Ho comprato questo libro a Marzo, mentre ne stavo cercando un altro. L’argomento erano sempre i fiori, per mia sfortuna non lo trovai e fu così che, cercando fra gli scaffali di quella libreria, m’imbattei ne “Il linguaggio segreto dei fiori”.
Costava soltanto cinque euro e la trama mi attrasse subito.
Io amo i fiori e dopo la lettura di questo libro ho iniziato ad apprezzarli ancora di più. L’ho letto a luglio e infine ha trovato posto nella mia libreria.
E’ un romanzo che consiglio a chi come me ama i fiori.
Il linguaggio segreto dei fiori
«Non mi fido, come la lavanda.
Mi difendo, come il rododendro.
Sono sola, come la rosa bianca, e ho paura.
E quando ho paura, la mia voce sono i fiori.»
Recensione
Il libro è scorrevole, semplice e parla dell’affido, della dura realtà di bambini che non hanno avuto la fortuna di nascere in una famiglia che gli accogliesse con amore.
Erano affidati ad altre famiglie: alcuni furono fortunati, altri, invece, come Victoria, non trovarono un nucleo familiare disposto ad accoglierli.
Un giorno Meredith andò in comunità a prendere Victoria per portarla, ancora una volta, in una famiglia affidataria.
Ad aspettarla c’era Elizabeth. Prima di arrivare alla sua casa attraversarono i campi inariditi dal sole estivo, un vivaio di fiori, un parcheggio vuoto e, alla fine, arrivarono in un vigneto situato sul pendio di una collina.
Si fermarono davanti a una fattoria bianca e così conobbe Elizabeth.
Il primo incontro non fu entusiasmante. Elizabeth non si fece intimorire dalla reazione di Victoria e tentò, in ogni modo, di trovare un punto di contatto con lei.
Iniziarono un capitolo di vita insieme:, ci furono momenti belli e altri brutti. Elizabeth s’impegnò a far sentire la ragazza come se fosse a casa propria, ma per Vittoria non era così semplice, a causa del suo passato.
Piuttosto che aprirsi , seguitò a essere scontrosa nei suoi riguardi e quando sembrava che stesse andando tutto per il meglio, un incidente non permise loro di diventare una famiglia.
Per Victoria arrivò il momento di tornare in comunità, dove ci rimase fino al compimento del suo diciottesimo compleanno.
Quel giorno, finalmente, poté lasciare l’alloggio, e Meredith la accompagnò in una Casa Accoglienza e guardando dritta negli occhi,l’avverti’ dicendole: “tre mesi!”.
Se in questo periodo lei non avesse trovato un lavoro per pagare l’affitto sarebbe finita in mezzo a una strada.
I mesi trascorsero velocemente e Victoria, quando vide ritornare Meredith, scappò dal Centro Accoglienza: salì su un pullman e svanì.
Le accaddero molte vicende: incontrò persone che la aiutarono, trovò perfino l’amore, un sentimento che lei non conosceva. Fuggiva lontano ogni qualvolta questa emozione la sfiorava.
Tuttavia il richiamo dell’amore era talmente forte che non riuscì piu’ a fuggire da Elizabeth, da Grant, dal ricordo di Catherine e infine da Hazel.
Finalmente aprì il suo cuore a chi le stava vicino: permise loro di amarla, di abbracciarla, abbandonandosi finalmente a contatto fisico.
Tutte queste persone erano legate tra di loro non solo dall’amore, ma anche dal potere del linguaggio dei fiori, perché i fiori parlano, mandano messaggi molto importanti che solo i cuori sinceri possono comprendere.
P.S. Alla fine del libro, nel Dizionario di Victoria, troverete un elenco dei fiori con la loro florigrafia.
«Il musco è stato eletto a emblema dell’amore materno, perché, come quell’amore, riscalda il cuore quando l’inverno delle avversità ci coglie di sorpresa, e quando gli amici dell’estate ci hanno abbandonato».
Henrietta Dumont, The Floral Offering
Genere: romanzo
Scrittrice: Vanessa Diffenbaugh
Prima Edizione: maggio 2011
Casa editrice: Garzanti.
Pagine:333
Traduzione dall’inglese: Alba Mantovani.
Prezzo: 5 Euro.
Nota: Questo romanzo è stato tradotto in piu’ di quaranta lingue.
Della stessa autrice: “Le ali della vita”.
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