Parigi, 1929. Simone è una ragazza curiosa, vivace e intelligente, e ha un grande sogno: diventare una scrittrice. Nonostante il parere contrario della famiglia, soprattutto del padre, severo e tradizionalista, Simone dopo il liceo si iscrive all’Università. Sono anni decisivi per lei, di studi letterari, di amicizie profonde e di incontri importanti. Ed è proprio nelle aule dell’École Normale Supérieure che Simone conosce l’uomo destinato a diventare il suo compagno di vita: Jean-Paul Sartre, di poco più grande di lei, apprezzato e conosciuto nell’ambiente universitario per le sue idee filosofiche e il suo carisma. Entrambi si sentono immediatamente legati, perché hanno interessi culturali comuni, ma soprattutto hanno la stessa visione del mondo e dell’amore, fondata sulla libertà assoluta e sul rifiuto di ogni vincolo e costrizione. Con Sartre, Simone condivide la vita privata ma anche il lavoro di scrittrice e l’impegno politico, frequentando i caffè della Rive Gauche, animati da artisti e intellettuali, e viaggiando per portare avanti le proprie battaglie, in una relazione aperta e appassionata che li porterà ad affrontare anche la guerra e la separazione, per poi ritrovarsi e non lasciarsi mai più. Con il suo romanzo, Caroline Bernard ha voluto rendere omaggio a questa grande donna che non si è accontentata di conquistare la propria libertà, ma che, attraverso i suoi scritti e le sue lotte, ha aperto la strada verso l’emancipazione a tutte le donne.
L’autrice Caroline Bernard nel suo romanzo “Il fiore di Parigi” racconta la vita di Simone Lucie Ernestine Marie Bertrand de Beauvoir scrittrice, saggista, filosofa, insegnante e attivista femminista.
Simone proviene da una famiglia francese alto borghese, fin dalla sua adolescenza dimostra di avere interessi diversi che accomunano le ragazze della sua età. E’ una ragazzina con le idee chiare e con un libro sempre in mano cosa che disturba molto il padre, il quale è fermamente convinto che la cultura imbruttisca la donna, la quale deve essere educata solo a: come essere una buona moglie e come accudire i figli.
Per Simone la vita era altro, non avrebbe mai sacrificato la sua vita rispettando le regole che la società imponeva a una donna di quei tempi.
Per Simone affermarsi e rendersi indipendente è molto importante, odia le prigioni mentali, lei lotta quotidianamente per la libertà , per lei le donne devono essere libere di scegliere la propria strada, seguire le proprie idee e trovare posto in una società dove vede la donna obbediente e confinata al focolare della famiglia.
Determinata a realizzare i suoi obiettivi, si impegna nello studio e diventa insegnante, attraverso questa professione la ragazza si rende conto che le donne che occupano questo ruolo sono davvero poche , si ritrova a lavorare in un ambiente ostile, perchè ritenute a livello intellettuale inferiore dell’uomo , tuttavia Simone emerge con la sua intelligenza e la sua personalità e la sua voglia di riscatto e diventa l’ eroina delle sue allieve, in molte la adorano e con alcune di loro stringe rapporti molto intimi.
Simone è una ragazza ribelle, amante della vita, la sua curiosità la porta a intraprendere viaggi, la sua passione sono le escursioni, per lei camminare nella natura è rigenerante. Ama le feste ,coltivare amicizie, e conoscere nuova gente ed è così che conosce l’amore della sua vita.
Il rapporto con Sartre è idilliaco, entrambi vivono per la libertà, si nutrono di cultura, Simone per l’uomo non è solo un amante ma anche una consigliera, colei che legge, corregge e approva i suoi scritti.
I due hanno instaurato un patto, la promessa che qualsiasi cosa succeda loro ci saranno l’una per l’altro.
Ma il loro rapporto viene minato dalle infedeltà di lui, all’inizio per Simone è davvero dura, ma con il tempo capisce che non consistono un problema per il loro rapporto, la loro unione va oltre ogni legge che ha stabilito l’uomo.
Scoppia la Guerra, Simone perde il posto come insegnante, dedica anima e corpo alla stesura del suo primo libro, non ha ancora le idee chiare su cosa scrivere, ma finalmente dopo tre anni il suo impegno viene premiato.
Dopo la Guerra Simone è un’altra donna, ha raggiunto la sua indipendenza intellettuale, finalmente sa cosa vuole , non ha più dubbi.
Ed è così che inizia la sua rivoluzione femminista, creare un mondo dove la donna viva la sua intraprendenza lontana dai preconcetti e da ideali voluti da una società patriarcale.
“Il fiore di Parigi” è un romanzo coinvolgente, la storia della protagonista rende partecipe il lettore al cambiamento, con questo racconto l’autrice ci regala un pizzico di vissuto di una donna che ha cambiato, stravolto il ruolo della donna nella società all’ inizio del XX secolo.
Con la sua voglia di libertà è andata contro ogni regola, ha vissuta una vita piena, senza pregiudizi e falsi moralismi, ha dato un calcio alle buone maniere dell’alta borghesia Francese andando contro ogni stereotipo, una donna testimone del coraggio.
Simone con la sua storia ci dimostra il vero concetto di libertà.
Una donna da far assolutamente conoscere alle nostre adolescenti, in modo che capiscano che la cultura, il sapere, quello è importante, solo la cultura rende liberi e dire una volta per tutti basta a una società che vuole solo donne fisicamente perfette e vuote di contenuti….
Per chi volesse approfondire la vita di Simone de Beauvoir in commercio ci sono tantissimi libri!