Categoria: BLOG
Il blog letterario di Jenny Citino
Segnalazione: “Il Purificatore” di Piergiovanni Salimbeni
Portovenere 1425, un frate benedettino muore tra le mura della chiesa di San Pietro, sbranato da belve feroci, aizzate da un giovane ammantato in un saio nero.
Seicento anni dopo il corpo straziato di un parroco di provincia sarà ritrovato all’interno di un piccolo santuario della provincia di Varese.(…)
Ben presto altri due misteriosi delitti, avvenuti in regioni differenti, metteranno alla prova la razionalità del protagonista che dovrà affrontare, oltre alla morte del figlio, una estenuante ricerca della verità, offuscata da antiche leggende, dal misterioso diario di un monaco benedettino e da alcuni testi apocrifi che narrano le gesta di una figura leggendaria e millenaria. Chi è realmente il Purificatore?
Prossimamente “Due settimane in settembre”
Nella sua prima traduzione italiana, Due settimane in settembre è un vero e proprio toccasana: una lettura in grado di sollevare lo spirito, dalla quale non si può che uscire con il sorriso sulle labbra. Bestseller all’epoca della pubblicazione, oggi riscoperto ed elogiato a livello internazionale, è un romanzo straordinario che celebra i piccoli piaceri della vita ordinaria.
In libreria “Casa Silvermoor” di Tracy Rees
Yorkshire, estate 1897. É l’ultimo giorno di scuola, e Tommy Green si attarda in classe dopo il suono della campanella perchè spera che Latimer, il maestro, gli consigli di proseguire gli studi. Come il nonno, il padre e i fratelli prima di lui, a dodici anni il ragazzo è destinato a passare il resto dei suoi giorni nel ventre della terra a estrarre carbone. Una sorte fatta di spaventosa fatica, cunicoli soffocanti e polvere nera. Un destino nefasto che ha ucciso suo fratello Dan a diciassette anni, e che lega tutti gli abitanti di Grindley alla miniera di proprietà dei Sedgewick di Silvermoor. La risposta di Latimer è perentoria e raggelante: chi si crede di essere quel ragazzo di Grindley? È il più bravo a scuola, e allora? Lo è solo perché gli altri sono più ignoranti. Non c’è futuro per gente come lui se non il carbone.
In libreria: “Gabriele”
In quest’opera composta dalle pronipoti di Gabriële Buffet, scrittrici protagoniste dell’attuale scena letteraria francese, la prima moglie di Picabia si sottrae al mero ruolo di musa in cui spesso la confinano i manuali di storia dell’arte, e si svela come una donna fieramente indipendente, un’insostituibile animatrice dell’avanguardia storica e delle sue svolte. È lei che spinge Picabia ad abbandonare la vecchia pittura post-impressionista dei suoi paesaggi normanni per le nuove forme dell’astrattismo e del surrealismo. È lei che su 391, la rivista fondata a Barcellona nel 1917, annuncia la nascita di Dada. È lei che, dopo aver incontrato Marcel Duchamp ed esserne diventata l’amante, dà vita a un sodalizio unico nella storia dell’arte, un trio che è fonte di scandalo per l’epoca, ma che unisce tre anime gemelle, tre protagonisti di quella formidabile avventura che è stata l’avanguardia artistica del secolo scorso.
Anne e Claire Berest offrono ai lettori odierni un ritratto unico di questa donna affascinante dal «cervello erotico», secondo le parole di Picabia, restituendone gli slanci creativi ma anche le cadute, il piacere di vivere contro l’ordine costituito ma anche le inaspettate disillusioni, la vita in comune con la giocosa colonia degli artisti del suo tempo – da Isadora Duncan ad Apollinaire, da Alfred Stieglitz a Elsa Schiaparelli, da Tristan Tzara a Jean Arp – ma anche l’ascetica solitudine di chi è al servizio di una rivoluzione artistica.
Segnalazione: “Mi hai trovata tu” di Maria Rita Concilio
Mi hai trovata tu parla di vite sospese, come barche dondolanti sul mare al tramonto. Di naufragi sentimentali sulle rotte della felicità. Di dolori che levigano l’anima e il corpo, come fanno le onde con i ciottoli sulla riva. Ma anche della voglia di rialzarsi e ricominciare un nuovo viaggio. E del coraggio di essere sé stessi, in una società che ci vorrebbe cinici e insensibili.
