La bambina che annusava i libri
Autore: Manuela Chiarottino
Casa editrice: More Stories
Genere: Narrativa Contemporanea rosa
Prezzo: 9,99
pagine: 214
Trama
Per Stella, cresciuta in una famiglia di antichi stampatori, i libri sono come degli amici. Non solo ama leggerli, ma li conosce profondamente, riuscendo a distinguerli dall’odore e dalla grana delle pagine, capacità fondamentali per lavorare, insieme al padre, nella libreria di famiglia.
La vita tranquilla di Stella subisce un brusco cambiamento quando la ragazza riceve in eredità dal nonno un libro molto antico e una strana lettera. In essa si parla di una collezione di volumi preziosi, nascosti in un luogo segreto. Sta a lei risolvere l’enigma del nonno e ritrovarli.
In una ricerca convulsa tra i paesi della Toscana, in compagnia di un affascinante e ambiguo restauratore, Stella si addentrerà nei misteri della sua famiglia e del suo cuore, imparando a lasciarsi andare ai sentimenti, pagina dopo pagina.
Estratto
Prologo
Firenze,2003
Stella scostò dagli occhi i capelli e infilò il naso dentro il vecchio libro dai bordi consumati.
Poteva sentire il rumore degli zoccoli che calpestavano il fogliame del bosco,percepire la frenesia del cavallo lanciato al galoppo fino al villaggio,per dare l’allarme ai suoi abitanti.
Poteva udire il canto della sirena che scrutava l’orizzonte e attirava i naviganti costringendoli all’oblio, mentre in cielo la luna si scioglieva in cerchi d’argento. Poteva scorgere lo sbuffo di fumo che precedeva il rimbombo delle cannonate, mentre le gigantesche vele bianche svettavano in cielo, ignare della battaglia che si combatteva attorno ai loro piedi.
Mai piu’ di tutto, poteva inspirare l’odore della carta, quella strana combinazione di erba e vaniglia che solleticava il suo naso di bambina e che si imprimeva dentro di lei, a fondo, infilandosi tra le pieghe dei ricordi da accumulare e dei desideri ancora inespressi.
<<Stella? Dove sei?>> la voce di sua madre, Aurora, la fece sussultare.<<Stai leggendo ancora quel libro di fiabe? Hai undici anni ormai!>> esclamò la donna sorridendo.
<<Mi piace guardare i disegni, sono così belli. E poi anche il loro odore. Gli altri libri non sanno di nulla o ne senti solo un accenno.>> Stella sembrò ricordarsi di qualcosa e si affrettò ad aggiungere con un gran sorriso, <<ma i libri con le favole che disegni tu sono bellissimi lo stesso, davvero bellissimi>> concluse con gli occhi che brillavano come due piccole lucciole e l’espressione di un cherubino dispettoso.
<<Ti ringrazio, ma non devono piacerti per forza. E sono felice che a parte quel libro tu sia curiosa e che apprezzi anche letture di un certo peso, però devi ricordarti che la storia è una cosa, l’oggetto è un’altra, non credi? L’altro giorno, sei tornata dal mercatino con lo stesso libro che ti aveva regalato il babbo, ma in un’edizione vecchia e malandata.>>
Stella incrociò le braccia dubbiosa.
“Aveva un’antiporta decorata con un motivo floreale carinissimo e le sue pagine sapevano di buono. La copertina era in rilievo e così piacevole da accarezzare…>>
<<Un’antiporta? Stella, tra me e tuo nonno finirai per diventare una bibliofila senza speranza!>> La mamma rise buttando appena la testa indietro e lasciando che i lunghi capelli biondi ondeggiassero sulle spalle. Era un gesto che faceva sempre e che Stella rubava con gli occhi, quello e altre immagini che le suscitavano un moto nel cuore, come ogni volta che compariva un sorriso a illuminarne il viso fine ed elegante, specie se era rivolto a lei.
Sua madre era bellissima e Stella sognava,n giorno, di poter diventare una donna affascinante quanto lei.
<<E’ che io amo le storie e nello stesso modo i libri. E’ sbagliato?>>
La donna sorrise e strinse la figlia a sè, facendola sciogliere dalla sua posa dubbiosa e compunta.
<<Anche tu ami i libri>> insistette staccandosi dall’abbraccio, << li disegni pure.>>
<< A proposito, ho una sorpresa per il tuo decimo compleanno.>>
Stella si drizzò sulle punte dei piedi.
<<Davvero?>> strillò entusiasta, << pensavo di aver già ricevuto tutto.>>
<<Questa è una cosa in piu’, l’ho finita proprio stamattina.>>
Stella la fissò confusa e la madre le passò una mano tra i capelli arruffati.
<<Vieni.>>
La seguì nel piccolo studio pieno di colori,acquarelli,matite che sapevano di legno,fogli di carta e cartoncini colorati.
La luce del sole entrava dalla finestra, si raccoglieva nei cristalli del lampadario e si rifletteva sul tavolo da lavoro di Aurora, rilasciando sfavillanti fiori luminosi. Stella si sedette impaziente, mentre la mamma apriva un cassetto ed estraeva un piccolo pacchetto avvolto da una carta dorata e ornato da un nastro violetto, il colore preferito della bambina.
E lì accadde uno di quei momenti che rimangono fissi nella memoria, a volte sono dettagli, sussurri, piccoli gesti,sorrisi.
Stella prese tra le mani quel piccolo pacchetto,slegò il nastro e ciò che vide le fece spalancare gli occhi.
<<C’è scritto Stella! e c’è un gattino e …>>
<< Questo è il tuo ex libris>> commentò con calma Aurora.
<<Ho messo il tuo animale preferito, una piccola stella accanto al tuo nome e naturalmente un libro.>>
Stella depose un bacio sulla guancia della madre, producendo uno schiocco sonoro, sfiorò con il naso i suoi capelli e inspirò un pò di quel profumo da donna. Insieme a quello dei libri era qualcosa di confortevole, come il tepore di un abbraccio.
<<Vuol dire che sono grande adesso?>>
Vuol dire che quella bella libreria a scaffali che il babbo ti ha montato nella cameretta adesso conterrà solo libri che avranno il tuo simbolo,e che saranno tuoi soltanto. E un giorno chissà…>> si avvicinò al viso della figlia socchiudendo gli occhi verdi, <<saranno ambiti dai collezionisti.>>
<<Oh,no>> scoppiò a ridere la bimba, <<perchè ci saranno troppi esemplari.>>
Informazioni sulla Casa Editrice
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