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Il blog letterario di Jenny Citino
“Due chiacchiere con lo scrittore” in compagnia dell’autore Enrico Losso
I personaggi che hai descritto prendono spunto da persone reali o li hai inventati?
Qualcosa di autobiografico si pesca sempre nello scrivere un romanzo: impressioni, caratteristiche di un vecchio compagno, scorci di un paesaggio. In Lamberto qualcosa di me tredicenne c’è, ma una piccola parte. Irene è più “inventata”. Per il nonno di Lamberto mi sono ispirato al mio di nonno, per cui avevo un’adorazione. Un maestro elementare in pensione che era stato prigioniero durante la seconda guerra mondiale e che amava disegnare e lavorare il legno. Per i genitori di Lamberto ho pescato nei ricordi di genitori dei miei coetanei.
Recensione “Non succederà mai più” di Lise Syven
L’autrice nella stesura di questo romanzo allegro e “leggero”, inserisce molte tematiche importanti.Vi consiglio la lettura di questo romanzo, soprattuto se siete in un periodo di tensione e cercate qualcosa di spiritoso e scorrevole, condito da una storia d’amore a lieto fine.
“Niente di vero” di Veronica Raimo
Se la memoria è una sabotatrice sopraffina e la scrittura, come il ricordo, rischia di falsare allegramente la tua identità, allora il comico è una precisa scelta letteraria, il grimaldello per aprire all’indicibile. In questa storia all’apparenza intima, c’è il racconto precisissimo di certi cortocircuiti emotivi, di quell’energia paralizzante che può essere la famiglia, dell’impresa sempre incerta che è il diventare donna. Con una prosa nervosa, pungente, dall’intelligenza sempre inquieta, Veronica Raimo ci regala un monologo ustionante. «Veronica Raimo è l’unica che mi ha fatto ridere ad alta voce con un testo scritto in prosa da quando ero adolescente» (Zerocalcare).
Recensione “Nessuno disturbi l’amore” di Anna Zarlenga
Un bel romanzo in cui ho apprezzato il coraggio di Dori che ha dato letteralmente una svolta alla sua vita, riscoprendo aspetti nuovi di sé che purtroppo ha trascurato a lungo, riuscendo ad ottenere ciò che veramente la fa stare bene.
Recensione “Dove si nascondono le rondini” di Enrico Losso
Mi sento di dire che questo romanzo rientra tre le opere migliori che ho letto, trattando tematiche del passato che, nonostante gli anni, non smettono di tormentare la nostra società.
Molti passaggi sono commoventi, la scrittura è semplice, diretta, scorrevole.
Non perdetevelo!!!
LIBRERIE CHE RESISTONO
Un libro può rivelarsi ben più prezioso del suo prezzo di copertina. Non per merito del testo ma per la dedica che se accompagnata da un disegno originale dell’autore può accrescerne il valore persino di migliaia di euro trasformandola in pratica una piccola opera d’arte. Proprio come quelle di Andy Warhol, Marc Chagall, Mark Kostabi, Gianni Dova e George Mathieu al centro del libro “Collezionare edizioni con interventi d’artista” firmato dall’architetto d’interni, artista, designer, Andrea Pellicani e dallo scrittore, critico d’arte, collezionista, Mauro Carrera. Punto & Virgola Edizioni. Un libro che non è solo un diario d’autore ma anche un manuale antifrodi per chi volesse avventurarsi alla ricerca di pagine autografate e decorate.
“Il silenzio del mondo” di Tommaso Avati
Il silenzio del mondo è un romanzo sulla diversità dell’essere sordi, sul linguaggio, sul dolore del comunicare. Un libro dove i gesti sostituiscono le parole, dove l’ascolto è qualcosa che va inventato nuovamente, ogni giorno. Ma è anche un romanzo che l’autore ha cucito per sé.
«È una storia che mi riguarda» ha scritto Tommaso Avati, «perché parla della sordità che io conosco per averla sperimentata sulla mia pelle fin dalla nascita. So cosa voglia dire non udire, vivere in un mondo ovattato e separato, distante e mai davvero raggiungibile dagli altri, persino dai tuoi cari». Ora questo mondo ovattato e separato, per certi versi irraggiungibile, è diventato un romanzo, tutto al femminile, pieno di poesia, sorprendente e di una spietata dolcezza.
