Intrecci
2° Festival Letterario “UN LIBRO NEL CUORE”
Colonia Elioterapica Germignaga
Evento organizzato dalla libreria Mondadori Cerutti-Pozzi di Luino
con
l’ Associazione Amici del Liceo Scientifico “Vittorio Sereni” – Luino
e il
Patrocinato del Comune di Germignaga
Finalmente dopo la pandemia e una chiusura durata due anni, sono ripresi gli eventi culturali. Sabato 1 Ottobre 2022 presso la Colonia Elioterapica si è tenuto il primo incontro della rassegna “Intrecci” . A dare il via agli incontri, l’autrice Marta Morazzoni che insieme alla giornalista e autrice Sara Magnoli hanno presentato il romanzo “Il rovescio dell’ abito” edito da Guanda Editore pubblicato il 3 Marzo 2022.
Personaggio principale del romanzo “Il rovescio dell’abito” è la marchesa Luisa Casati Stampa , persona di spicco realmente vissuta, infatti, nella narrazione della Morazzioni si alternano fasi di vita realmente accaduti e altri, frutto della fantasia dell’autrice.
Durante l’incontro l’ autrice ha svelato a noi lettori alcuni aneddoti che l’hanno accompagnata nel processo della scrittura, raccontandoci come sia nata l’idea di scrivere della sua storia, è stata una serata molto interessante e ricca di stimoli.
Marta Morazzoni è nata a Milano, ha insegnato lettere in una scuola superiore.
Ha scritto: La ragazza col turbante (1986), il suo primo libro, ha avuto uno straordinario successo critico in Italia e
all’ estero, ed è stato tradotto in nove lingue.
“L’ invenzione della verità” è stato premio Selezione Campiello nel 1988, “Casa materna” nel 1992. “Il caso Courrier” ha vinto il Premio Campiello nel 1997 e l’ Independent Foreign Fiction Award nel 2001.
Fra i suoi libri anche “L’ estuario”, “Una lezione di stile”, “Un incontro inatteso per il consigliere Goethe”, “La città del desiderio”. “Amsterdam”, “La nota segreta”, “Il fuoco di Jeanne ” e “Il dono di Arianna”. Nel 2018 ha vinto il Premio Campiello alla Carriera.
Per qualsiasi informazione inerenti ai prossimi incontri per informazioni: Mondadori Bookstore tel. 0332 530317
Il Libro
TRAMA
Nel febbraio del 1932 la marchesa Luisa Casati Stampa, la donna più ricca d’Europa, riceve nella sua residenza fuori Parigi il suo legale, l’avvocato milanese Giuseppe Bassi, che viene ad annunciarle il tracollo della sua fortuna. L’immenso patrimonio della signora è confiscato e nel giro di pochi mesi, otto per la precisione, lei «non avrà una pietra su cui posare il capo», come drammaticamente comunicato dall’amministratore. Si snoda da qui l’itinerario tra immediato futuro e passato della personalità eccentrica della marchesa, che aveva speso la propria esistenza per divenire «un’opera d’arte vivente». Ritratta sull’orlo del baratro della miseria, con cui convivrà per venticinque anni (morirà poverissima e sola a Londra nel 1957), la Casati ripercorre la sua avventura umana in lampi di memoria. Le sta accanto, personaggio ombra nel ricordo e nell’affetto (forse l’unico della sua singolare vicenda), la sarta che, fin da principio, ne ha assecondato l’adorazione per la ricercatezza e lo stile, l’assoluta originalità del tutto indipendente da qualsiasi moda. Un controcanto di normalità per una vita eccezionale di eccessi e di cadute, la costruzione ardita di un gioco di specchi tra verità e affascinante interpretazione.