L’autrice
Anna Zarlenga, nata a Napoli nel 1979, è laureata in Lettere moderne. Insegnante e madre a tempo pieno, blogger e lettrice per diletto, ha cominciato a sperimentare la scrittura un po’ per gioco. Da quel momento non si è più fermata. La Newton Compton ha pubblicato Spiacente, non sei il mio tipo e Quando l’amore chiama, io non rispondo.
Ciao Anna, benvenuta a “Due chiacchiere con lo scrittore” parliamo un pò di te e del tuo ultimo romanzo “Quando l’amore chiama io non rispondo” edito da Newton Compton
- Anna tre aggettivi e un colore per dirci qualcosa di te.
Disordinata, istintiva, affettuosa. Il mio colore è decisamente il rosa
- Raccontaci il tuo esordio letterario.
Ho cominciato scrivendo recensioni sul mio blog” Sognare in punta di penna”, mi sono poi iscritta a wattpad e ho tentato di scrivere un romanzo che poi ho autopubblicato. Da lì non mi sono più fermata
- Come scegli le storie dei tuoi libri?
In genere parto da qualcosa di verosimile per poi sviluppare la trama seguendo le infinite possibilità degli sviluppi narrativi
- Quanta parte della tua personalità trasferisci nei tuoi personaggi che inventi? Prendi spunto dalla tua vita e da situazione reali?
I miei personaggi sono tutti legati a me per analogia o opposizione. Lo spunto dalla vita reale è solo una scintilla che alimenta una storia che, di norma, va per conto suo.
- Quale è stato il commento migliore che ti è stato fatto? E il peggiore?
Il miglior commento è stato quello di una ragazza che ha detto di aver cominciato a leggere grazie a me. I commenti peggiori sono le recensioni buttate lì con cattiveria, ma anche se non mi fanno felice, fa più rumore l’affetto di tutte le persone che hanno speso un po’ di tempo per lasciarmi un’opinione.
- Com’è nata l’idea del tuo romanzo “Quando l’amore chiama, io non rispondo”?
Volevo raccontare una storia e volevo che il protagonista maschile non fosse un bad boy. Volevo, inoltre, gettare uno sguardo da una diversa angolazione. Il call center è spesso demonizzato e invece è un luogo di lavoro con dinamiche simili ad altri ambienti lavorativi
- Senza troppo svelarci il contenuto del tuo libro, quale motivo dovrebbe spingere una lettrice ad acquistare il tuo romanzo?
Prima di tutto perché è leggero. E con leggero non voglio dire stupido. Affronta tanti temi, ma mai in modo tragico. Perché il processo di innamoramento è contrastato e inevitabile.
- Quale personaggio ti sei maggiormente divertita a scrivere? In quale ti senti più rappresentata?
Credo che il personaggio più divertente, in questo libro, sia il Signor Gargiulo, un piccolo cameo di saggezza popolare. Il personaggio che forse più mi rappresenta è Valeria, l’amica di Aida, un po’ timida ma sempre pronta a intervenire nel momento del bisogno.
- Cosa ti chiederesti se fossi al mio posto?
Hai paura, un giorno, di perdere le idee? È il mio terrore più grande in effetti.
- Come ti sei sentita quando hai visto il tuo libro negli scaffali delle librerie?
Felicità e incredulità. Sebbene tutti noi abbiamo sogni, stranamente quando si avverano ci vuole un po’ prima di convincerci che sta accadendo proprio a noi.
Grazie per aver accettato il mio invito.
Un abbraccio.
Jenny
Sinossi
Dall’autrice del bestseller Spiacente, non sei il mio tipo
Aida è un’idealista nata e non ha paura di lottare per le cose in cui crede. Per questo ha deciso di difendere i diritti dei suoi colleghi accettando di diventare la rappresentante sindacale dell’azienda in cui lavora. Una mattina, mentre sta correndo per non arrivare tardi al lavoro, una distrazione la fa scivolare e cadere. E proprio mentre tenta di alzarsi un affascinante sconosciuto appare al suo fianco per soccorrerla. Anche se non è disposta ad ammetterlo, Aida sente che quell’incontro ha lasciato in lei un segno… Peccato che, proprio durante la riunione, le venga presentato il nuovo responsabile delle risorse umane, che Aida aveva promesso di contrastare con tutte le forze: si chiama Dennis Castelli ed è la persona che l’ha soccorsa solo pochi minuti prima. Decisa a non ascoltare il proprio cuore, Aida si impegna nella sua battaglia, anche se l’atteggiamento di Dennis non fa che confonderla: cerca di prendersi gioco di lei o è possibile che abbia davvero a cuore gli interessi dei dipendenti? Tra pregiudizi, battibecchi, equivoci e codici di condotta autoimposti, Aida e Dennis dovranno trovare un accordo. Non solo per il bene dell’azienda, ma anche per il proprio cuore.
Lei lavora in un call center e diffida sempre dei suoi superiori.
Lui è il nuovo responsabile delle risorse umane.
E allora perché ne è così incredibilmente attratta?
«La scrittura pulita e scorrevole di questa autrice rende le sue storie indimenticabili.»
«Anna Zarlenga ha uno stile molto diretto e ironico, nelle pagine si riesce a percepire che è una persona matura e di cultura, i dialoghi sono molto distinti e coinvolgenti.»
«Grazie Anna per avermi fatto evadere dal solito tran tran quotidiano regalandomi ore di allegria.»