“L’assassinio di Via Malcanton” di Giuliana Iaschi edito da Le lettere scarlatte edizioni

Trama

L’assassinio di via Malcanton: Il lato oscuro di Trieste prende forma e sostanza nel romanzo di Giuliana Iaschi, pienamente calato nello scorrere della vita quotidiana, nella permanenza dei luoghi, nelle abitudini e nell’immaginario dei triestini di cui la letteratura e la poesia custodiscono l’essenza.

incipit

Dietro la facciata del Municipio, passando sotto alle arcate del palazzo in stile eclettico che dal 1875 domina l’allora Piazza Grande,oggi dell’ Unità d’Italia,si entra in Cittavecchia,una ragnatela di vicoli e case, parzialmente ristrutturate,ultimo lembo dell’antica Trieste: è il quartiere di Rena, sopravvissuto allo sventramento che cancellò negli anni Trenta gra parte del ghetto e dell’abitato medioevale. Qui le vie portano nomi che evocano destinazioni d’uso e destini: via del Pane, via delle Ombrelle, via delle Beccherie, via del Fico, via Crosada, piazzetta Barbacan,ecc. Una di queste è via Malcanton, un tempo ritrovo di malviventi ,dove, secondo le cronache,furti e ruberie erano una certezza per gli incauti che vi passavano, tanto che il toponimo ha conservato la memoria di fatti torbidi e maledetti. (…)

 

L’ inizio

4/9, ore 18.Ottava seduta di A.

All’inizio A. si è mostrata allegra, addirittura euforica. Mi ha chiesto come avevo passato le vacanze, aggiungendo subito che “in quanto” a sè non era mai stata “tanto bene”. Impassibilità mia alla sua stoccatina. Dopo una breve pausa (cinque secondi) mi dice che dieci giorni fa ha conosciuto un uomo “fantastico”, “bellissimo” e “intrigante”, un antiquario ebrei che si chiama P…. ” che nome originale, no? Glielo aveva presentato un’amica, e la sera stessa lui l’ha chiamata per invitarla a cena.
Ha accettato “con gioia” e hanno passato assieme una serata “fantastica” in un locale dove suonavano musica Klzmer, parlando su tutto e trovando su tutto ” un’ intesa perfetta”. E quando lui l’ha accompagnata a casa l’ha invitato a salire e hanno fatto sesso. “Fantastico” anche quello. Il mattino dopo è andata a cercare un disco di quella musica  e ne ha comprato uno per sè  e uno per lui, facendoglielo recapitare al negozio perchè “si ricordi di me” –  lui partiva in vacanza con la famiglia – e da allora non fa che ascoltarlo e aspettare “con ansia” il suo ritorno. Mi ha detto che non le importa niente che sia sposato e padre di un bambino, però si è lasciata sfuggire di essere andata “a guardarli di nascosto” mentre partivano. Il commento sulla moglie: una bruttona secca secca,” quello sul bambino “grazioso ma rompiscatole”.
Ha sottolineato piu’ volte che tra loro c’è stata  un’intesa “immediata”, e non solo sul lato sessuale. Mi ha chiesto polemica se sono d’accordo che abbia “fatto l’amore” con lui già al primo appuntamento, e io le ho ribaltato la domanda. Ha risposto con foga che era “giusto così”, che “sono fatti l’uni per l’altra”  e che alla sua età ha diritto di “cogliere tutte le occasioni” che le restano”. E ha aggiunto sfidandomi: “perchè non sta bene?”  Nessuna replica da parte mia, il che ha provocato un’altra delle sue reazioni ostili: che non parlo abbastanza, che sono “freddo”, “glaciale”,”odioso”, che non sa come mai non viene ancora da me…

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Author: Jenny Citino
Jenny Citino è la responsabile editoriale della rivista on-line "Librichepassione.it" Amante della lettura sin da bambina, alterna questa sua passione con la musica classica, il giardinaggio e la pratica dello Yoga. Ha conseguito il corso di formazione "lettura e benessere personale come rimedio dell'anima"