TRAMA
Dopo “Infanzia” e “Gioventù”, ecco il terzo capitolo della trilogia di Copenaghen di Tove Ditlevsen, che chiude la sua opera autobiografica. Tove ha soltanto vent’anni, ma è già una poetessa conosciuta, sta scrivendo il suo primo romanzo ed è la moglie di un editore molto più grande di lei. Il suo cammino nella vita sembra indirizzato verso la felicità, eppure qualcosa scricchiola: a pensarci bene, suo marito non l’ha mai presa tra le braccia; la notte dorme sul divano perché lui non è disposto a condividere il letto e a colazione non può rivolgergli la parola mentre lui legge il giornale. La prima esperienza matrimoniale non è certo idilliaca, ma la giovane non ha idea delle battaglie che ancora l’aspettano: relazioni amorose tormentate, fallimenti artistici, gravidanze indesiderate. Soprattutto, però, l’uomo davvero sbagliato non ha ancora incrociato la sua strada. Dal momento in cui lo farà, niente sarà più come prima: mano nella mano, quest’individuo subdolo la trascinerà in un baratro profondo, dal quale sarà molto difficile riemergere. Con il passare degli anni, la tensione centrale della vita di Tove viene dolorosamente messa a fuoco: il terribile richiamo della dipendenza, in tutte le sue forme. Considerato il capolavoro dell’autrice, “Dipendenza” completa il bruciante ritratto del viaggio di una donna attraverso l’amore, l’amicizia, l’ambizione.
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“La saga dei Forsyte”, pubblicata tra il 1906 e il 1921, ritrae in modo preciso e spietato la tarda società vittoriana dagli ultimi decenni dell’Ottocento fino agli anni del primo dopoguerra, attraverso l’ascesa e il lento declino della famiglia Forsyte. Tutto ha inizio dal disastroso matrimonio di Irene e Soames, che avrà terribili conseguenze sulle generazioni a venire. Pubblicato in Italia per la prima volta nel 1939, questo primo di due volumi comprende “Il possidente”, “Alla sbarra”, “Affittasi”, con interludi che completano le vicende di questi borghesi ricchi, privilegiati ma pieni di tormenti e sventure. Il lettore è trascinato in un gorgo di passioni, feste, segreti e faide tra i componenti della famiglia e una costellazione di personaggi splendidamente narrati da un autore da riscoprire.
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In una gelida mattina londinese, il corpo della giovane Marissa Lewis viene ritrovato dalla madre in una pozza di sangue, a pochi passi dalla porta di casa. Chi può essere stato tanto folle o crudele da aver commesso un crimine del genere? Nonostante sia ancora scossa dall’ultimo caso, la detective Erika Foster è determinata a condurre le indagini in prima persona. Appena si mette al lavoro trova notizie di altre aggressioni avvenute di recente nello stesso quartiere tranquillo in cui è stata uccisa la donna. Un dettaglio agghiacciante le collega tra di loro: pare che tutte le vittime siano state assalite da una figura vestita di nero con una maschera antigas sul volto. Mentre indaga, Erika finisce in mezzo a un’intricata rete di bugie che avvolge la vita di Marissa, ballerina di burlesque conosciuta in molti strip club di Londra. Più scava e più si rende conto che la soluzione di questo caso la costringerà a fare i conti con dei ricordi dolorosi. E quel che è peggio, qualcuno a lei molto vicino potrebbe presto finire nel mirino del killer…
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“Sposerò la prima donna che incontro!”
“Sposerò la prima donna che incontro!”
Essere stato respinto dalla fascinosa Isabella Milborne è una vera sciagura per il giovane lord Sheringham: rimanere scapolo, infatti, non gli permette di entrare in possesso di una consistente eredità. Impulsivo come sempre, Sherry decide allora di fare un matrimonio di convenienza… e la prima donna che incontra è la dolce e ingenua Hero Wantage, una ragazza adorabile che lo ama sin dall’infanzia. Hero quasi non crede alla sua buona sorte e si getta – innamorata e riconoscente – tra le braccia di Sherry.
