Sinossi
“Il gioiello tra storia, desiderio e passione” è destinato a chi ama gli ori e preziosi antichi e a coloro che desiderano iniziare tale percorso culturale, affrontando un periodo cronologico particolare della storia dell’arte greca: l’Età Ellenistica, che indicativamente possiamo datare tra il 323 e il 31 a.C. L’Ellenismo vide in Magna Grecia la caduta delle colonie greche, tra cui Taranto, gradualmente inglobate nella nuova struttura romana: da comunità indipendenti a centri amministrativi. La preziosità dei prodotti e l’uso di particolari classi di gioielli, collegato a determinati strati sociali, definiti, ma non certo strettamente localizzati, motivano circolazioni ampie di modelli e di prodotti finiti, l’interpretazione delle quali oscilla tra i luoghi da cui i preziosi si diffondono e dall’opposta collocazione delle botteghe, passando attraverso l’intermediazione dell’orafo. Affascinante è l’indagine all’interno dell’arte di addobbarsi della donna magno greca che rende il classico sempre inevitabilmente moderno.
Estratto
Prefazione
Già il mito degli Argonauti alla ricerca del vello d’oro chiarisce la passione sfrenata dell’uomo greco, agli albori della storia, alla ricerca del metallo incorruttibile ubicato ai confini del mondo conosciuto.
Così il mito di re Mida, il cui tocco tutto trasforma in oro, chiarisce la forza attrattiva di questo elemento di prìncipi Lidi e Frigi dell’ anatolia.
L’archeologia ne ha poi chiariti la diffusione tra i prìncipi di Troia, di Micene, di Egitto, Siria e Mesopotamia.
Del metallo giallo facevano ostentazione anche le popolazioni ritenute barbare come i Traci o gli Sciti e, a occidente, Etruschi, Celti e Cartaginesi.
L’ impresa militare di Alessandro Magno, mirabilmente descritta nel celebre mosaico della battaglia di Isso conservato al Mann, avvicina tutti questi mondi, compreso quello macedone, portando il Mediterraneo a una koinè culturale nota col termine di ellenismo.
Improvvisamente, dall’ India all’Italia ,dall’Egitto all’Asia Minore,circolano modelli artistici e letterari di tutte le civiltà, comprese le sublimi creazioni di artigianato artistico: corone, diademi, orecchini, anelli, vesti tessute con fili d’oro ci informano di un lusso e di uno stile che diventa il linguaggio comune delle èlites dominanti ed emergenti dell’epoca.
Molto di tutto questo rimane oggi nei nostri musei e molta di questa perizia ritroviamo nei maestri orafi attuali.
La lettura del volume di Filomena Lombardo è un’occasione imperdibile non solo per riflettere sulla gloriosa tradizione passata ma sulla necessità di rivisitarla attraverso attraverso il design e l’inventiva contemporanea.
Dall’incontro di questi due mondi potranno nascere, in un moderno ellenismo, oggetti ricercati che connoteranno nuove produzioni di punta, qualificando la grande tradizione italiana e, magari, eleganti e sofisticati shop museali.
Su questo l’Italia, erede di questo mondo,potrebbe avere la stessa forza d’urto nei mercati mondiali e nei servizi culturali della falange di Alessandro Magno.
Paolo Giulierini
Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Il viaggio di Filomena
Questo libro è un viaggio coraggioso e audace nella bellezza e del tempo.
Un’opera rara, in quest’epoca che valorizza poco l’armonia, preferendo l’urlo sgraziato,l’espressione volgare e l’ eccessivo che si adatta alle convenzioni, rifugiandosi nelle mode.
Un viaggio raffinato che Filomena Lombardo intraprende con il suo bagaglio colmo di ricerche, di studio, di passione e di competenza , che lei sembra sostenere con elegante sicurezza sorprendendo il lettore, appassionandolo con i suoi puntuali riferimenti storici, i dettagli delle fini lavorazioni, integrando e adornando il saggio con riflessioni acute e documentati commenti sulle vicende storiche e sulle abitudini dell’universo femminile del tempo…