Dopo “Il freddo respiro del lago”
Nuova indagine per la commissaria Veri
Fuori dalla palazzina giallo ocra, un’ ambulanza e due auto della polizia di cui una messa di traverso con i lampeggianti accesi.
Un agente di polizia e un soccorritore discutevano del più e del meno in attesa di ordini.
<<Buona sera commissaria>> – disse il poliziotto.
<<Buona sera Borgo>> rispose Adriana regalandosi un sorriso che pareva una smorfia <<sarà una serataccia?>>
<< A dire la verità non lo so ancora. Mi hanno messo qui con l’ordine di non far entrare nessuno. C’è un cadavere, quello sì. Una donna>>.
La commissaria Veri si trova confrontata con un delitto che turba nuovamente i sonni degli abitanti della cittadina affacciata sul lago. Il caso è più complesso del previsto e la buona volontà della sua collaudata squadra, alla quale si è aggiunta la bionda Olimpia, potrebbe non bastare. Come sempre, dubbi e tonfi sentimentali irrompono nella vita di Adriana scompaginando le sue già poche certezze. Un’altra occasione che l’autore sfrutta per parlare di sentimenti forti e fragilità quotidiane.