Ma nessuno è pronto ad affrontare la lealtà e il candore di Hero. Di certo non lo è Sherry, troppo cieco per accorgersi di quanto la giovane moglie sia buona e generosa. Ma soprattutto non lo è quel Bel Mondo londinese in cui è permesso ogni intrigo purché lo si ammanti di discrezione e obbedisca alle regole non scritte dell’etichetta.
Così, fra tavoli da gioco e salotti esclusivi, si sviluppa ben presto un’irresistibile commedia degli equivoci, con Sherry che cerca di porre rimedio alle gaffe della moglie (senza riuscirci), con Hero che sconcerta tutti con la sua schiettezza (senza accorgersene) e gli scapestrati amici di Sherry a fare da coro (e da sostegno a Hero). Ma la sorpresa più grande deve ancora arrivare: cosa succede infatti quando un matrimonio di convenienza si trasforma in un’appassionata storia d’amore?
Victor Iordanescu non è certo un lettore forte. Mai si sarebbe sognato di frequentare abitualmente una libreria, se non fosse stato per un incontro. Giovane compositore di talento, si guadagna da vivere come fattorino. Perché, oggigiorno, chi è disposto a dare lavoro a un musicista in erba, per di più immigrato? Durante i suoi giri di consegne, Victor si diverte a studiare le abitudini delle persone. Di una è particolarmente curioso, una misteriosa donna che si fa recapitare spesso dei libri. Il giorno in cui le porta un pacchetto di una nota marca di lingerie, la sua immaginazione vola. Ma come conoscerla se lei non è mai a casa? Forse proprio attraverso quei libri che sembra tanto apprezzare. Così Victor varca la soglia di una piccola libreria indipendente, La fata dei libri, dove la proprietaria gli consiglia un titolo per rompere il ghiaccio. È il primo passo in un mondo pieno di sorprese. Di libro in libro, spaziando dai classici ai bestseller più recenti, conosce un ragazzino un po’ saputello e fin troppo intraprendente, un cane di nome Venerdì, una dodicenne chiacchierona che inventa storie fantastiche e un club di lettura molto attivo. E mentre il suo furgone si popola, Victor scopre che la letteratura può divertire, intrattenere, provocare e, soprattutto, unire. Perché ogni libro è solo l’inizio di tante altre storie. Esiste un libro per tutti, anche per chi non lo sa.
Quando in montagna Andrea viene travolto da un fiume di fango, nel tentativo di salvarsi non si aggrappa solo ai rami bassi degli alberi, ma anche, con la stessa forza, ai fili tesi dal ricordo di un’amicizia. Tra conflitti e occasioni di meraviglia, tra realtà quotidiana e rivelazioni, quattro ragazzi intrecciano le loro vite con tutta l’energia della giovinezza. Un ritratto commovente di quella stagione dell’anima che più d’ogni altra si imprime in ciascuno di noi e sceglie il nostro destino. Anna, Andrea, Cora e Valerio sono compagni di scuola. Assieme studiano, si divertono, sperperano con allegria le giornate. Il perno di queste esistenze – ancora brevi e già segnate da perdite e ferite – è il negozio di un anziano rigattiere nei vicoli di Torino, un luogo che diventa una specie di base, talvolta di rifugio. Il tempo, però, non regge la richiesta di perfezione, di assoluto, che l’adolescenza pretende. Il desiderio si insinua nel gruppo e lo logora. Andrea, che rispetto agli altri percepisce ogni cosa con intensità maggiore, a poco a poco si isola: a fargli mancare il fiato sono tanto la bellezza impetuosa del presente, quanto il senso di minaccia che arriva dal futuro. Ma nel momento in cui si troverà in pericolo i suoi amici, quegli amici unici che solo una certa età ti regala, saranno di nuovo con lui.
