I segreti di Villa Rosso
Linn B. Halton
Traduzione di: Alessandra Maestrini e Martina Rinaldi
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 9 luglio 2020
Pagine: 317 p.
Prezzo: 9,40 €
TRAMA
Ellie Maddison viene mandata da Livvie, sua amica e datrice di lavoro come interior design, a Castrovillari, in Calabria, con il compito di cercare e recuperare oggetti di arredamento per diversi clienti e viene ospitata a Villa Rosso gestita dall’inglese Max Johnson e da Trista Ornanni. Nei tre giorni che la donna vi soggiorna scopre il mistero che aleggia sulla Villa: Aletta, figlia di Trista e fidanzata di Max, decide di partire per l’Inghilterra ma una volta atterrata fa perdere le sue tracce.
Ellie, una volta tornata a casa, sente di avere una qualche connessione con Max e con l’Italia così decide di scoprire di più.
RECENSIONE
“A volte mi sento una vera imbrogliona, come se dovessi dire: “Non sapete tutto di me: è importante per voi?”. Loro pensano di conoscermi, naturalmente, ma la semplice verità è che vedono solo quello che io gli permetto di vedere”.
Questa autrice, devo ammetterlo, è stata una bella scoperta! Linn B. Halton spesso pubblica romanzi sotto lo pseudonimo di Lucy Coleman e ‘nasce’ come interior design, fa parte della Romantic Novelist’s Association e ha vinto numerosi premi e riconoscimenti.
Ma ora veniamo a “I segreti di Villa Rosso”… come dicevo, l’autrice ha lavorato come interior design e questa professione l’ha trasmessa alla protagonista della nostra storia, Ellie Maddison, una donna “in carriera” sposata con Josh e madre di due adolescenti, Hettie e Rosie. Livvie, migliore amica e capo di Ellie, manda la donna in Calabria al suo posto per trattare con Max Johnson circa l’invio di diversi container con all’interno oggetti d’arredamento artigianali per arredare le case dei vari richiedenti.
A Villa Rosso dove è ospitata farà amicizia con Bella, la cameriera inglese, ma soprattutto con lo stesso Max il quale le confiderà il mistero che aleggia sulla Villa: Aletta, sua fidanzata nonché figlia dei proprietari, ha fatto perdere le sue tracce. C’è chi sostiene che sia morta e chi invece che possa ritornare
Una volta tornata a casa, Ellie rimane così toccata dal racconto che vuole a tutti i costi aiutare Max anche perché sente una strana connessione con Castrovillari, come una sorta di déjà-vu.
L’argomento, confesso, mi ha interessato molto e mi piace come l’autrice l’abbia trattato soprattutto nel dare quel tocco onirico.
Ora… veniamo ai personaggi: la protagonista è ben caratterizzata: è una donna sensibile, altruista, innamorata di suo marito; per lei la famiglia è tutto e non si tira indietro quando c’è da aiutare gli amici. Poi abbiamo Max, il ragazzo che gestisce la Villa insieme agli Ornanni, e ci viene descritto come un grande lavoratore dal triste passato: in quanto fidanzato da Aletta, al momento della scomparsa di lei, la polizia l’ha reso l’indiziato numero uno. La Halton, grazie a un gioco di battute, ha saputo renderlo sensibile e nostalgico. Oppure abbiamo Trista Ornanni, una donna fredda e calcolatrice con un tocco di nostalgia.
Purtroppo ci sono personaggi che non trovato altrettanto caratterizzati come il marito di Ellie, Josh, o la zia Clare: di lui sappiamo che è innamorato della moglie e della seconda che è come una seconda madre per la protagonista alla quale confida le sue preoccupazioni.
Altro punto favorevole per l’autrice è la descrizione dei luoghi: riesce a descrivere questa comparazione tra il clima mediterraneo di Castrovillani, con il sole, il mare, il profumo del vino e degli agrumi, e quello inglese, con le nuvole e la pioggia: il sole e la pioggia, due opposti che si equilibrano!
Ed è proprio la dicotomia che caratterizza questo romanzo non solo a livello paesaggistico ma anche psicologico dei protagonisti: Ellie innamorata follemente del marito ma attratta fisicamente e sentimentalmente da Max e questo le provoca un conflitto interiore, e Max innamorato di Ellie ma che si strugge perché sa che non potrà mai averla.
Ritornando alla descrizione: mi è piaciuto lo stile della Halton in quanto semplice e scorrevole; con le parole riesce a trasmettere emozioni e odori. L’unica cosa che ho trovato non molto chiara è stata la struttura: i vari cambiamenti di scena non sono stati differenziati o quanto meno separati in paragrafi.
Nell’insieme, è un romanzo che consiglio a tutti non solo agli amanti del romance ma anche a quelli a cui non dispiace quel pizzico di mistery
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