“La casa gialla” di Marta Brioschi, il primo romanzo italiano ispirato ai drama coreani


“La casa gialla” di Marta Brioschi, pubblicato da Mosaico Edizioni, rappresenta con tutta probabilità il primo romanzo italiano ispirato ai drama coreani e, in particolare, a una delle sue star, l’attore Jang Keun Suk. Il libro, un giallo avvincente e intrigante, è dedicato ai numerosissimi fan di queste fiction televisive. Arrivati nel nostro Paese alla fine degli anni Novanta, i k-drama sono diventati così popolari che alcune case di produzione coreane hanno persino ambientato alcune scene in Italia. Il libro, naturalmente, non è destinato soltanto agli appassionati del genere ma possiede tutte le qualità e le caratteristiche per farsi apprezzare da un pubblico più ampio.

Marta Brioschi  (Milano, 1967) vive in provincia di Bolzano. Laureata in economia e in lingue straniere, ama viaggiare ed è appassionata di culture orientali. Da qualche anno ha cominciato per diletto a tradurre dall’inglese i sottotitoli di serie TV asiatiche per la piattaforma streaming Viki. Da questa passione è nata “La casa gialla”, che segna il suo esordio sulla scena letteraria.

Il romanzo è ambientato nei nostri giorni. Protagonista, il giovane scrittore Mae Son-Jun (detto Jean), padre coreano e madre francese, ispirato dichiaratamente nei tratti somatici e nel fascino orientale all’attore Jang Keun Suk. In polemica con il padre, che lo vorrebbe accasato e sistemato, Jean parte senza quattrini per l’Europa alla ricerca della madre, scomparsa quando aveva pochi anni. Le tracce della donna lo portano a Parigi, dove conosce Chantal De Molay, studentessa di lingue orientali e truccatrice per un’agenzia di modelli, che si offre di aiutarlo. Seguendo una labile pista, Jean arriva a Monticchiello in Val d’Orcia (Siena). Qui le tracce della madre si perdono.

Come alloggio e base logistica per proseguire le sue ricerche, il giovane ottiene la possibilità di soggiornare, in cambio di piccoli lavoretti, nella Villa delle Rose, elegante dimora immersa nella campagna toscana che il proprietario, Vieri Nocenti, ha trasformato in un Bed & Breakfast. La figlia Angelica, come già Chantal, ammaliata dal fascino dell’ospite straniero, decide di collaborare con lui.

In realtà, la ricerca della madre si trasforma in un rebus indecifrabile, contornato da strane morti e fitti misteri che ruotano intorno alla villa e ai suoi occupanti. Tutto si rivelerà diverso da ciò che appare, in un sorprendente incrocio di destini e in una concatenazione di agnizioni che terranno il lettore con il fiato sospeso fino all’ultimo. Il ritmo serrato, l’equilibrio tra dialoghi e parti narrative, le rapide descrizioni e una scrittura scorrevole fanno di questo giallo un libro adatto alla trasposizione filmica. Inoltre, non mancano riferimenti alla cultura coreana, dalla descrizione di piatti tipici agli abiti e alle tradizioni nuziali e familiari. Il trionfo finale dell’amore, tipico dei drama coreani, consegna ai lettori un messaggio di ottimismo: dopo tante peripezie, arriverà sempre il tempo per gioire ed essere felici.

Il libro, già presentato al Salone internazionale del libro di Torino 2022, sarà presentato alla Fiera Edita di Milano il 9 ottobre insieme allo staff de “Il Blog di Eleonora Marsella” e alla Casa Sanremo Writers  il 6 e 7 febbraio prossimi

Questo libro è ispirato ai personaggi interpretati dall’attore coreano Jang Keun Suk ed è dedicato a tutti i fan che lo amano e che lo ameranno anche grazie alla storia qui narrata.

Da un paio d’anni, sono un’appassionata di serie TV coreane (K-drama) e faccio parte di un gruppo di traduttrici (dall’inglese) per una piattaforma streaming che si chiama VIKI. Grazie a ciò, sono diventata anche una fan di uno degli attori che ho conosciuto attraverso alcuni famosissimi drama e proprio lui, Jang Keun Suk, mi ha ispirato la scrittura di questo racconto giallo.

Non si tratta di un caso di Fanfiction, perché la storia è del tutto originale e non parla nemmeno dell’attore in quanto tale; semplicemente, con questo libro, spero di riuscire a proiettare, nella mente delle lettrici che lo conoscono, un nuovo piccolo drama, quello che lui non ha ancora mai interpretato, ma che avrebbe potuto girare.

Nelle mie intenzioni, non vorrei rimanesse, tuttavia, un libro destinato alle sole appassionate di drama, al contrario, spero che arrivi a un pubblico più eterogeneo possibile.

Buona Lettura!