Recensione “Il mistero del lago dei cigni” di Erin Kelly
I colpi di scena mi hanno lasciata a bocca aperta, senza riuscire a metabolizzarne uno prima che arrivasse l’altro, che mi lasciava ancora più senza fiato. Un libro che è una scoperta continua e di una tensione che va crescendo per inchinarsi sfinito ma con entusiasmo davanti al pubblico nel finale.
“Due chiacchiere con lo scrittore” con Daniela Musini
Ciascuna donna mi ha catturata, avvinta, affascinata, poiché ciascuna di loro, anche quelle a me più lontane per personalità e modus vivendi, mi ha insegnato qualcosa e mi ha stupito. Per quanto riguarda Le Indomabili coloro che mi hanno rapito il cuore un po’ più delle altre sono state Ipazia, Caterina la Grande, George Sand (anche per via della grande storia d’amore con Chopin, che amo suonare), Edith Piaf, Anna Magnani, ma, ripeto, ognuna di queste meravigliose creature ha un posto speciale nel mio cuore.
Recensione: “L’ incredibile viaggio della novantenne salvata dai pinguini” di Hazel Prior
Un libro che mi è piaciuto tantissimo e che mi ha sorpresa sempre più fino all’ultima pagina. Si tratta della storia di Veronica McCreedy, la protagonista ottantaseienne del libro, un’anziana signora che col passare del tempo è rimasta sola, con un grande patrimonio e poche notizie sulla sua famiglia. Un bel giorno riscopre una scatolina di legno chiusa con lucchetto. Cosa ci sarà mai al suo interno? Da quel momento riaffiorano nella sua mente episodi della sua giovinezza e del suo crudo passato. Vorrebbe saperne di più e decide quindi, con l’aiuto della domestica Eileen, di contattare un’agenzia per sapere se quelle poche persone e parenti a cui è stata legata in passato, siano ancora vivi e nel caso di recuperare i rapporti.
“La scultrice” vita di Camille Claudel di Pia Rosemberger
Genio, passione, solitudine e follia nella vita di Camille Claudel, allieva e amante di Auguste Rodin. «Dal sogno che è stata la mia vita, ora è rimasto solo l’incubo. Da cosa deriva tanta ferocia umana?». Camille Claudel
Recensione: “200 ore” di Fiammetta Rossi
È un libro semplice ma allo stesso tempo intenso, che ci fa riflettere su quanto è difficile e complicata la vita di un adolescente. A quell’età si vede il mondo con occhi diversi, né bambini ma neanche adulti.. un limbo che porta solo confusione nella testa dei ragazzi.
“Violeta” di Isabel Allende
. Violeta racconta in queste pagine la sua storia a Camilo in cui ricorda i devastanti tormenti amorosi, i tempi di povertà ma anche di ricchezza, i terribili lutti e le immense gioie. Sullo sfondo delle sue alterne fortune, un paese di cui solo col tempo Violeta impara a decifrare gli sconvolgimenti politici e sociali. Ed è anche grazie a questa consapevolezza che avviene la sua trasformazione con l’impegno nella lotta per i diritti delle donne. Una vita eccezionalmente ricca e lunga un secolo, che si apre e si chiude con una pandemia.
“Il castello di ghiaccio” di Tarjei Vesaas
Una, nuova arrivata, schiva e solitaria, che ha il fascino enigmatico di chi nasconde un segreto. È un lento avvicinamento, il loro, che mette a nudo quell’identità complessa e indefinita tra l’infanzia e l’età adulta, quando tutto è portato agli estremi e mira all’assoluto, in un fragile equilibrio che basta poco a spezzare in dramma. I bambini, gli adolescenti, i marginali che Vesaas sceglie come suoi protagonisti sono forse troppo sensibili per adattarsi al mondo, ma hanno il dono di vedere l’essenziale, di ascoltare le voci dell’acqua e del vento, di lasciarsi incantare dalla bellezza della natura fino a varcare il confine tra la vita e la morte per perdersi nel suo grande abbraccio.