“Basta un caffè per essere felici”
Autore: Toshikazu Kawaguchi
traduzione di: Claudia Marseguerra
Casa editrice: Garzanti
Data di pubblicazione: 14 Gennaio 2021
pagine: 144
prezzo: 15,20
L’aroma dolce del caffè aleggia nell’aria fin dalle prime ore del mattino. Quando lo si avverte, è impossibile non varcare la soglia della caffetteria da cui proviene. Un luogo, in un piccolo paese del Giappone, dove
si può essere protagonisti di un’esperienza indimenticabile. Basta entrare, lasciarsi servire e appoggiare le labbra alla tazzina per vivere di nuovo l’esatto istante in cui ci si è trovati a prendere una decisione sbagliata. Per farlo, è importante che ogni avventore stia attento a bere il caffè finché è caldo: una volta che ci si mette comodi, non si può più tornare indietro. È così per Gotaro, che non è mai riuscito ad aprirsi con la ragazza che ha cresciuto come una figlia. Yukio, che per inseguire i suoi sogni non è stato vicino alla madre quando ne aveva più bisogno. Katsuki, che per paura di far soffrire la fidanzata le ha taciuto una dolorosa verità. O Kiyoshi, che non ha detto addio alla moglie come avrebbe voluto. Tutti loro hanno qualcosa in sospeso, ma si rendono presto conto che per ritrovare la felicità non serve cancellare il passato, bensì imparare a perdonare e a perdonarsi. Questo è l’unico modo per guardare al futuro senza rimpianti e dare spazio a un nuovo inizio.
Toshikazu Kawaguchi è diventato un fenomeno internazionale con il suo romanzo d’esordio, Finché il caffè è caldo, che ha venduto oltre un milione di copie in Giappone e in Italia è tuttora in classifica dopo mesi dall’uscita. Ora torna con la sua caffetteria speciale e ci consegna una storia emozionante sulla meraviglia che si nasconde negli imprevisti della vita e nei regali del destino.
“Non possiamo mai leggere con certezza nel cuore degli altri. Quando la gente si perde nelle proprie preoccupazioni, rischia di non vedere i sentimenti delle persone più care”
Gotaro, Yukio, Kiyoshi e tanti altri personaggi di questo libro hanno in comune un qualcosa di represso che vogliono risolvere. Ognuno ha il proprio caso, tutti diversi tra loro: chi si sente in colpa per aver detto una bugia (a fin di bene) e vorrebbe liberarsi da quest’oppressione che lo tormenta da vent’anni, chi non è riuscito a stare vicino ad un caro nel momento del bisogno, chi rimpiange di non aver salutato per l’ultima volta la moglie, chi ha omesso di comunicare una brutta notizia pur di non far soffrire la fidanzata … e così via. Ma esiste una soluzione a questi problemi? La risposta è si ed è qui che entra in gioco una caffetteria in un piccolo paese del Giappone che permette a queste persone di viaggiare nel tempo (passato o futuro). Questi “viaggi” consentono loro di alleviare in qualche modo le proprie preoccupazioni, ma ci sono delle regole rigide da seguire.
“Una di queste era che qualunque cosa si faccia quando si è nel passato, non si può cambiare il presente”
Il tutto è reso possibile bevendo semplicemente un caffè “finché è caldo”. Un libro in stile giapponese che fa riflettere e allo stesso tempo diverte il lettore con colpi di scena fantasiosi.
“Le persone che decidono di aiutare qualcuno in difficoltà, senza sperare di ottenere nulla in cambio, sono davvero una rarità.”
Il bellissimo e profondo messaggio finale che vuole trasmettere l’autore è che il passato non si può cambiare e, per ritrovare la felicità, bisogna andare avanti senza portarsi i rancori del passato. Lasciar scivolare via questioni che non si possono modificare. È questo il solo ed unico modo per riuscirsi a godere la propria e meritata felicità.
“Le stagioni scorrono in un ciclo continuo. Anche la vita attraversa inverni difficili. Ma, dopo ogni inverno, torna sempre la primavera.”