PERSONAGGI

in ordine di apparizione

MAE SON-JUN (JEAN) – giovane scrittore franco-coreano

MAE SANG-WOO – padre di Son-Jun

SUZANNE JOLIE – madre di Son-Jun

SIGNORA LEE – proprietaria di una pensione alla periferia di Parigi

CHANTAL DE MOLAY – studentessa di lingue orientali alla Sorbona

VIERI NOCENTI – proprietario del B&B Villa delle Rose

ANGELICA NOCENTI – figlia di Vieri

TANCREDI – giardiniere del B&B

MERLINO – gatto di Angelica

ANNA LI – cuoca/tuttofare al B&B

ALESSANDRO MARTINI – ex-fidanzato di Angelica

SILVIA NOCENTI – sorella di Vieri

CARLA (CARLOTTA) BRAMBILLA – amica di Silvia Nocenti

ANTONIO FINI e FILIPPO – proprietari di Villa dei Ginepri

OLIVIER MERCIER – fratello di Suzanne

MAE SANG-HO – fratello di Son-Jun

PROLOGO

Finalmente realizzava il suo sogno; anzi no, si trattava piuttosto di una scommessa con se stesso. Partiva senza (quasi) un soldo in tasca per l’Europa e senza nemmeno sapere esattamente quando sarebbe tornato. Tutto per rivedere lei, una madre di cui riusciva a malapena a ricordare il volto.

«Non ti permetterò di lasciare la Corea. Sai che posso farlo.»

Nella luce fioca di quell’ultima sera estiva, il volto del padre aveva un che di grottesco.

«Non ti sembra assurdo minacciarmi come fossi un liceale? È anche un po’ tardivo questo tuo discutibile senso paterno, non credi? Direi che a trentatré anni posso andarmene a pieno titolo da questa casa e…»

«Quando ti sarai tagliato i capelli e ti sarai trovato un lavoro decente, ne riparleremo. Fino adesso sono stato più che generoso con te. Ho lasciato che scorazzassi libero e facessi le tue esperienze, mentre tuo fratello si occupava delle cose serie. Ma ora basta!»

Sang-Woo batté con forza una mano sulla scrivania, rischiando di danneggiare ulteriormente le sue dita, che avevano iniziato a deformarsi per l’artrite.

«A trentatré anni suonati, è tempo che abbandoni quei tuoi sogni infantili e diventi un uomo. Non ti chiedo di lavorare in azienda, fossi matto! E nemmeno di restare in questa casa. Trovati una moglie, metti su famiglia e occupati di loro come un buon padre dovrebbe. Senza troppi grilli per la testa…»

A Son-Jun, o meglio a Jean come preferiva essere chiamato, ronzavano le orecchie.

Provava una strana sensazione di estraneità. Strana, perché aveva sentito quei discorsi già mille volte, eppure ora gli sembrava appartenessero ad altri, e nelle sue orecchie risuonavano

appena, come un’eco lontana e indecifrabile; semplicemente non lo raggiungevano più.

Presto, non ne sarebbe rimasta traccia nella sua memoria. Strano che fosse suo padre, quell’uomo dai lineamenti severi, sempre accigliato, con una figura imponente che rimpiccioliva la stanza.

Strano che le sue parole avessero persino smesso di ferirlo. Non nutriva più alcun dubbio, era tempo di partire. Mentre il soliloquio dell’anziano proseguiva, Jean roteò un’ultima volta gli occhi, si passò una mano sul petto, ad alleviare le tracce residue di un peso sopportato troppo a lungo, e abbassò la testa e il torso in segno di commiato. L’unica concessione alle rigide tradizioni del suo Paese che intendeva permettersi ancora.

«Addio, padre. Fattene una ragione!»

Con un gesto plateale che rischiò di trascinare con sé i portaritratti sulla scrivania paterna, si buttò sulle spalle la sacca di pelle che aveva appoggiato accanto ai piedi e uscì dallo studio con le due sole falcate di cui le sue lunghe gambe sottili avevano bisogno. Non si sarebbe mai più voltato indietro.

Marta Brioschi è nata a Milano nel 1967, single di ritorno con tre figli. Vive a Bolzano. Laureata in Economia e Commercio, dopo il liceo classico. Lavora (ora in remoto) come HR in azienda privata dopo un Master come Counselor. È da sempre appassionata di libri, viaggi, cinema e culture orientali. Viaggia moltissimo (o meglio, viaggiava), ultimamente soprattutto perché le due figlie vivono all’estero. Per diletto traduce dall’inglese i sottotitoli per serie TV asiatiche, che le hanno fornito l’ispirazione per questo libro. Si è avvicinata alla scrittura per una scommessa persa con il figlio durante il lock-down 2020 e si è così accorta di divertirsi parecchio a creare personaggi e situazioni.

https://mosaicoedizioni.it/

Author: Jenny Citino
Jenny Citino è la responsabile editoriale della rivista on-line "Librichepassione.it" Amante della lettura sin da bambina, alterna questa sua passione con la musica classica, il giardinaggio e la pratica dello Yoga. Ha conseguito il corso di formazione "lettura e benessere personale come rimedio dell'anima"

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