Intervista all’autrice Michela Conti

È nata e cresciuta a Roma, città che adora e che ispira i suoi romanzi fantasy per ragazzi. Ha studiato scrittura creativa in Italia e negli Stati Uniti e attualmente vive con la famiglia nella California del Nord, dove tra le sequoie e l’oceano dialoga con i suoi personaggi, che le suggeriscono storie e incantesimi di tutti i tipi. Quando torna a Roma, tra le meraviglie della città millenaria, si diverte a scovare i luoghi che ospiteranno le prossime avventure. Cecilia Desideri e il mistero del Dragone Rosso è il suo romanzo d’esordio.


Roma, 1826. Cecilia è una giovane ragazza che lavora come cameriera per la nobile famiglia D’Arese, servendo Lucrezia, una ragazza abituata ad avere tutto ciò che desidera. Nonostante le loro vite siano agli antipodi, entrambe condividono un sogno proibito: sfidare le regole che vietano alle donne di imparare la magia e coltivare il Potenziale Magico, destinato a svanire al compimento dei tredici anni. Mentre la realtà sembra impedire ogni speranza di cambiamento, Cecilia non vuole arrendersi e, con l’aiuto del suo amico Marco, organizza un piano rischioso per rubare il “Dragone Rosso”, un antico libro di magia. Ma quando il piano va storto e Marco viene arrestato, accusato di omicidio, Cecilia si ritrova a dover lottare non solo per la loro libertà magica, ma anche per la vita del suo amico.

Un’avventura magica e coraggiosa che invita a sfidare i limiti imposti e a credere nei propri sogni.


Grazie a te, Jenny, per l’opportunità di partecipare al tuo fantastico blog.

Il fantasy, il romanzo storico e il giallo sono i miei tre generi preferiti e per questo desideravo scrivere un romanzo che li racchiudesse tutti.

Creare il sistema magico, la flora e la fauna del mondo fantasy e inserirli nella Roma papalina del 1826 è stata una bella sfida, che ha richiesto un impegnativo lavoro di ricerca, ma che allo stesso tempo mi ha divertita moltissimo.

Il periodo scelto è quello dei moti carbonariperché è un momento storico in cui il desiderio di libertà e di cambiamento risuona forte nella società così come dentro Cecilia, la protagonista. Ma il potere costituito, che vuole mantenere lo status quo, si oppone con ogni mezzo sia in un caso che nell’altro.

Questo crea un effetto specchio, tra l’interiore del personaggio e il mondo in cui vive, che ho trovato particolarmente interessante.

C’è anche un’altra ragione che mi ha spinto a scegliere proprio il 1826, ma non posso parlarne perché sarebbe uno spoiler J.

Cecilia è emersa un giorno in cui stavo riflettendo su Cenerentola e su quanto fosse inverosimile, almeno per me, che una ragazza trattata in quel modo continuasse a essere felice e servizievole.

Dopo qualche ricerca, mi sono imbattuta nella versione italiana della fiaba, La Gatta Cenerentola, che Giambattista Basile scrisse nel 1634, in cui la protagonista si ribella.

Da lì è iniziato il brainstorming che mi ha portata a Cecilia, povera, analfabeta e donna, che è arrabbiata e vuole cambiare una realtà, considerata immutabile, che non le piace.

Ho voluto lasciare un piccolo indizio che rimandasse all’ispirazione iniziale.

Infatti, la prima volta che incontriamo Cecilia nel romanzo la vediamo inginocchiata davanti al caminetto mentre raccoglie la cenere.

Cosa rappresenta Cecilia per me: lei rappresenta il Desiderio con la D maiuscola, quella forza motrice che ci spinge a metterci in gioco, a rischiare, a creare e a crescere.

Questo aspetto del romanzo è certamente connesso sia alla realtà storica che alla lotta delle donne per i propri diritti.

Il sistema magico (del mondo in cui vive Cecilia) è basato sulconcetto del Potenziale Magico.

Il Potenziale è un dono che alla nascita accomuna tutti, ma che sparisce all’età di tredici anni se non viene coltivato da tutori esperti.

In una realtà come quella del 1826, in cui le donne se erano fortunate ricevevano un’educazione molto limitata rispetto a quella degli uomini, era “naturale” che fosse loro proibito coltivare una forza così potente.

Cecilia è solo una servetta, ma decide di mettersi in gioco come hanno fatto altre in quel periodo storico. Pensiamo, per esempio, a Mary Wollstonecraft e al suo libro A Vindication of the Rights of Women, pubblicato nel 1792 o al movimento delle suffragette.

Cecilia scoprirà che la strada per realizzare il suo desiderio bruciante (mantenere il Potenziale per cambiare il suo futuro) è un’avventura piena di ostacoli. Per superarli, dovrà tirare fuori tutto il suo coraggio.

È così che impara che usare la bacchetta magica dei desideri fa correre rischi e mette paura, ma che ne vale certamente la pena, perché è la strada che le fa trovare la sua forza e la sua voce.

A volte ribellarsi contro le regole è necessario. Se così non fosse, noi donne staremmo ancora aspettando di poter votare.

Le condizioni sociali del periodo storico in cui è ambientato il romanzo (200 anni fa) ci offrono l’opportunità di riflettere su quanti passi avanti abbiamo fatto grazie al desiderio di miglioramento di quelli che sono venuti prima di noi.  

Non è difficile capire però che le ingiustizie presenti in quel periodo storico non sono sparite, e che alcune esistono ancora oggi nel mondo (per es. donne che ricevono un’istruzione ridotta o nulla; libertà di stampa e di parola limitate o inesistenti; punizioni capitali per chi si oppone all’oppressione; l’esistenza di classi sociali “inferiori” dove è più difficile migliorare la propria condizione).

Il messaggio che spero di trasmettere è che desiderare di migliorare e migliorarsi è possibile, e rende la vita interessante e degna di essere vissuta.

Per quanto riguarda l’ideazione, questo romanzo è nato facilmente.

Come sa bene ogni scrittore, la parte più difficile è stato il grande impegno. Ho lavorato dalle 10 alle 12 ore al giorno, compresi i sabati e le domeniche, per mesi. Gli aspetti di cui ho dovuto tenere conto sono stati molti: dall’accuratezza storica, al funzionamento della trama gialla, alla costruzione di un mondo fantasy credibile, alla crescita dei personaggi. Tutto questo mantenendomi sulle 250 pagine.

È stato gratificante riuscirci!

Mi piacerebbe molto che dentro i miei lettori rimanesse il desiderio di creare la vita a cui aspirano e che si mettessero all’opera per riuscirci.

Grazie
Jenny


Per acquistare il libro


Author: Jenny Citino
Jenny Citino è la curatrice del blog letterario "Librichepassione.it" Amante della lettura sin da bambina, alterna questa sua passione con la musica classica, il giardinaggio e la pratica dello Yoga.