Sono due mesi che combatto con l’influenza… Vediamo se con il secondo antibiotico riusciamo a debellare questo virus… Per fortuna che ci sono i miei amati libri ❤️ e il mio pelosetto che non mi lascia un attimo 😍
Ho iniziato a leggere il romanzo della scrittrice Jasmin Darznik “Canto di una donna libera” edito Piemme. Questo romanzo racconta la vita della poetessa persiana Forugh Farrokhzad, le conseguenze che ha dovuto subire a causa delle sue scelte, il coraggio di una donna che ha affrontato i pregiudizi di un popolo che tutt’ora pensa che la donna sia una proprietà e non un essere umano con le proprie idee, le proprie scelte e dei sogni. Una storia molto bella!
Vi scrivo l’incipit,magari riesco a incuriosirvi 📚📚📚
Teheran, 1950.
Come un uccello in gabbia,
La donna che scriveva poesie
non ha mai smesso
di cantare.
Estratto
” E c’è una strada dove i ragazzi che mi amano sono ancora lì
con i loro capelli spettinati e i colli sottili e le gambe magre,
pensano ancora al sorriso innocente di quella ragazza
che una sera il vento portò via con sè.”
da “Un’altra nascita”
Era la fine della mia infanzia,anche se non lo sapevo ancora. Se mi fossi resa conto di ciò che sarebbe successo, avrei seguito mia madre in quella stanza sul Fondo della Città? Se avessi immaginato lo scopo della nostra visita, sarei scappata prima che mia madre bussasse alla porta con il batacchio di bronzo? Ne dubito. Avevo sedici anni e per tutti ero già una piantagrane, ma in quegli attimi trascorsi con mia sorella sotto il cielo invernale di Teheran, così azzurro e limpido,proprio non avevo idea di cosa mi sarebbe successo di lì a poco e comunque non avrei mai trovato il coraggio di fuggire.
Mia madre, mia sorella e io eravamo uscite di casa quella mattina indossando i veli.