C’è sempre un prezzo da pagare per ottenere quello che si desidera. L’Olimpo non fa eccezione. Psiche Dimitriou conosce le regole, sa che ci sono occhi e orecchie ovunque. E che a certe persone è meglio non avvicinarsi. Specialmente se si tratta di Eros, il figlio di una delle donne più potenti e pericolose della città. Ma quando lo vede ferito e vulnerabile, così diverso dal famigerato mostro di cui tutti parlano, non riesce a voltargli le spalle. Un atto di gentilezza che le costerà caro, perché a causa di una foto compromettente che li ritrae insieme, Eros viene mandato da sua madre Afrodite a ucciderla per ristabilire così l’ordine secolare che vuole le loro famiglie in guerra. Il sangue è l’unico rimedio per lavare via ogni traccia di debolezza. Ma è proprio il sangue a prendere fuoco nelle vene di Eros quando si trova di nuovo faccia a faccia con Psiche. Incapace di ucciderla, fa l’unica cosa che può per tenerla in vita: lega indissolubilmente il proprio destino al suo. Si dice che logica e passione non possano convivere, se fosse vero il contrario?
I piaceri degli Dèi é una moderna rivisitazione della storia d’amore tra Eros e Psiche. Ambientata in tempi attuali, all’inizio sembra quasi strano che sia stato possibile realizzare un racconto simile ma, a mio parere è stato originale e mi è piaciuto molto.
Ovviamente i concetti di base della storia non cambiano (e sono quelli che ho apprezzato tanto) ma questa versione in tempi moderni, tra tecnologia e social, dá un tocco di originalità: è stata un’idea molto fantasiosa quella di reinterpretare e collocare in tempi diversi una storia che inevitabilmente conoscono tutti da secoli.
In aggiunta, c’è un pizzico di sfumatura erotica, che accede il racconto e lo rende più intrigante.
Il libro fa senz’altro riflettere sul tema dell’amore e sulla relazione tra amore e psiche che, anche a distanza di secoli, hanno le stesse fondamenta che rimangono invariate. Un equilibrio tra emozioni e razionalità che sono alla base di ogni rapporto.