“Vite in attesa”
Autrice: Julia Sabina
traduzione di: Claudia Marseguerra
Casa editrice: Garzanti
data di pubblicazione: 11 Marzo 2021
pagine: 210
prezzo: 15,20
Nella vita Maribel ha preso molte decisioni sbagliate e pochissime buone. Ma ora sente che le cose stanno per cambiare. Ha appena accettato un dottorato a Lille, in Francia. In fondo, nulla la trattiene a Madrid, così parte, piena di speranza: è giovane, e ha tutte le carte in regola per essere felice. Non fa altro che sentirselo ripetere. L’emozione di un nuovo paese, di una nuova lingua, di nuove persone da conoscere all’inizio la travolge. Ora Maribel riesce a vederle, le mille possibilità che ha davanti. Ma l’incantesimo presto si spegne. Intorno, tutto sembra vorticare a gran velocità e lei non riesce a stare al passo. Tutti perseguono il proprio obiettivo senza tentennamenti, come la sua coinquilina Paula o il suo amico Alessio. Lei, invece, trascina le sue giornate lavorando in un bar e facendo finta di scrivere una tesi di cui non importa a nessuno, forse nemmeno a lei. Per non parlare del bel Guillaume che un giorno appare e quello dopo scompare. Maribel si sente di nuovo al punto di partenza. Come se l’incertezza non derivasse dal luogo in cui si trova o da chi frequenta, ma risiedesse dentro di lei. Fino a quando scopre che anche i suoi amici in realtà non hanno idea di dove stanno andando. Perché essere giovani è una fortuna ma è anche una grande sfida: il mondo ti disegna in un modo e tu non sai ancora chi vuoi diventare. Maribel vuole capire chi è veramente, senza condizionamenti. Vuole un lavoro, ma solo se migliora la sua vita. Vuole amare, ma solo se può farlo con passione. Vuole dare un senso a una realtà che sembra averlo perso molto tempo prima. Perché sarà pure disorientata, ma ha tanta voglia di vivere.
“L’ importanza sia nel tuo sguardo, non nella cosa guardata”
È il primo di una pre-annunciata trilogia.
Quella di Maribel è una storia che tratta il tema della ricerca d’identità e di avere una certezza per il futuro. Sin da piccola Maribel non ha avuto una vita facile e anche in età adulta le difficoltà non sono mancate. Il romanzo inquadra il momento in cui decide di dare una svolta: si trasferisce in un altro paese, parlando un’altra lingua ma ugualmente non si sente a casa sua. Si mette in gioco giorno dopo giorno, affrontando un ostacolo dopo l’altro e perseguendo il suo obiettivo: riuscire a scrivere la sua tesi e trovare un posto dove si senta a suo agio. Le diverse esperienze col tempo la fanno crescere e, nonostante i momenti di sconforto, supera ogni avversità. Le nuove conoscenze in Francia, il ritorno del suo ex col quale ha vissuto in Spagna, il suo ragazzo Guillarme e la perdita del suo caro nonno scombussolano la sua vita in modo positivo e negativo.
Il libro di Julia Sabina vuole mostrare un quadro di una società in cui i giovani hanno sempre più difficoltà a credere in se stessi e perseguire la strada verso un futuro ‘certo e sicuro’. Tutto ciò crea nelle giovani menti sensi di smarrimento, turbamento, inadeguatezza: problematiche spesso nocive per la loro crescita e sviluppo della personalità con una conseguente crisi d’identità. Temi attuali e interessanti sui quali riflettere ma purtroppo lo stile di scrittura dell’autrice non mi ha entusiasmata: sebbene io abbia vissuto esperienze simili a quelle della protagonista, il modo in cui è stato scritto il libro non mi ha coinvolto come speravo. Ho trovato la lettura lenta e in certi punti noiosa; avrei apprezzato uno stile più scorrevole e più chiaro in alcune parti poco dettagliate. Ho apprezzato invece che l’autrice abbia valorizzato il concetto di fare esperienze all’estero per accrescere il proprio bagaglio culturale (come la vita dei samurai, che si spostavano per istruirsi) e di stare a contatto con ogni forma di diversità.
“Ero io che dovevo ringraziare Paula, e non il contrario. Paula mi aveva insegnato che potevo lanciarmi nel vuoto e andare incontro a un mondo che non mi ricambiava.”
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