Audrey Hepburn “Sotto un cielo di stelle”
Gli alleati sono finalmente sbarcati e stanno liberando l’Europa dai tedeschi. Ha così inizio una nuova vita fatta di passione, sacrifici e grande determinazione che dai teatri di Londra la porterà fino a Broadway. Una scalata verso il firmamento di Hollywood, tra i vari successi che l’hanno resa iconica, a partire dal ruolo in Vacanze romane che le vale l’Oscar come migliore attrice nel 1954. Ma dietro la notorietà e i film accanto a grandi interpreti come Gregory Peck e Humphrey Bogart e oltre lo scintillio della star, si nasconde una ragazza fragile e introversa, che continua a scegliere l’uomo sbagliato. Malinconica e sognante, raffinata ed efebica: per tutti è l’indimenticabile protagonista di Colazione da Tiffany. Ma chi era la vera Audrey?
Letture sotto gli alberi
Evento per bambini dai 4 agli 11 anni presso vivaio Floralpe parco Fior di Fiore a Cassano Valcuvia
Segnalazione: “Marietta Moschini” Una donna controcorrente a Giannutri
È una storia affascinante e senza tempo. È una storia d’ amore per un uomo e per un’ isola.Si può considerare attuale per il messaggio che comunica: l’ importanza del rispetto delle scelte altrui. “
Terza Edizione Premio Letterario “Scritture di Lago”
Scritture di Lago, il premio letterario con focus sulla letteratura d’acqua dolce, svela la rosa dei finalisti Editi e Inediti della sua terza edizione.
“Una vita in vacanza” di Portia MacIntosh
Una villa lussuosa su un’isola e un gruppo di ragazzi belli e spensierati… gli ingredienti per una vacanza da sogno o la ricetta per un disastro? Peach è al settimo cielo: sua sorella Di ha deciso di sposarsi e lei, in quanto damigella d’onore, vuole assicurarsi che tutto sia perfetto. Cosa c’è di più romantico di una cerimonia su un’isola al largo della splendida costa del sud Italia? Ma Peach non ha fatto i conti con la lista degli invitati, tra cui figurano alcune sue vecchie conoscenze… Riuscirà ad accompagnare Di all’altare sana e salva, e insieme a trasformare la sua vita sentimentale inesistente in un’appassionante storia d’amore?
Da domani in libreria: “La morte non aspetta” di Ross Greenwood
Come si arriva alla verità quando tutti i testimoni sono morti? Dall’autore del bestseller Il killer della neve Fino a dove può spingersi un criminale che si crede Dio? Una serie di morti all’apparenza scollegate tra loro tiene impegnato il detective Barton. Quando una prova incastra un sospettato, subito consegnato alla giustizia, sembra giunto il momento di tirare un sospiro di sollievo. Ma gli omicidi, invece di fermarsi, continuano…
“L’ equilibrio delle lucciole” di Valeria Tron
Ogni punto di partenza ha bisogno di un ritorno. Per riconciliarsi con il mondo, dopo una storia d’amore finita, Adelaide torna nel paese in cui è nata, un pugno di case in pietra tra le montagne aspre della Val Germanasca: una terra resistente dove si parla una lingua antica e poetica.
(…)
Un testamento corale che illumina le ombre e le rimette in equilibrio. La bellezza intensa che respira oltre la vita e rimane in attesa di parole. Tuffarsi nella memoria significa avere il coraggio di inventare un altro finale e vivere oltre il tempo che ci è stato concesso, per ritrovare il luogo intimo di ognuno. La casa.
In libreria “Ferita. Giovanna D’Arco, anno 1971” di Sergej Roić
In questo nuovo e ipnotico romanzo Sergej Roić catapulta il lettore in una dimensione altra e inimmaginabile travalicando i confini di distopia, fantascienza, cinema e filosofia in una narrazione complessa e articolata, talvolta metafisica, governata da quattro concetti-chiave che si riflettono nella ripartizione del libro e nelle utopie immaginifiche di Belogradski e Feríta: la decostruzione del soggetto; la decostruzione delle immagini; la decostruzione della mente; la cura dell’anima ferita. “Feríta” è infatti un viaggio nel ricordo, nella memoria platoniana, nel proprio Io, nella mente umana, nella potenza del linguaggio e nella sua capacità di creare immagini, relazioni semiotiche, visioni e turbamenti che vanno al di là del sondabile umano per approdare in una realtà altra forse non così distante dalla nostra