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Un uomo vaga estraniato per le strade di Newcastle, ancora piene di gente, mentre la notizia del virus che ha colpito l’Irlanda e il resto del mondo lo spinge a chiedersi cosa sia meglio fare. Un’infermiera esausta e impaurita per tutto quello che sta vivendo si sente ancora peggio dopo aver perso un paziente. Un padre si mette alla ricerca del figlio che non vede da tempo e si avventura per le strade di Dublino deserte per il lockdown… Storie commoventi, piene di vita e amore, ma anche di dolore e preoccupazione per i tempi incerti che tutti abbiamo dovuto attraversare. Con la sua tipica ironia, sferzata da battute fulminanti, Roddy Doyle dipinge un ritratto vivido e originale delle nostre esistenze, della vita famigliare, delle piccole cose per cui vale la pena di vivere. Per ricordarci che, malgrado tutto, anche la quotidianità più banale e ordinaria nasconde una ricchezza, che spesso riusciamo ad apprezzare solo dopo averla persa.
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Tutti hanno una storia da raccontare…
Janice di mestiere fa le pulizie nelle case della gente: ha un posto in prima fila per osservare, discreta, i loro amori, le preoccupazioni, le gioie e persino i segreti più inconfessabili. È come se, nel consegnarle le chiavi di casa per consentirle di entrare a pulire, le persone le affidassero anche i loro lati più privati e nascosti. E così Janice ha cominciato a collezionare storie. Vicende piccole e grandi di vita vissuta, che custodisce con cura. Sa guardare, ascoltare, cogliere ogni dettaglio. Janice sa bene che ognuno di noi ha una storia da raccontare. E, forse, potrebbe essere arrivato il momento di condividere la sua.
L’esordio fenomeno diventa bestseller internazionale
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Tra vita e letteratura c’è un potente movimento circolare, inesauribile, foriero di sorprese e scoperte. Ce lo dice Ruth Shaw, la libraia che tutti vorremmo incontrare, con il dono di creare legami tra i libri e le persone meglio di Cupido. Per conoscerla bisogna raggiungere la remota regione della Nuova Zelanda dove, dopo mille peripezie, ha trovato la felicità aprendo la sua libreria. Ruth intreccia le storie dei personaggi che visitano il suo angolo di paradiso con riflessioni sui suoi libri preferiti e racconti della sua movimentata esistenza, piena di avventure. Pagina dopo pagina, i suoi consigli di lettura diventano consigli per la vita, quella che vorremmo vivere davvero. Coinvolgente, a tratti straziante, ricco di colpi di scena e divertente, La libreria alla fine del mondo ci spingerà a viaggiare nello spazio ma soprattutto nelle emozioni che solo un grande libro può regalare.
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AYokohama, nel quartiere di Utsukushigaoka, c’è una casa con un grande nespolo giapponese. Secondo la tradizione questo albero è un portafortuna, eppure ogni volta che gli inquilini della casa si trovano in difficoltà pensano che sia maledetta. Tre piani all’interno dei quali si intrecciano le vicende di cinque famiglie, con le loro gioie, sofferenze, incomprensioni. E poi un’anziana signora, gioviale e un pò buffa, che va sempre in giro con una tartaruga. Un romanzo che si interroga su che cosa sia davvero la felicità. Una storia di dolore e rinascita che vi toccherà il cuore.
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Sara, al settimo mese di gravidanza e ormai lontana dall’ex fidanzato, vive da sola questa nuova fase. Tamila, solare e premurosa, ha nostalgia della sua Russia ma in Italia ha trovato il grande amore, con il quale ha costruito una splendida famiglia. Valeria, giornalista precaria, è appassionata e sicura di sé, ma inizia a soffrire la sua condizione di single e si rifugia nelle braccia di un uomo sposato. Betty è una fotografa che per pagare l’affitto lavora come cameriera e che, inaspettatamente, si scopre innamorata di una ragazza. Quattro trentenni in corsa verso i quaranta, dalle esistenze variamente intrecciate, che vedono mutare il proprio “essere donna” e devono fare i conti con le inquietudini proprie del sentimento amoroso. Ognuna di loro ha un cuore grande e un bagaglio di sofferenze che non le impedisce di mantenersi aperta all’amore, all’amicizia e alla cura dell’altro. Perché non importa quante lacrime abbiano già versato quegli occhi struccati, o quanti castelli in aria siano già crollati: una donna saprà sempre ritrovare il sorriso e andare avanti.
