Gianfranco Cipriano presenta Paolo Crepet in manie di semplicità
E finalmente sono riuscita a partecipare ad un evento del professor Crepet…
Chi mi conosce è al corrente della mia passione e ammirazione per questo uomo, si perché approvo tutto quello che dice, possiamo chiamarlo “metodo Crepet” non lo so, tuttavia concordo in toto tutte le sue opinioni.
Chi mi conosce, è consapevole di varie situazioni che si sono create con alcune mamme che non condividevano le mie idee “da metodo Crepet”. Posso confermare di essere stata oggetto di critiche da parte di una madre del gruppo scolastico che frequentavo, che ha deciso di sua iniziativa, di divulgare uno screenshot di un post che avevo scritto su Facebook.. Era relativo a un argomento che avevamo trattato in chat, e lo ha condiviso “carinamente” sul gruppo di WhatsApp della classe di mia figlia (facendomi passare per una madre screanzata)
All’epoca mia figlia frequentava la prima media, non potete immaginare il turbamento che ha destato il mio post, da allora non ho più fatto parte di gruppi della scuola o se ne faccio parte, leggo ma non commento, per evitare linciaggi 🙂 e sì, perché in una società che si finge democratica, pensarla diversamente è un crimine!
Crepet o lo sia ama o lo si odia.
Le mie figlie non provano tanta simpatia, vi starete chiedendo come mai… leggete i suoi libri e lo scoprirete.
Settimane fa, avevo letto l’annuncio della serata con Crepet ma colta dall’ entusiasmo non ho letto oltre la data e quindi ho saltato il punto dove c’era scritto che bisognava acquistare il biglietto e purtroppo l’ ho scoperto due settimane prima dell’incontro. Ho fatto tantissime chiamate senza risultato…ma qualche giorno prima dell’evento, finalmente sono riuscita ad ottenere due biglietti, non mi importava se fossero in ultima fila, per me era importante ESSERCI, e CI SONO STATA.
Mentre mi preparavo per la serata, mia figlia di dieci anni mi guarda e mi dice: << mamma ma tu stasera vai da “quello” che scrive che noi dobbiamo essere autonomi, che dobbiamo prepararci lo zaino da sole, che dobbiamo prenderci le nostre responsabilità , che se non studiamo ci sono delle conseguenze e che ci definisce dei piccoli budda?>>
<< Si vado ad ascoltare lui>> io felice, lei meno 🙂
L’unica cosa che mia figlia approva del “metodo Crepet” è la parte dove conferma che i figli bisogna “lasciarli sperimentare” perché è giusto che facciano le loro esperienze nel bene e nel male, e quando parla di “libertà”… quello la intriga moltissimo 😉
Purtroppo viviamo in una società non facile, né per noi genitori né per i nostri figli, fare il genitore non è per nulla semplice e non esiste un libretto delle istruzioni, tante volte cresciamo con loro anche sbagliando, perché la perfezione non esiste, tuttavia credo fortemente che i nostri ragazzi abbiano bisogno di essere responsabilizzati. Infatti appoggio in pieno ciò di cui parla Crepet.
I nostri ragazzi non conoscono: la responsabilità, il sacrificio, il desiderare qualcosa, la passione, l’ambizione e, purtroppo, chi ha veramente fallito siamo noi genitori.
Siamo troppo mamme “chioccia”, troppe volte ho sentito dire “poverina, poverino” ma non va bene! Dobbiamo crescere dei ragazzi capaci di affrontare qualsiasi problema “EDUCARE” come dice Crepet significa: “accompagnare” , stare loro accanto , fargli vedere come affrontare i problemi e non risolverli al loro posto.
Una cosa che a noi sembra insignificante ma per il bimbo/a è molto importante: è quella di preparare lo zainetto da soli, con questo piccolo gesto si responsabilizza all’autonomia, è dai piccoli passi che si arriva a risultati importanti, io l’ho sperimentato con la mia secondogenita, ahimè con la prima figlia ho tardato un po’ a capire alcune cose.
Non è facile dire di no, poi i bimbi di oggi sono molto risoluti, testardi, ti portano all’esasperazione finché non raggiungono il loro obiettivo: tirarti fuori quel “sì” tanto agognato, portandoti allo sfinimento, ed è proprio lì che arriva la difficoltà: quella di non cedere.
Il discorso è molto lungo e complesso e di certo io non sono la persona giusta per dare consigli o per parlare di alcune problematiche, però una cosa posso dirla: leggete i libri del professor Crepet, perché si può non essere d’accordo con alcuni metodi ma posso assicurarvi che una mano nel gestire il rapporto tra genitori e figli la da, i miracoli non esistono, ma alcuni suggerimenti aiutano ad essere genitori consapevoli ed avere figli responsabili.
E’ un lavoro faticoso ma se non lo facciamo noi che siamo i loro genitori e li amiamo più di ogni altra cosa al mondo, chi dovrebbe farlo?
E’ stata una serata molto interessante…
Per chi volesse incontrare il professor Crepet molto probabilmente a settembre organizzeranno un altro incontro 🙂