole seguire quel fiume ribelle per cambiare vita. Cresciuta orfana, sa che quel ciondolo è l’ultimo dono di una madre che le ha dato il nome di un fiore perché, anche nella terra più brulla, un seme riesce sempre a germogliare. Con il passare degli anni, il medaglione e la sua eredità si tramandano di generazione in generazione. Ogni primogenita lo porterà al collo per credere nei propri sogni anche quando sembra impossibile realizzarli. Così è per la figlia di Ortensia che, in una Parigi infiammata dalla rivolta della Comune, segue i cronisti dell’epoca armata di taccuino, anche se una donna non può fare la giornalista. È invece la nascita di una bambina illegittima a vanificare il sogno di Violette di fare la ballerina, ma proprio l’amore per la sua primogenita la spronerà a non arrendersi mai. Quella primogenita francese che a Roma vuole aprire un atelier di moda tutto suo, a dispetto del nazionalismo esasperato del fascismo. Dopo di lei, Erica lotta per diventare medico in un ambiente fatto solo di uomini e sua figlia, macchina fotografica al collo, non si fa spaventare dai tumulti degli anni di piombo. Tocca a Iris, infine, scoprire da dove viene quel medaglione e dove tutto è cominciato. Tocca a Iris scoprire un segreto che affonda le sue radici in un amore contrastato e nelle speranze di una giovane donna che ha cercato di lasciare alle sue discendenti il monito più importante: non abbiate paura di fiorire nonostante le avversità. Una storia ricca di personaggi forti, ribelli e indipendenti. Un romanzo in cui la finzione incontra donne realmente esistite che molto hanno da raccontare. I fiori crescono anche nel deserto, anche nel cemento, così come le protagoniste di questo libro.
RECENSIONE
“Le radici della forza: la saga delle primogenite di Sonia Milan”
“Floreat in adversis. Fiorisca nelle avversità”
Sonia Milan, con il suo romanzo di esordio “La primogenita,” edito da Garzanti, ci trasporta in un affascinante viaggio attraverso oltre centocinquant’anni di storia, intrecciando vicende familiari che si snodano tra Roma e Parigi. Questo romanzo, che abbraccia tre secoli, è una saga tutta al femminile, caratterizzata da personaggi forti, ribelli e indipendenti.
La storia prende inizio nella Roma del 1849, un periodo segnato dalla lotta per l’indipendenza dallo Stato Pontificio. Qui incontriamo Ortensia, che stringe al petto un antico medaglione con la scritta “Floreat in adversis” (fiorisca nelle avversità). Questo ciondolo, l’ultimo dono di una madre scomparsa prematuramente, è simbolo di speranza e resilienza. Ortensia, orfana e determinata, incarna il desiderio di cambiare la propria vita nonostante le difficoltà.
“Le disgraziate come noi non hanno paura di niente, a noi le avversità ci fanno rifiorire!”
La vicenda è vissuta attraverso gli occhi di personaggi femminili: madri, figlie, nipoti, pronipoti, tutte accomunate non solo da nomi floreali ma anche da un misterioso ciondolo, consegnato solo alla figlia “primogenita” al compimento dei dodici anni. “Floreat in adversis” è il motto inciso sul ciondolo: fiorisca nelle avversità. Ed è proprio ciò che Ortensia, Camelia, Violette, Lili, Erica, Stella e Iris cercano di fare a seconda del periodo storico in cui vivono.
“Quando si rese conto di essere incinta, Ortensia fu certa che sarebbe stata una femmina.
Ormai prossima al parto, sognò la dama bionda, bella come non mai e avvolta da un gran profumo di lavanda. Le disse che tutte le creature dovevano tramandarsi il nome delicato dei fiori e il carattere forte delle spade. Flereat in adversis.”
Il medaglione diventa un’eredità preziosa, tramandata di generazione in generazione, sempre alla figlia primogenita. Ognuna delle donne che lo riceve porta avanti un sogno anche nelle avversità.
Così è per la figlia di Ortensia, Camélia che a Parigi, durante la rivolta della Comune, si cimenta nel giornalismo, nonostante le restrizioni imposte alle donne.
“Era una creatura saggia e amante della cultura, delicata e minuta, con i boccoli castano chiaro e grandi occhi curiosi. Le sue armi erano le parole, non le azioni violente.”
Violette, figlia di Camèlia sua primogenita, vede il suo sogno di diventare ballerina infranto dalla nascita di una bambina illegittima. Tuttavia, l’amore per sua figlia la spinge a non arrendersi mai. A Roma, sotto il regime fascista, una giovane donna francese, una delle discendenti, vuole aprire un atelier di moda, lottando contro il nazionalismo dilagante.
“Vedi che c’è scritto qui? Floreat in adversis. Fiorisca nelle avversità. E’ una caratteristica delle donne della nostra famiglia.”
La narrazione continua con Erica, che sfida le convenzioni per diventare medico in un ambiente dominato dagli uomini, e con sua figlia, che affronta i tumultuosi anni di piombo armata di macchina fotografica.
“<<… lo sai che terrò sempre in gran considerazione i tuoi consigli, ma a volte c’è un richiamo misterioso che guida i nostri passi…>>
<< Capisco perfettamente cosa intendi>> (…)
Di madre in figlia, non si erano mai tramandate a voce alta la visione di quell’oracolo segreto per paura di sciuparlo, banalizzarlo, o peggio smaterializzarlo …
La dama dei sogni era una parte preziosa della loro anima.”
Abituate ad affrontare mille difficoltà per affermare la propria indipendenza e individualità, le protagoniste sono guidate nei momenti più ardui delle loro esistenze da un’evanescente dama che appare in sogno, lasciando dietro di sé un persistente profumo di lavanda.
Sarà la loro antenata?
Infine, tocca a Iris svelare le origini del medaglione e scoprire un segreto che affonda le sue radici in un amore contrastato e nelle speranze di una giovane donna del passato.
“All’età di dodici anni, come le altre primogenite di famiglia, aveva ricevuto il ciondolo da Stella Alpina. <<La casata Degli Ortensi: visto che sei così appassionata di storia, magari un giorno scoprirai con esattezza la nostra provenienza e me la racconterai.>>”
Sonia Milan ci guida attraverso questa storia con estrema cura e precisione, delineando personaggi forti, ribelli e indipendenti. Ogni protagonista è una testimonianza vivente della forza e della resilienza femminile, fiori che crescono nelle avversità.
“La primogenita” non è solo un romanzo storico, ma anche un tributo alla condizione femminile e alla capacità delle donne di affrontare e superare le avversità. La scrittura scorrevole dell’autrice rende la lettura coinvolgente, portando il lettore a riflettere sulla potenza dei legami familiari e sull’importanza di non perdere mai la speranza.
Un romanzo che affascina , consigliatissimo a chiunque desideri immergersi in una storia ricca di personaggi forti, ribelli e indipendenti, e apprezzare un’opera che celebra la resilienza e la determinazione delle donne attraverso le generazioni.
“<<Le creature dovrebbero portà tutte il nome di un fiore>>”