“Ogni prigione è un’isola”
. Bignardi ci racconta il suo viaggio nell’isolamento e nelle prigioni, anche interiori, con la voce unica con cui da sempre riesce a trasportarci al centro delle esperienze, partendo da sé, mettendosi in gioco, così come ha fatto la mattina del 9 marzo 2020 in un video girato di fronte a San Vittore, mentre alcuni detenuti salivano sul tetto unendosi alle rivolte che stavano scoppiando in molte carceri italiane. In seguito a quegli eventi sarebbero morte tredici persone recluse. “So come vanno le cose col carcere” scrive, “il carcere lo odiano tutti. Alcuni amano il carcere degli altri, per così dire”: parlarne è un gesto inevitabilmente politico, perché rivolgendo lo sguardo al carcere lo si rivolge al cuore della società, ma questo è anche e prima di tutto un libro personale, in cui ogni cosa – ritratti, riflessioni, cronaca, ricordi – è cucita assieme dalla scrittura limpida e coinvolgente di Daria Bignardi.
Recensione “Prigioniera di Teheran”
“Prigioniera di Teheran” è molto più di una semplice testimonianza di sofferenza e oppressione; è anche una celebrazione della forza dello spirito umano e della capacità dell’individuo di trovare speranza e dignità anche nelle situazioni più oscure. La scrittura di Nemat è intensa e coinvolgente, trasmette al lettore un senso palpabile di empatia e compassione per la sua esperienza.
“L’ abbandono”
Con una scrittura tesa e precisa, “L’abbandono” si immerge negli abissi più profondi e indicibili dell’animo umano scandagliando la complessità degli ambienti famigliari: ecosistemi spesso instabili dove si trovano a coesistere la spontaneità dell’amore, il richiamo del sangue e la vischiosità dell’obbligo.
La notte sopra Teheran
Pegah Moshir Pour sta facendo parlare di sé tutto il mondo. Con la sua voce, tanto dolce quanto potente, tiene vivo in Italia il dibattito sui diritti delle donne iraniane. Questo romanzo nasce dalla sua storia personale. La notte sopra Teheran ci trascina così vicino al cuore della sua autrice che chiunque lo leggerà potrà giurare di aver sentito l’odore caldo del tè chai.
“Donne e parole” Virginia, Sibilla e Colette tra sogno e realtà
Tre anime, tre penne, tre rivoluzioni interiori. Sedute allo stesso tavolo di un bar di Piazza del Campo, a Siena, tre donne si scrutano imperturbabili: sono Virginia Woolf, Sibilla Aleramo e Colette. Il loro moto silenzioso viene interrotto dall’arrivo di Anna, la giovane giornalista che le ha attratte fin lì e propone loro un gioco: ognuna dovrà, per ogni lettera dell’alfabeto, dire la prima parola che le viene in mente e argomentarla.
“Sibilla Aleramo” curiosità
Sibilla Aleramo ha lasciato un’impronta duratura nella letteratura italiana, contribuendo a sfidare le norme sociali dell’epoca e a promuovere la riflessione critica sulla condizione femminile.
“La grande fortuna”
La grande fortuna, primo volume della trilogia dei Balcani, è il racconto di un matrimonio e di una guerra: un capolavoro brulicante, illuminato da punte di ironia, al cui centro non c’è il campo di battaglia, ma ci sono le sale da tè e la cucina, la camera da letto e la strada, il tessuto di un mondo quotidiano che, pur essendo irrevocabilmente cambiato, rimane immutato.
” Un giorno di calma apparente”
L’isola di Liten è presa d’assalto dai turisti. Dopo il caso delle tre ragazze trovate morte nelle acque del lago vulcanico, in molti desiderano visitare quel luogo sperduto, dal fascino tetro. La vita degli isolani, poco avvezzi a ricevere così tante attenzioni, è cambiata.
Recensione “Non oso dire la gioia”
Laura Imai Messina ci offre una storia avvincente e ricca di emozioni, che ci spinge a riflettere sui segreti che celiamo dentro di noi e sulle connessioni umane che ci definiscono.
Una profonda riflessione sulla natura dell’amore e della felicità.
“Parole in grammi”
Parole in grammi è una dolceamara commedia della vita, dove le anime non sono mai perse e dove cucinare è un gesto d’amore capace di scaldare i cuori più duri. Perché la famiglia è la farina che unisce e addolcisce tutto.
“Il mio posto è qui”
Sognare un futuro diverso, in cui possa sentirsi emancipata e padrona della propria femminilità, è possibile. E Lorenzo, che la aiuterà a frequentare di nascosto un corso di dattilografia, è forse l’unico in grado di capirla. In quell’angolo remoto di mondo dove la cultura patriarcale domina senza eccezioni, i due saranno costretti a difendersi in ogni modo dall’ipocrisia e dai pregiudizi. Il romanzo da cui è stato tratto il film co-diretto dall’autrice e dal vincitore del Premio David Giovani Cristiano Bortone.
“Nella casa dei segreti”
Torna l’autrice che ha tenuto con il fiato sospeso milioni di lettori in tutto il mondo
Non ci sono segreti che non possono essere svelati per Millie. Una nuova casa, una donna misteriosa e un’inquietante verità.
“Caterina De’ Medici” da Firenze alla Francia
Caterina de’ Medici è una tra le figure femminili più note della storia. Figlia di Lorenzo de’ Medici duca d’Urbino, fu la prima italiana a sedere sul trono di Francia. Il libro ripercorre le tappe principali della sua esistenza, a partire da prima della sua nascita: dalle origini fiorentine all’infanzia trascorsa tra Firenze e Roma, fino alla lunga e definitiva fase francese.
“Cuore nascosto” di Ferzan Ozpetek
Dopo il bestseller Come un respiro , Ozpetek torna a indagare con delicatezza ed empatia i sentimenti femminili mettendo al centro le aspirazioni di due donne intimamente connesse tra loro, nonostante la lontananza nel tempo e nello spazio: una ragazza ancora in cerca della propria identità e una donna che non si arrende al destino. Superando ogni barriera, Alice e Irene non smetteranno mai di parlarsi.
“La mangiatrice seriale di EMOZIONI”
il coraggio di non arrendersi
Come sarebbe la tua vita se provassi a guardare oltre le paure e se trovassi il coraggio di fare quel passo che tanto ti spaventa?
Prova ad immaginarla.
Sii protagonista della tua storia e ricorda che, in qualunque momento, puoi cambiare il finale.
Io ci ho provato 1000 volte e alla 1001 è andata bene.
Questo per me è il coraggio di non arrendersi.