Categoria: Recensioni
Le recensioni letterarie di Jenny Citino
Giornata Mondiale dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
La Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza ci invita a riflettere e a impegnarci affinché ogni bambino possa crescere libero, protetto e felice, con l’opportunità di diventare ciò che desidera.
“Mi chiamava cappuccetto rosso” di R.V. Krone
Attraverso uno stile narrativo intenso e
introspettivo, Krone trascina il lettore nel mondo interiore dei personaggi, offrendo uno
spaccato profondo e perturbante delle loro emozioni e ossessioni.
Recensione “La ragazza senza radici” di Cristina Caboni
La ragazza senza radici è un romanzo che parla di nuove possibilità, mettendo al centro il coraggio di affrontare il dolore per trovare un senso più profondo nella vita. Con la sua capacità di mescolare emozioni e atmosfere, Cristina Caboni tocca le corde più sensibili del cuore, regalandoci una storia che celebra la forza dei legami umani.
Recensione: “La signora della seta”
Un romanzo che racconta una figura storica troppo a lungo dimenticata. Nonostante la sua scrittura un po’ piatta, il libro rimane un’opera interessante, soprattutto per chi vuole scoprire un angolo nascosto della storia sarda e il valore di una donna che, in un’epoca di uomini potenti, è riuscita a lasciare un segno indelebile.
libro del giorno: “Il viaggiatore incantato”
Pubblicato nel 1873, opera profondamente russa, per costruzione, temi, sfondi, dialoghi contaminati dal linguaggio popolare, “Il viaggiatore incantato”, qui in una nuova traduzione, è il titolo più significativo di un «maestro» che, come pochi altri, ha mostrato «un’affinità tanto profonda con lo spirito della favola» (Walter Benjamin).
Recensione “Un fiocco di serenità”
“Un fiocco di serenità” è un racconto dolce, che invita il lettore a credere nella possibilità di nuovi inizi e
nell’importanza di aprirsi, nonostante le delusioni.
Questo romanzo riesce a trasmettere quella sensazione di intimità che solo i piccoli piaceri della vita, come un gatto accoccolato o una nevicata fuori dalla finestra, sanno regalare.
Una lettura perfetto per chi ama le storie che scaldano il cuore e conducono a un lieto fine.
Recensione: “Cinquanta lune”
Cinquanta lune è una lettura intensa e riflessiva, un romanzo che celebra la forza delle donne e la bellezza del legame intergenerazionale. Con grande profondità, Maria Rosaria Valentini in questo romanzo ci fa capire come la maternità non sia solo una questione biologica, ma un’esperienza esistenziale che travalica il tempo e lo spazio.
Un romanzo che tocca temi come l’amore, il ricordo, la resilienza, e invita a riflettere su ciò che la maternità può significare davvero: un viaggio profondo e personale, intriso di storie, silenzi, e legami.
Un libro consigliato a chi ama le storie intime, che esplorano il cuore delle relazioni familiari e il significato profondo del diventare madre.
Un ponte che unisce cinque generazioni, perchè l’amore è ora, sempre e oltre, nei ricordi…
Recensione: “I miei giorni alla libreria Morisaki”
“I miei giorni alla libreria Morisaki” è una storia semplice e delicata, che celebra l’importanza dei legami familiari, dell’amore in tutte le sue forme e, soprattutto, della letteratura come mezzo di guarigione e riscoperta di sé. Il romanzo, riesce a trasmettere il calore e la profondità delle piccole cose: un incontro casuale, una passeggiata tra le strade del quartiere, una chiacchierata tra le pagine di un libro. È un invito a rallentare e a riscoprire il piacere della lettura, del vivere con semplicità e del concedersi il tempo di ascoltare le proprie emozioni.
Recensione “Il vento è un impostore”
“Il vento è un impostore”, edito da Garzanti e scritto da Sasha Vasilyuk, è un potente romanzo storico che intreccia una vicenda personale e familiare a una delle più grandi tragedie della Storia: la Seconda guerra mondiale. Ispirato alla vita del nonno dell’autrice e a documenti realmente ritrovati, il libro porta alla luce una vicenda di segreti, bugie e sopravvivenza, sollevando domande fondamentali sull’identità, il sacrificio e la memoria.
Recensione “L’amante”
L’amante è un racconto che coniuga magistralmente sensualità e malinconia.
Marguerite Duras ci regala un ritratto vivido di una giovinezza segnata dalla scoperta dell’amore e del dolore, in un contesto coloniale in cui le barriere sociali e razziali sono insormontabili.
Libro del giorno: “L’ amore è una cosa semplice
Ambizioso e preciso come un film d’autore, questo breve romanzo che ha incantato la Francia punta all’essenziale e non spreca neppure una parola. Rinunciando alle distorsioni romantiche o a offrire ricette valide per tutti, Bégaudeau racconta con assoluta concretezza la costruzione quotidiana di una relazione che, passo dopo passo, inciampo dopo inciampo, resiste al tempo.
Recensione: “Ogni cosa alla sua stagione”
Ciò che emerge con forza da questo saggio è l’invito a riscoprire la bellezza delle cose semplici, l’importanza della consapevolezza del presente e della nostra fragilità umana. La nostalgia che pervade i racconti non è malinconica, ma piuttosto un dolce abbandono al flusso naturale della vita, un richiamo all’accettazione e alla gratitudine per ogni stagione dell’esistenza.
Recensione “La segnatrice”
Narrativa italiana “La segnatrice”Autrice: Elena MagnaniCasa Editrice: Giuntidata di pubblicazione: 23 febbraio 2022pagine: 408 RECENSIONE “Lei, che sapeva cosa era…
Recensione “Nascita e morte della Massaia”
“Nascita e morte della Massaia” non è una lettura facile, ma il viaggio vale la pena. Un testamento del genio di Paola Masino, che con la sua scrittura ha saputo affrontare temi scomodi e dolorosi.
Una lettura che può risultare faticosa, ma la sua pregevolezza risiede proprio nella sua complessità e nella sua capacità di sferrare una critica impietosa alla società dell’epoca. Un’opera che, nonostante le sue difficoltà, merita di essere letta e riscoperta, per il suo coraggio e la sua lucidità.
Un racconto impegnativo, poiché in ogni pagina si percepisce l’essenza del disagio e del sentirsi fuori posto, incomprese e costrette a un ruolo imposto…
Recensione “Pietra dolce” di Valeria Tron
Una storia che ci invita a ritrovare la bellezza anche nelle cose più semplici e quotidiane.
Un libro che lascia un segno profondo, come i solchi scavati nel talco, e che ci invita a guardare oltre la superficie delle cose, verso ciò che realmente conta, capace di far riflettere e di emozionare.
Conclusa la lettura, sentirete la mancanza di ogni aspetto di questa storia: la natura, i personaggi, ma soprattutto l’essenza di amicizia, maternità e amore che permea ogni pagina del libro.