Recensione “Berthe Morisot” Le luci, gli abissi di Adriana Assini

“Berthe Morisot” Le luci, gli abissi
Autrice: Adriana Assini
Casa Editrice: Scrittura & Scritture
data di pubblicazione: 22 Aprile 2021
pagine: 222
prezzo: 13,78 euro

Crocevia di menti fervide e spiriti trasgressivi pronti a rovesciare il mondo, l’effervescente Parigi della seconda metà dell’Ottocento è teatro di innovazioni epocali e senza precedenti. La luce elettrica illumina le strade, spuntano cabaret e café-chantant, scorrono fiumi del verde assenzio e di nuove parole d’ordine in ogni campo, mentre un gruppo di borghesissimi pittori si appresta a rivoluzionare la visione accademica dell’arte con idee dirompenti e un uso spregiudicato dei pennelli. Si chiamano Manet, Degas, Pissarro, Monet, Renoir. Danno scandalo e passeranno poi alla Storia come impressionisti. Tra loro, una sola donna: Berthe Morisot. Figlia di un funzionario della Corte dei conti, la giovane dalla personalità enigmatica e la volontà di ferro è una nubile impenitente, capace di infrangere le regole di una società conformista e benpensante per fare di forme e colori la sua ragione di vita, in un periodo in cui la pittura non è un mestiere per donne. Passioni nascoste, amicizie indissolubili, oscuri tormenti segneranno l’esistenza di Berthe, un’anima avvolta dall’ombra ma destinata a diventare “la signora della luce”.

L’autrice Adriana Assini ci accompagna nella Parigi della seconda metà dell’800, tra il 1870  e il 1880. Attraverso la sua scrittura conosceremo chi ha dato vita a questo periodo culturale molto interessante e contrassegnato  da importanti cambiamenti nell’ambito dell’ Arte.

Per Berthe la pittura è aria che riempie i polmoni e che le fa battere il cuore, senza di essa non potrebbe vivere.
Berthe passa la maggior parte  delle sue giornate a dipingere, cosa non molto gradita dai suoi genitori che infatti cercano di ostacolarla ma che alla fine dovranno arrendersi al  suo forte richiamo nei confronti della pittura.

“Dipingere. Ecco la meta, il sogno, la sfida di quella selvatica dama. Non le vaghezze degli amori, sottoposti alle crudeltà degli amanti. Per essere se stessi, meglio dimenticarsi di avere un cuore, liberandosi di fantasticherie striscianti.
Che si arrendessero pure i suoi parenti: Berthe voleva essere una pittrice vera, una professionista al pari dei colleghi.”

Berthe incontra il pittore Eduard Manet e inizia a posare per lui, durante quelle interminabili ore di posa , i due, oltre a condividere la passione per i colori e i pennelli, iniziano a provare qualcosa di molto più forte che va al di là della stima, un aspetto che non sfugge alla madre della ragazza  Madame Marie-Corneliè.  Per questo motivo  a ogni  loro incontro farà da supervisore.
La mamma di Berthe auspica per la figlia una vita coniugale con un buon partito cosa che invece alla figlia non interessa e questo loro punto di vista molto diverso le porterà ad avere dei duri contrasti.
 Berthe aspira alla libera professione come pittrice e non vuole saperne di sposarsi per essere mantenuta da un uomo, e in cuor suo spera che la sua famiglia prima o poi approvi la sua scelta.
Berthe auspica all’emancipazione e nessuno sarebbe mai riuscito a farle cambiare idea.

“Voi siete l’ombra, mia cara Berthe, ma la vostra pittura è pura luce.”

Monet decide di formare una costituenda:  “ una società cooperativa di pittori, scultori e incisori”.  Pissarro,   Renoir,  Morisot, Degas e Cezanne appoggiano l’idea dell’amico, anche Berthe è invitata a prenderne parte e lei accetta con molto entusiasmo , mentre altri non nascondono il loro disappunto.
Loro aprono la stagione dell’ Impressionismo.

“Saremo più tenaci dei cipressi quando, di fronte all’avanzata dell’inverno, difendono fino allo stremo le loro foglie, allorché tutti gli altri alberi ne sono già spogli.”

L’autrice  Adriana Assini nel suo libro “Berthe Morisot” Le luci, gli abissi  ci fa conoscere una donna determinata, che ha lottato contro tutti per realizzare il suo sogno, quello di diventare una pittrice affermata.
Berthe, una donna che non si è fatta sottomettere da una società che vedeva la figura della donna accanto al focolare a prendersi cura solo della famiglia. Lei è una delle pittrici della storia che è riuscita a emergere nonostante una società che non accettava la libertà e l’affermazione della donna.
Con la sua pittura esaltò la femminilità, i bambini e i paesaggi.
Una lettura molto interessante, piacevole e coinvolgente, l’unica parte che mi ha spezzato un po’ il filo della narrazione è la parte in cui l’autrice si sofferma sulla guerra, io avrei apprezzato di più una storia concentrata  sul personaggio della Morisot (questo è un mio parere molto personale).

Consiglio questa lettura agli appassionati di Arte e a chi vuole addentrarsi nel periodo dell’impressionismo,  infatti durante la narrazione avrete modo di conoscere alcuni dei fondatori di questo periodo storico molto interessante che ha dato vita a un’espressione d’arte evoluta caratterizzata da contrasti di luce e ombre e  l’utilizzo di colori vividi e forti.
I colori chiari indicavano l’allegria mentre quelli scuri la tristezza.

Ringrazio la Casa Editrice per la copia del romanzo

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Author: Jenny Citino
Jenny Citino è la responsabile editoriale della rivista on-line "Librichepassione.it" Amante della lettura sin da bambina, alterna questa sua passione con la musica classica, il giardinaggio e la pratica dello Yoga. Ha conseguito il corso di formazione "lettura e benessere personale come rimedio dell'anima"

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