Recensione: “La grande sete”

“La grande sete”
Autrice: Erica Cassano
Casa editrice: Garzanti
data di pubblicazione: 4 marzo 2025
pagine: 372


TRAMA

Anna ha sete. Tutta la città ha sete, da settimane. C’è chi li chiamerà i giorni della Grande Sete, e chi le ricorderà come le Quattro Giornate di Napoli.

 È il 1943 e l’acqua manca ovunque, tranne che nella casa in cui Anna vive con la sua famiglia. Mentre davanti alla Casa del Miracolo si snoda una fila di donne che chiede quanto basta per dissetarsi, lei si domanda come mai la sua sete le paia così insaziabile. Perché quella che Anna sente è diversa: è una sete di vita e di un futuro di riscatto. A vent’anni vorrebbe seguire le lezioni alla facoltà di Lettere, leggere, vivere in un mondo senza macerie, senza l’agguato continuo delle sirene antiaeree. Ma non c’è tempo per i sogni. Il padre è scomparso, la madre si è chiusa in sé stessa, la sorella e il nipote si sono ammalati. Il loro futuro dipende da lei. Così, quando ne ha l’opportunità, Anna accetta un impiego come segretaria presso la base americana di Bagnoli. Entra in un mondo che non conosce, incontra persone che provengono da una terra lontana, piena di promesse, che incanta e atterrisce allo stesso tempo, come tutte le promesse. La cosa più semplice sarebbe scappare, lasciarsi alle spalle gli anni dolorosi della guerra. Ma Anna non vuole che qualcun altro la salvi. Come Napoli si è liberata da sola, anche Anna deve trovare da sola la sua via di salvezza. La grande sete non è facile da soddisfare. Viene da dentro e parla di indipendenza e di amore per il sapere e, soprattutto, parla del coraggio necessario per farsi sentire in un mondo che non sa ascoltare.


RECENSIONE

“Una guerra dentro la guerra. Da anni mi sembrava di essere trascinata da una valanga che, rotolando giù da una montagna, si ingrandiva sempre di più. Ogni volta che mi pareva che la valanga si stesse per fermare, riprendeva la sua corsa e diventava ancora più rapida.”

La grande sete” di Erica Cassano è un romanzo storico intenso e coinvolgente che ci porta nella Napoli del 1943, in un periodo in cui la guerra ha reso tutto incerto, persino l’accesso all’acqua. Ma la vera sete della protagonista, Anna, va oltre: è sete di vita, di libertà, di conoscenza.

“… mi pareva che anche noi fossimo combattenti, nella Casa dell’ Acqua . Non eravamo di certo in strada a sparare, ma provavamo a tenere Napoli in vita, quando i Nazisti avrebbero voluto solo distruggerla e farla scomparire.”

Mentre la città soffre la mancanza d’acqua e la popolazione lotta per la sopravvivenza, Anna si trova di fronte a un altro tipo di battaglia. Il padre è scomparso, la madre è sopraffatta dal dolore, la sorella e il nipote sono malati. Tocca a lei prendersi cura della famiglia. Eppure, il suo desiderio di studiare, di costruirsi un futuro e di scegliere il proprio destino resta vivo. Quando trova lavoro alla base americana di Bagnoli, si apre davanti a lei un mondo nuovo, pieno di promesse e opportunità, ma anche di scelte difficili.

L’ autrice dipinge un ritratto straordinario di una donna che non si arrende, che affronta le difficoltà con determinazione e che, come Napoli durante le Quattro Giornate, trova la forza di resistere e lottare per la propria indipendenza.

“Tutti avevano avuto sete, ma io ne avevo ancora. Avevo sempre potuto bere, ma io, allora, volevo vivere.”

Una storia di coraggio, autodeterminazione e resistenza, un viaggio attraverso la guerra e dentro l’anima di una giovane donna pronta a costruire il proprio futuro.

La narrazione è intensa e viscerale, mi ha fatto sentire la sete di Anna non solo come mancanza d’acqua, ma come bisogno impellente di trovare il proprio posto nel mondo. Ho amato la forza silenziosa della protagonista e il modo in cui la città di Napoli diventa un simbolo di lotta e rinascita. È un libro che fa riflettere su quanto sia importante non arrendersi e trovare la propria voce.

” << La gente ha sempre sete>>
<< Sta sempre a cercare santi da pregare. O qualcuno o qualcosa in cui credere>>”

Il romanzo mi ha attirato per la sua ambientazione storica e per il ritratto di una protagonista forte, una donna che lotta per la sua indipendenza in un periodo difficile come la Seconda Guerra Mondiale. La promessa di una storia di resistenza, crescita personale e autodeterminazione mi ha subito conquistato.
Ringrazio la Casa Editrice per avermi dato la possibilità di leggere la storia di Anna.

” Abitare le felicità passate è come stare in piedi sul fuoco.”

📖 Consigliato a chi ama i romanzi storici e le storie di crescita .


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Author: Jenny Citino
Jenny Citino è la responsabile editoriale della rivista on-line "Librichepassione.it" Amante della lettura sin da bambina, alterna questa sua passione con la musica classica, il giardinaggio e la pratica dello Yoga. Ha conseguito i seguenti corsi di formazione: "Lettura e benessere personale come rimedio dell'anima" " Avvicinare i bambini alla lettura con i racconti di Gianni Rodari"