“Il fiore azzurro”
Autrice: Penelope Fitzgerald
Traduzione di: Masolino d’ Amico
Titolo originale: The Blue Flower
Casa Editrice: Sellerio
genere: romanzo biografico
pagine: 242
Trama
«Questo libro è un gioiello»: con queste parole Elvira Sellerio volle presentare, in una fascetta, Il fiore azzurro ai lettori. A conferma della preziosità del volume lo riproponiamo oggi con la convinzione che sia uno dei tanti «fiori blu» di Elvira che vale la pena riscoprire. Nel romanzo, scritto alla veneranda età di 80 anni, l’autrice rievoca la giovinezza del geniale sognatore Friedrich von Hardenberg, non ancora noto come Novalis, poeta e filosofo tra i massimi esponenti del romanticismo tedesco. In questo fantasioso ritratto Fritz è immerso nella quotidianità della sua bizzarra famiglia. Lo si segue negli studi e con gli amici; nei riti di casa; nei meccanismi sociali del suo mondo lontano, quello della Sassonia di fine Settecento, dove risuona l’eco della Rivoluzione francese; nei suoi interessi culturali, tra i quali appaiono di scorcio personaggi come Fichte, Schlegel e Goethe. E al centro di questo affaccendarsi la storia d’amore con la sbiadita dodicenne Sophie, sua angelica ispiratrice di infinito, offre uno spazio narrativo per citare quel «fiore azzurro» che sarà simbolo della visione romantica di Novalis e di un’intera generazione di intellettuali.
RECENSIONE
“Siamo tutti liberi di immaginare come sia il mondo, e poichè probabilmente tutti lo immaginano in modo diverso, non c’è alcuna ragione di credere nella realtà delle cose.”
Pubblicato in Italia da Sellerio Editore, Il fiore azzurro è un romanzo scritto da Penelope Fitzgerald alla veneranda età di 80 anni. In questo libro l’autrice rievoca la giovinezza di Friedrich von Hardenberg, destinato a diventare Novalis, uno dei più grandi poeti e filosofi del Romanticismo tedesco.
La narrazione si snoda in una Sassonia di fine Settecento, un mondo intriso di tradizioni familiari, fermenti culturali e l’eco di grandi cambiamenti storici, come la Rivoluzione francese. In questo scenario, l’autrice ci presenta un Friedrich immerso nei riti quotidiani della sua famiglia, nei suoi studi filosofici e nelle interazioni con personaggi di rilievo, tra cui Fichte e Goethe.
” Io non bramo ricchezze, ma ardo dal desiderio di vedere il fiore azzurro. Si trova incessantemente nel mio cuore, e non posso immaginare nè pensare a nient’altro .
Mai mi sono sentito così prima d’ora”
Al centro della vicenda la storia d’amore tra Friedrich e Sophie, una ragazza di appena dodici anni che, nonostante la sua apparente semplicità, diventa musa e ispirazione per il giovane poeta. Sophie incarna il simbolo del “fiore azzurro”, metafora romantica della ricerca infinita di bellezza, verità e trascendenza che ha segnato un’intera generazione di pensatori.
“Per lui non c’è nessuna vera barriera fra il non visto e il visto. L’ intera esistenza si dissolve in un mito.”
La narrazione è ricca di dettagli storici e culturali che danno vita a un’ambientazione vivida e coinvolgente. Pur non essendo una lettura semplice, il romanzo ripaga il lettore accompagnandolo alla scoperta di un personaggio complesso e affascinante.
Il fiore azzurro è un libro che si apprezza lentamente, come un viaggio in un mondo lontano e denso di sfumature. Una storia che parla di sogni e di aspirazioni.
Consigliato a chi ama la letteratura che esplora le profondità dell’animo umano e non ha paura di affrontare storie che richiedono tempo e riflessione per essere apprezzate pienamente.
E voi siete più sognatori o più realisti?
“Noi crediamo di conoscere le leggi che governano la nostra esistenza. Abbiamo dei barlumi, forse solo una o due volte in una esistenza, di un sistema totalmente diverso attivo dietro di essi.”