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Un grande thriller
«Una suspense avvincente.»
Colleen Hoover
Lorraine, detta Rainy, vive in una casa sulla cima della boscosa Tiger Mountain. Si è trasferita in quella specie di isolato santuario fatto di poche abitazioni, per dimenticare il suo tormentato passato e ricominciare tutto da capo.
Quando un gruppo di amiche la invita per un weekend a Las Vegas, Rainy accetta, seppur con poco entusiasmo. Ma quello che si prospettava come un divertente fine settimana tra ragazze si trasforma in un incubo quando Braithe, una delle donne della comitiva, non rientra in hotel dopo una notte brava.
Poco dopo, Rainy riceve un messaggio inviato dal telefono di Braithe: qualcuno l’ha rapita. E quel qualcuno l’ha fatto per arrivare a lei. Se vuole salvare la sua amica (e sé stessa), Rainy dovrà tornare a immergersi nel buco nero del suo passato, affrontando quei demoni che sperava di essersi lasciata alle spalle…
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È il 1940 e i nazisti stanno occupando Parigi. Inizia la caccia agli ebrei che devono trovare in fretta un modo per salvarsi. Gli abitanti sono spaventati e in molti assistono in silenzio alle deportazioni verso Auschwitz. Ma Jacques Duval non riesce a rimanere indifferente e così decide di nascondere nel magazzino della sua libreria alcuni di loro, mentre la moglie Mathilde si unisce alla Resistenza. In un’epoca buia di orrori e incertezze, le loro decisioni potrebbero condizionare profondamente il corso degli eventi. 2022. Juliette e suo marito arrivano a Parigi per una gita romantica, in cerca della misteriosa piazza raffigurata nel quadro della nonna di Juliette, Mémé. Con il passare dei giorni, Juliette si accorge però che qualcosa fra lei e l’uomo che credeva di amare si è incrinato. Quando scopre di essere stata tradita, decide di mettere un punto alla loro relazione. Ha voglia di un cambiamento e il destino le facilita le cose: quando si imbatte in una piccola libreria abbandonata in vendita, decide di cogliere quell’opportunità e di rimanere a Parigi. Il fascino della libreria travolge Juliette in un vortice di incontri e misteri provenienti dal passato. E, forse, sarà in grado anche di riportare l’amore nella sua vita.
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Tutta l’esistenza di Luce ha sempre ruotato intorno a sua madre. Una madre ingombrante, bellissima e ciclotimica, a volte autodistruttiva, spesso incomprensibile. Una madre che voleva far l’attrice e che diventa precaria in Rai, una donna diversa da tutte le altre, che assieme all’amore per la cultura trasmette l’incertezza di quello che è il perimetro degli affetti. Per Luce e sua sorella Vita l’infanzia è una catena di traslochi, rivoluzioni famigliari e spostamenti da una città all’altra. Da Milano, dove vivevano in una bella casa di un quartiere nobile, madre e figlie sbarcano a Roma, in un piccolo appartamento di periferia, dove si va a dormire al tramonto perché manca la corrente elettrica e la mattina all’alba si entra a scuola dalle suore per poter correre a lavorare. Una vita segnata dal dolore ma anche dal sogno di un riscatto sociale, da lutti improvvisi e dall’amore immenso per quelle due figlie molto desiderate. Se da piccola Luce è una bambina obbediente, da adolescente diventa ribelle e conflittuale, cercando di ricostruire il proprio passato e provando a distaccarsi da quella storia complicata. Ma crescere significa proprio far pace col passato, sporgersi sull’età inquieta dei primi amori e dei successivi strappi. Un romanzo di formazione commovente e pieno di vita, una storia privata a cui si intreccia saldamente la storia italiana, dalla Roma anni Settanta alla Milano da bere, dal rapimento Moro alla morte di Berlinguer, in un affresco personale dettagliato che ci restituisce un’epoca, facendoci un po’ piangere un po’ sognare.