Édith Piaf, pseudonimo di Édith Giovanna Gassion (Parigi, 19 dicembre 1915 – Grasse, 10 ottobre 1963), è stata una cantautrice francese.
“Al mio funerale ci sarà molta gente.”
Edith Piaf
Stamattina, le pesanti saracinesche non si sono sollevate; il loro stridore manca alla musica della strada. Negozianti e baristi hanno abbandonato banchi e banconi per calpestare l’asfalto e salutare per l’ultima volta il loro fiore di strada, la Mome…
Una marea di uomini, ma soprattutto di donne, vestiti a lutto riempiono gli angoli delle piazze, seguono il corso dei viali. Come un nastro che con semplicità ferma dei capelli, il popolo di Parigi si attorciglia nelle strade che portano da Boulevard Lannes, nel XVI Arrondissement, che la Mome aveva eletto a residenza, fino a Pére-Lachaise, all’ altro capo di Parigi, dove riposano defunti illustri.
Dalle strade della capitale, da Mènilmuche, si era levata la sua voce di uccello di città, ed è nella terra di Parigi che dormirà per sempre. Quando passano il carro funebre, le otto automobili dei congiunti e il furgone dei fiori, migliaia di donne si fanno il segno della croce. Alcune sono lì dalle sette del mattino; sono le dieci. per colei che ha cantato le cose semplici della vita degli umili, nessuna formalità…Gli operai indossano la tuta da lavoro e il berretto, i portieri, le donne di servizio, il grembiule. Alla gente del popolo si mescolano uomini che hanno avuto un destino migliore, signore eleganti e ragazzi della Legione Straniera, soldati…
(…)
Nessuna messa, nessuna orazione. la Chiesa, in tutta la sua sacrosanta misericordia,ha rifiutato ogni cosa alla ragazza della strada. effettivamente, troppi amori di una sola notte, troppi peccati nei letti dei magnaccia e ai banconi delle osterie per sperare nel perdono. Il gusto aspro di una reputazione che puzza di zolfo non piace ai funzionari di Dio.
E la fede non le mancava!
(..)
<<Ha trionfato ancora una volta>> , sussurra un amico, convinto che lei avrebbe adorato il suo funerale…
La mia vita è stata terribile, è vero. Ma anche meravigliosa. Perchè l’ ho amata, la vita, innanzitutto.
Edith Piaf, Ma vie
Quando si saranno abituati al suo abitino nero,
quando avranno capito che una parigina non porta
necessariamente un cappello di piume in testa nè si
agghinda con uno strascico, allora si prenderanno
a botte per ascoltarla.
Clifford Fisher
E tutto quanto dirò ormai sarà forse la mia ultima confessione,
vorrei solo che qualcuno, dopo avermi ascoltata,
dica come a Maria Maddalena: molto le sarà perdonato perchè molto ha amato.
Edith Piaf
Il libro
“Edith Piaf” La biografia
Autore: David Lelait- Helo
Traduzione dal francese: di Valeria Fucci e Valentina Pasquali
casa editrice: Lindau
